Questa casa di montagna in vetro e cemento è l’ultima frontiera dell’abitare ad alta quota.

Dining room con pareti in cemento, pavimento in rovere ingegnerizzato e soffitto rivestito in Bald Cypress a doghe. Al centro, un tavolo da pranzo su misura in noce firmato Fischer Furniture poggia su un tappeto in lana Jebara & Co., accompagnato dalle BO 72 armchairs di Finn Juhl in teak e pelle. Completa l’ambiente la scrivania vintage ND 93 di Nanna Ditzel per Søren Willadsen Møbelfabrik, Danimarca, 1955. Sulla parete, la scultura Gang Signs di Nils Erichsen Martin (2023–24), da Hostler Burrows, mentre la luce è affidata alla Tripod Desklamp di Serge Mouille.Photos by Douglas Friedman, Styling by Michael Reynolds
Non il solito chalet. Nelle Rocky Mountains, in Montana, questa villa non ricorrere a interni tirolesi, tessili in lana e folklore da cartolina. Abitare tra i monti si fa raffinato, sottile, arioso, vicino a un modernismo caldo che rilegge il paesaggio senza imitarlo. A Big Sky, uno dei comprensori sciistici più vasti degli Stati Uniti vicino al parco Yellowstone, la natura è una forza magnetica. È in questo contesto che lo studio di architettura Walker Warner insieme allo studio Gachot firma una casa di montagna contemporanea che sovverte l’immaginario alpino, scegliendo un modernismo caldo, misurato, essenziale. «Il contesto, la storia di un luogo, è tutto», afferma John Gachot, fondatore dello studio newyorkese guidato insieme alla moglie Christine e a un team di quaranta persone. «È un privilegio raro vivere in una casa immersa in uno dei paesaggi più incontaminati del Paese», continua il duo di interior designer. «Con queste viste mozzafiato, è stata l’architettura di Walker Warner a guidarci. Volevamo creare la sensazione di fluttuare sopra la montagna».