Giovedì 8 gennaio in prima serata su Rai1 torna Raoul Bova con “Don Matteo“. La nuova stagione, la quindicesima, riserverà molte sorprese e l’arrivo di nuovi personaggi tra cui Diletta Leotta, Max Tortora e Valeria Fabrizi. Protagonista delle nuove puntate sarà, come sempre, don Massimo il cui destino, però, non è certo almeno nella 16esima stagione.


«In questa nuova stagione vorrebbe sconfiggere i cattivi ma non con la preghiera. Questo lo porta a chiedersi se sia davvero compiuto come prete. Fino all’ultimo non conosceremo la risposta. Se ci sarà Don Matteo 16? Non so se ci sarà don Massimo», ha rivelato Raoul Bova, che veste i panni di don Massimo, sulle pagine di Tv Sorrisi e canzoni.





L’idea di abbandonare Don Matteo

A dirla tutta don Massimo non avrebbe dovuto esserci neppure in questa nuova stagione e il motivo è legato allo scandalo che ha travolto Bova lo scorso giugno. Vista l’ondata di fango e il clamore mediatico scatenatosi attorno alla sua vita personale, l’attore ha seriamente pensato di lasciare Don Matteo e per primo si è fatto avanti con la produzione per evitare di nuocere al cast e alla credibilità del suo personaggio: «Per questo, quando è successo quello che sappiamo, ho convocato i produttori della serie per capire cosa fosse meglio fare. Ho detto loro: “Se pensate che, con la mia vita personale, stia facendo del male a una fiction così amata, ditemelo e mi faccio da parte”. Avevo persino proposto di far morire improvvisamente don Massimo per uscire di scena».



Il clima sul set durante lo scandalo

La produzione ha voluto chiarimenti sulla situazione personale di Bova e, con le dovute rassicurazioni, le registrazione della quindicesima stagione sono cominciate: «Loro mi hanno detto: “Se hai fatto qualcosa di illecito, diccelo subito così troviamo un modo giusto per andare avanti”. Non lo avevo fatto, perciò abbiamo continuato a lavorare con serenità e nessuno sul set ha mai fatto un commento negativo nei miei confronti, ho avuto il supporto di tutti. “È la filosofia di Don Matteo”, mi dicevano».


Raoul Bova ha raccontato di avere avuto grande solidarietà dagli altri attori della fiction e di essersi sentito protetto in uno dei momenti peggiori della sua vita: «Nella serie parliamo spesso di peccato, di persone che possono sbagliare. Se l’attore che ha sbagliato non venisse perdonato, ci contraddiremmo. Stiamo nove mesi sul set, quasi tutti i giorni a stretto contatto, conosciamo i problemi di ciascuno di noi e ci diamo consigli. Nathalie Guetta, Francesco Scali e Pietro Pulcini sono come una famiglia, non hanno mai avuto un attimo di pregiudizio e di cedimento nei miei confronti quando ero in difficoltà».




Ultimo aggiornamento: martedì 30 dicembre 2025, 11:32





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