Consigliare un libro è come offrire uno sguardo in prestito, condividere una lente attraverso cui leggere la realtà. È un atto di prossimità e di trasmissione che crea immaginari, visioni, traccia prospettive. Nell’atto di scegliere un libro per l’estate c’è qualcosa che va oltre il riposo, c’è la possibilità di deviare dal flusso, di sospendere l’urgenza, di pensare altrove. Ma cosa legge un artista in vacanza? Cosa porta con sé, tra una mostra e un orizzonte aperto? Spesso è un riflesso silenzioso del proprio lavoro, altre volte un contrappunto, un’intuizione ancora aperta.
Abbiamo rivolto questa domanda a nove voci della scena contemporanea italiana per scoprire quali titoli li accompagneranno nei giorni sospesi dell’estate. Le loro risposte – intime, impreviste, radicali – tracciano una mappa frammentata e vibrante: ogni titolo una sponda, ogni pagina un approdo. Yuri Ancarani, Elena Bellantoni, Pietro Ruffo, Rä di Martino, Claire Fontaine, Nico Vascellari, Masbedo, Marinella Senatore, Gianmaria Tosatti ci consegnano le loro isole tascabili. Ne emerge un arcipelago affettivo e intellettuale fatto di classici e sorprese, intuizioni fulminee e ritorni necessari.
Yuri Ancarani
TITOLO: LUMINAL
AUTORE: ISABELLA SANTACROCE
EDITO: IL SAGGIATORE, 1998
La scelta di Yuri Ancarani: «Vedevo da lontano Isabella Santacroce al Cocoricò, muoversi come un gatto tra la folla. Ho riletto Fluo, storie di giovani a Riccione, prima edizione rosa del ’95. Lo tenevo nella tasca di uno dei miei Carhartt oversize. In classe le mie studentesse l’hanno notato: da lì la caccia agli altri suoi libri, introvabili o carissimi online. Martina ne trova uno in biblioteca, Morgane ne fotocopia un altro. A lezione si parlava anche di questi libri nascosti da noi ritrovati. Ora la trilogia dello spavento è stata ripubblicata da Il Saggiatore. Mi manca Luminal, lo porterò con me quest’estate».
Luminal è la storia di Demon e Davi, diciottenni celestiali e perverse che vivono al contrario. Dormono di giorno e si svegliano di notte, come pipistrelli; lavorano in un night club di Zurigo e assumono il Luminal, potente e leggendario barbiturico con il quale, si dice, sia morta Marilyn Monroe. Manifesto di indipendenza artistica da qualunque modello, questo romanzo è il più spietato della trilogia «dell’incoscienza», di cui fanno parte Fluo e Destroy. Ma è proprio dal racconto delle esperienze più spaventose che emerge, senza freni né regole, il canto spiegato dell’anima. Se ne esce storditi, con la sensazione di aver visto «oltre».
Elena Bellantoni
TITOLO: LA NOTT’ E ’L GIORNO
AUTORE: PATRIZIA VICINELLI
EDITO: ARGO LIBRI, 1976
La scelta di Elena Bellantoni: «Leggere e ascoltare Patrizia Vicinelli è come entrare in una stanza di specchi rotti dove ogni frammento restituisce un’identità altra, sfaccettata, radicale. Il corpo e la voce non sono solo strumenti: sono materia viva, militanza, gesto poetico che resiste. In lei, parola e carne si fondono in una pratica totale, dove il linguaggio implode e si ricompone, come nella performance. Come artista visiva, vedo in Vicinelli un’antenata ribelle. La sua scrittura è installazione, la sua voce una scultura sonora. È corpo politico, dissidenza, femminile che brucia. Lavorare oggi sull’immagine e sulla presenza significa anche attraversare il suo lascito: incarnare il linguaggio, fargli perdere l’equilibrio, sporcarlo, urlarlo. Perché la poesia, con Vicinelli, non è mai solo parola: è azione».
