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La trattativa in esclusiva con Flacks Group per la vendita dell’ex Ilva tra i commissari straordinari di Acciaierie d’Italia e di Ilva è partita di fatto oggi, andrà avanti nei prossimi giorni e ancora non si è arrivati a una assegnazione del gruppo siderurgico a un nuovo compratore. È quanto si apprende da fonti vicine al dossier, dopo che Michael Flacks, fondatore e presidente di Flacks Group, in una dichiarazione pubblicata sul profilo Linkedin del gruppo Usa ha parlato di un «accordo raggiunto con il Governo italiano per l’acquisizione» dell’ex Ilva. Dopo il via libera dei comitati di sorveglianza delle due società in amministrazione straordinaria, che hanno dato il loro parere favorevole all’offerta del fondo Usa specializzando in operazioni di turnaround, i commissari hanno quindi avviato la trattativa.
Il fondo Usa sul proprio profilo Linkedin specificava anche una serie di dettagli che saranno oggetto della trattativa. «Ci impegniamo fino a 5 miliardi di euro per modernizzare le attività, inclusi l’elettrificazione e l’ammodernamento dei forni, promuovendo la decarbonizzazione, l’efficienza e la crescita sostenibile», aggiunge la nota che spiega che «il Governo italiano rimarrà un partner strategico con una quota del 40%, mentre Flacks Group detiene un’opzione per acquisire il 40% in futuro, a dimostrazione della nostra attenzione alla partnership industriale a lungo termine».
«Il nostro obiettivo è investire a lungo termine, modernizzare in modo responsabile e garantire un futuro duraturo a questo storico impianto siderurgico», ha affermato Michael Flacks, fondatore e presidente di Flacks Group.
Scarpa (Fiom), «inaccettabile trattative con fondi speculativi alle spalle dei lavoratori»
«Apprendiamo che i commissari straordinari di Acciaierie d’Italia e Ilva in amministrazione straordinaria hanno deciso di proseguire il negoziato per l’acquisizione degli stabilimenti in esclusiva con il fondo di investimento americano Flacks Group. È inaccettabile che le trattative avvengano con fondi speculativi alle spalle dei lavoratori. Ora più che mai è necessaria la costituzione di una società a maggioranza pubblica al fine di garantire la continuità industriale per la decarbonizzazione e l’occupazione». Lo dichiara in una nota Loris Scarpa, coordinatore nazionale siderurgia per la Fiom-Cgil.
