Dai completi Nike di Sinner e Alcaraz al verde classico di Djokovic firmato Lacoste: il primo Slam dell’anno si gioca anche sullo stile

L’inizio della nuova stagione tennistica è ormai alle porte e uno dei segnali più chiari che l’Australian Open sta per cominciare arriva – anche – dagli outfit dei protagonisti. Le prime immagini trapelate online svelano le scelte stilistiche pensate per i giocatori, tra ritorni cromatici, identità di brand e qualche segnale sul futuro.

Per il primo Slam dell’anno, Nike e Lacoste hanno scoperto le carte, offrendo una panoramica interessante su stili, identità e strategie d’immagine dei campioni che scenderanno in campo alla Rod Laver Arena.

Djokovic, il verde della continuità

Dopo il blu della scorsa edizione, pensato per fondersi con i campi della Rod Laver Arena, Novak Djokovic cambia registro, ma non filosofia. Per l’Australian Open 2026 avrà un completo con il colore che meglio rappresenta il marchio Lacoste: il verde.

Per l’occasione il serbo indosserà una polo verde della sua collezione personale, abbinata a shorts blu navy. Il celebre coccodrillo trova spazio sul petto e sulla gamba destra dei pantaloncini, mentre i dettagli personalizzati dedicati a Nole compaiono su manica e schiena. Una scelta che richiama uno stile già visto a Indian Wells, ma ripulito da elementi grafici superflui: niente linee di campo stampate, solo essenzialità ed eleganza sportiva.

Al momento non sono emersi dettagli ufficiali su scarpe e warm-up, ma possiamo sicuramente immaginare un look coordinato, fedele allo stile sobrio che Lacoste ha costruito intorno alla figura di Djokovic.

Il fatto che i completi 2026 siano già visibili sembra confermare anche le voci su un possibile rinnovo silenzioso con Lacoste, il brand che accompagna Djokovic dal 2017 e con cui ha vinto 12 Slam.

Generazione Nike: Alcaraz e Sinner

Se Djokovic resta fedele ad un’eleganza senza tempo, Nike gioca la carta del contrasto attraverso i suoi due volti simbolo del presente e del futuro: Carlos Alcaraz e Jannik Sinner. Uniti dalla rivalità generazionale, divisi da gusti stilistici ed interpretazioni dello stile.

Alcaraz conferma la sua predilezione per i colori audaci e soluzioni più aggressive. Il suo kit per Melbourne punta su un design asimmetrico verde, nero e bianco, un chiaro riferimento ai look dei primi anni Duemila. Il dettaglio più vistoso è la doppia opzione di top: canotta smanicata o maglia a maniche corte, pensate per adattarsi alle diverse condizioni di gioco sul cemento australiano.

Sinner, al contrario, sceglie uno stile più sobrio. Il suo outfit Nike prevede una polo con colletto color University Gold per i match diurni, mentre per le sessioni serali è previsto un completo Dark Mustard, abbinato agli immancabili Nike Court shorts. Una palette decisamente più sobria, coerente con l’immagine che accompagna l’azzurro anche fuori dal campo.

Curiosamente, nonostante siano i due testimonial più importanti per la linea tennis di Nike, né Alcaraz né Sinner hanno ancora una loro vera e propria collezione di prodotti personalizzati disponibili per il pubblico.

l resto del team Nike

Gli altri atleti del roster maschile Nike dovrebbero indossare completi neri e blu/viola, caratterizzati da una grafica pensata per dialogare con il colore dei campi di Melbourne.

Sul fronte femminile, invece, il discorso resta aperto. Aryna Sabalenka ha già lasciato intendere che le proposte 2026 non la entusiasmano rimandando le grandi novità al 2027, mentre Naomi Osaka – l’unica con una collezione signature – continua a rappresentare l’eccezione creativa del brand.

Moda e tennis

Gli Australian Open, primo Slam della stagione, rappresentano inevitabilmente anche l’apertura ufficiale dell’anno tennistico dal punto di vista dello stile. A Melbourne Park i giocatori diventano veri e propri modelli, pronti a sfilare su una passerella trasformata in un campo da tennis. In un’epoca in cui performance e immagine viaggiano di pari passo, tennis e moda si confermano un binomio sempre più solido e ricercato.