A oltre trent’anni dalla morte della poeta, artista, performer e attrice bolognese Patrizia Vicinelli (1943-1991), la casa editrice Argolibri ne ripubblica le opere edite con La nott’ e ‘l giorno. Ancora oggi Vicinelli resta una delle figure più coinvolgenti e incandescenti della poesia italiana del secondo Novecento, sebbene la sua poesia risulti pressoché introvabile. Fin dal suo esordio poetico, poesia e vita si muovono intorno alla sperimentazione e all’underground, alla conquista di un linguaggio autonomo, di una poesia restituita al corpo e alla voce, in controtendenza con la tradizione letteraria e lirica. Visione onirica e arti visive, cinema sperimentale e performance, collage e ready made, dazebao e slogan di protesta, suono e fisicità della parola, convergono in uno stile unico e inconfondibile, di difficilissima collocazione nel panorama letterario italiano.
Pietro Ruffo
TITOLO: LA CROCE E LA SFINGE. VITA SCELLERATA DI GIOVAN BATTISTA PIRANESI
AUTORE: PIERLUIGI PANZA
EDITO: BOMPIANI, 2009
La scelta di Pietro Ruffo: «In quest’ultimo periodo il mio lavoro riserva un’attenzione particolare alle opere di Piranesi, un visionario incisore e architetto. La sua visione di Roma mi ispira, incide su rame una città in continua evoluzione con visioni eclettiche e fantasiose ma allo stesso tempo fondate su studi storici. Le sue opere diventando uno specchio concavo o convesso – della vita di un uomo che, in quanto artista, si relazionava con la sua contemporaneità e con la società in cui viveva. Immergermi nella sua vita “scellerata”, anticonformista e sempre dedita a una ricerca originale e profonda, mi rende ancora più chiara la necessità di ricordare che ciascun artista, in ogni periodo storico, è stato contemporaneo per la sua società e ha dovuto affrontare sensazioni, emozioni ricerche e sfide simili a quelle che affrontiamo oggi».
Incisore, scenografo, antiquario, ma prima di tutto, “architetto scellerato”. La croce e la sfinge racconta la vita di Giovan Battista Piranesi e dei suoi figli, la sua storia ribelle e avventurosa, che inizia a Venezia, per proseguire nella Roma delle rovine; la storia di un uomo le cui idee rivoluzionarie suscitano scandalo e dei tanti azzardi che caratterizzano l’esistenza di un irregolare dell’arte e del pensiero. Pierluigi Panza si immerge nella materia infuocata di un’esistenza fuori dalle regole e di elevarla a simbolo di un’intera epoca: il Settecento dei misteri, degli oscuri simboli esoterici e dei poteri occulti che scuotevano le certezze del secolo dei Lumi e minacciavano la Chiesa.
Rä di Martino
TITOLO: TOMORROW AND TOMORROW AND TOMORROW
AUTORE: GABRIELLE ZEVIN
EDITO: CASA EDITRICE NORD, 2023
La scelta di Rä di Martino: «Porto Tomorrow, and Tomorrow, and Tomorrow che ho appena iniziato, perché racconta una storia d’amore, amicizia e creatività che nasce nel mondo dei videogiochi, un giornalista parlandone: “Un ragazzo e una ragazza s’incontrano, si amano ma non diventeranno mai amanti. Un mondo complesso e ben strutturato, così come gli universi paralleli creati dai due protagonisti nei loro videogiochi”. Sto scrivendo un film su due ragazzini, provenienti da due paesi e situazioni sociali opposte che si innamorano in un mondo virtuale, proprio in un videogioco. Sono molto curiosa di finire questo libro».
Tomorrow, and Tomorrow, and Tomorrow inizia una fredda mattina del 1995, quando Sam Masur scendendo dalla metropolitana vede Sadie Green. Sono passati otto anni dal litigio che aveva spezzato il loro legame, strettissimo eppure fragile, come solo le amicizie dell’infanzia sanno essere. Basta uno sguardo e il legame si rinsalda, segnando anche l’inizio di una collaborazione creativa. Così nasce Ichigo, un videogioco rivoluzionario, che spalanca loro le porte del successo. Nel frattempo, il loro rapporto si fa più maturo, più intimo, più consapevole. Un amore che non è amore, ma è molto di più.
Claire Fontaine
TITOLO: LO STATO DI ECCEZIONE
AUTORE: GIORGIO AGAMBEN
EDITO: BOLLATI BORINGHIERI, 2003
La scelta di Claire Fontaine: «Lo stato di eccezione di Giorgio Agamben ha più di vent’anni e sembra scritto ieri. Secondo volume dei nove che formano Homo sacer, il progetto di investigazione sulla nuda vita, precede un altro libro fondamentale, Quel che resta di Auschwitz. Il suo contenuto è talmente profetico che risulta oggi quasi intollerabile. Scritto all’indomani dell’11 settembre, esplora la svolta delle democrazie occidentali che vide dileguarsi la paura del ritorno del fascismo e dei regimi totalitari, lasciando posto alla xenofobia disinibita, al razzismo, alla criminalizzazione di massa delle proteste e alle misure di urgenza che sospendono i diritti umani in nome della “sicurezza” delle popolazioni. Lo stato di eccezione ci fa comprendere come le deportazioni dei migranti italiani in Albania, i raid di ICE in America, il genocidio in Palestina e i divieti di protesta nel mondo intero affermati con brutalità crescente, fanno parte di un progetto unico in cui il potere crea la nuda vita e la gestisce senza pietà».
Lo stato di eccezione è il primo tentativo di fornirne una sommaria ricostruzione storica e, insieme, di analizzare le ragioni e il senso della sua evoluzione attuale, da Hitler a Guantanamo. Quando lo stato di eccezione tende a confondersi con la regola, le istituzioni e gli equilibri delle costituzioni democratiche non possono più funzionare e lo stesso confine fra democrazia e assolutismo sembra cancellarsi. Muovendosi nella terra di nessuno fra la politica e il diritto, fra l’ordine giuridico e la vita, dove i ricercatori non amano avventurarsi, Agamben smonta a una a una le teorizzazioni giuridiche dello stato di eccezione e getta una luce nuova sulla relazione nascosta che lega violenza e diritto.
Nico Vascellari
TITOLO: CULTURES OF FETISHISM
AUTORE: LOUISE J. KAPLAN
EDITO: PALGRAVE USA, 2006
La scelta di Nico Vascellari: «L’ho letto come si ascolta una confessione sottovoce. Cultures of Fetishism di Louise Kaplan non è solo un saggio, è una mappa emotiva del desiderio: oggetti che diventano rifugi, simboli, carezze che restano in assenza. Come sopravviviamo all’amore e alla perdita? È un libro che accoglie oltre che analizzare. E resta, come un profumo nella stanza».
Nel suo ultimo libro, Cultures of Feticism, Louise Kaplan, autrice del rivoluzionario Female Perversions, esplora la strategia del feticismo, una difesa psicologica che mira a domare, sottomettere e, se necessario, uccidere le vitalità umane. Attraverso l’esplorazione di fenomeni culturali come la fasciatura dei piedi, la televisione realtà e la costruzione di robot, la Kaplan dimostra come, in un mondo guidato dalla tecnologia, la comprensione della strategia del feticismo possa aiutare a preservare il dialogo umano che è alla base di tutte le relazioni umane.
Masbedo
TITOLO: CONTRO LA SOCIETÀ DELL’ANGOSCIA
AUTORE: BYUNG-CHUL HAN
EDITO: EINAUDI, 2025
La scelta di Masbedo: «Leggere Contro La società dell’angoscia di Byung-Chul Han è come leggere un sintomo: non per guarirlo, ma per attraversarlo. In queste pagine brevi e lucidissime, Han indaga la trasformazione silenziosa della nostra epoca, in cui la libertà si rovescia in pressione, la trasparenza in controllo, la positività in esaurimento. L’angoscia che ci abita e che spesso non osiamo nominare non è più quella del trauma o dell’interdetto, ma quella dell’eccesso, dell’autosfruttamento, dell’iperconnessione. E tuttavia, dentro questo paesaggio rarefatto e quasi anestetizzato, Han apre uno spiraglio: alla “città dell’angoscia” contrappone il lavoro filosofico della speranza, intesa non come illusione passiva, ma come forza trasformativa. Una speranza che non consola, ma interroga, resiste, riaccende. Un libro necessario, come una ferita che finalmente parla e un pensiero che ancora osa sperare».
Attraverso un confronto con alcuni dei maggiori pensatori del Novecento, Byung-Chul Han traccia nel libro Contro la società dell’angoscia una topografia di questo concetto e del suo potere salvifico. Stiamo barattando l’empatia, la solidarietà, la stessa capacità di pensare e di raccontare la nostra esistenza con un eterno presente sovraccarico di informazioni disorientanti, ansie da prestazione, solitudine. Eppure ci sono ancora spazi d’azione e pensiero, altri modi di vivere. E a innervarli è la forza della speranza. Una forza che non si esplica nell’attesa, ma apre la strada alla rivoluzione.
Marinella Senatore
TITOLO: HOW TO MAKE THE WORK
AUTORE: NICOLE LEPERA
EDITO: FELTRINELLI, 2021
La scelta di Marinella Senatore: «Questa estate le mie letture sono centrate sulla psicosomatica e sui processi cognitivi: un lavoro introspettivo, intenso e costante che porta alla fioritura personale, allo sviluppo di nuove competenze emotive e sociali. Ho letto molti altri libri e saggi di LePera e sono convinta che assieme alla filosofia contemporanea, questo tipo di letture, in un momento solo apparentemente meno frenetico, come quello estivo, possano essere dei tasselli importanti di una ricerca interiore che non si esaurisce di certo in una stagione, perchè ha a che fare con la scoperta di se stessi».
Come psicologa clinica, la dottoressa Nicole LePera si sentiva spesso limitata dall’approccio della psicoterapia tradizionale. Desiderando qualcosa di più, sia per i suoi pazienti che per sé stessa, ha intrapreso un percorso per sviluppare una filosofia che unisse salute mentale, fisica e spirituale, con l’obiettivo di offrire alle persone strumenti concreti per guarire in modo autonomo. How to Do the Work è quindi “un inno all’empowerment”, un manifesto per l’auto-guarigione, una guida essenziale per riconoscere i comportamenti distruttivi e autosabotanti di ciascuno e creare una vita più vibrante e autentica.
Gianmaria Tosatti
TITOLO: QUADERNI D’ARTE ITALIANA – VOL. #1-9
AUTORE: A CURA DI GIANMARIA TOSATTI
EDITO: TRECCANI, 2022-24
La scelta di Gianmaria Tosatti: «Mi accorgo che per molti amanti dell’arte è difficile avere chiaro un quadro di cosa sia successo dal 2000 in poi nell’arte del nostro paese. Tra il 2022 e il 2024 la Quadriennale di Roma ha pubblicato nove libricini su cui una trentina di critici eccellenti ha portato avanti il tentativo di comporre una prima storia dell’arte italiana del XXI secolo. Ho partecipato a questo progetto, ma a distanza di un anno dall’uscita dell’ultimo volume, ammetto che vorrei rileggerli con uno sguardo nuovo, da lettore non coinvolto, per provare a fissare, in un orizzonte organico, quei passaggi essenziali che hanno accompagnato il viaggio di tutti noi nella grande passione per l’arte».
Rivista trimestrale ideata dalla Quadriennale di Roma sotto la direzione di Gian Maria Tosatti, Quaderni d’arte italiana è nata con l’obiettivo di fornire uno spazio di indagine sull’arte italiana del XXI secolo e sulle sue relazioni con le diverse scene culturali e socio-politiche italiane e internazionali. Attraverso l’individuazione di lemmi che, di volta in volta, hanno definito i numeri in uscita, la rivista ha voluto fare ordine sui temi che animano la produzione delle artiste e degli artisti italiani attivi in questi primi decenni del nuovo secolo. Disegnare profili, indicare punti di vista. Il primo passo per scrivere una storia dell’arte del XXI secolo.