Quando la logica in un film vacilla e lo spettatore se ne accorge: le incoerenze celebri e i colpi di genio che resistono a ogni critica.

Se non tutte le ciambelle escono col buco, non è detto che non siano squisite. Il cinema di dettagli stonati o incoerenti all’interno delle trame ne conta almeno 10 e si tratta sorprendentemente di film famosissimi che hanno riscontrato un grandissimo successo. I cosiddetti buchi di trama sono segnali che lo spettatore percepisce, scatenando il dibattito tra i più esperti.

Il cinema, da sempre, si sa, chiede al pubblico uno sforzo preciso: credere a ciò che vede. La famosa sospensione dell’incredulità è il patto non scritto tra chi racconta una storia e chi la guarda. Ma cosa succede quando questo patto si incrina? Quando l’incoerenza è troppo evidente per essere ignorata?

I buchi nelle trame non sono semplici errori: a volte sono scorciatoie narrative, altre vere distrazioni, altre ancora compromessi necessari per far funzionare il racconto. Anche i capolavori, persino quelli firmati dai più grandi autori, non ne sono immuni.

Quando anche i cult “sbagliano”

Guardando un film può capitare di trovarsi davanti ad un elemento narrativo che non regge a un’analisi logica interna: qualcosa che, se osservato con attenzione, non torna. Alcuni buchi nelle trame sono innocui e persino affascinanti, altri rischiano di distrarre lo spettatore più attento. Tutto dipende dal contesto e dalla forza complessiva del film.

buchi nelle trame più celebri del cinemaI film con i buchi nelle trame più celebri del cinema – Youtube@
Matteo Roncoroni-artesettima

In Pulp Fiction, la struttura temporale spezzata è parte del fascino, ma proprio questa scelta nasconde un’incongruenza visiva che contraddice una decisione chiave dei personaggi. Durante una serata a casa di Marsellus Wallace, Vincent e Mia vivono un incidente drammatico: lei scambia la droga di Vincent per cocaina e va in overdose. Dopo essere riusciti a salvarla, decidono di tenere l’accaduto segreto, ignorando però che la stanza è sorvegliata da una telecamera che riprende l’arrivo di Vincent.

Non va meglio a Kill Bill: Volume 1, dove la fisicità estrema dell’eroina entra in conflitto con le conseguenze realistiche di un lungo coma. Il cinema d’azione accetta l’eccesso, ma qui la logica biologica viene messa seriamente alla prova.
Impossibile non citare Titanic: la celebre “porta” è diventata un caso di studio pop. Analisi, simulazioni e persino calcoli scientifici hanno trasformato quella scena in uno dei buchi nelle trame più discussi di sempre. Jack, interpretato da Leonardo Di Caprio poteva salvarsi!

I viaggi nel tempo di Ritorno al futuro aprono invece un problema di memoria e riconoscimento che nessuna linea temporale riesce davvero a spiegare. Un paradosso affascinante, ma pur sempre un paradosso. Dal torneo “irregolare” di The Karate Kid (niente calci in faccia) al segreto udito da nessuno in Citizen Kane, fino all’evasione tecnicamente impossibile di Le ali della libertà, il cinema dimostra che anche le storie più amate convivono con piccole falle.

Alcuni registi hanno provato a rimediare: Blade Runner (i fantomatici sei replicanti scappati dalla colonia ) è stato ritoccato anni dopo per sanare un errore numerico, mentre 2001: Odissea nello spazio continua a sollevare interrogativi sulla logica delle azioni di HAL 9000. Chiude il cerchio Matrix, dove le regole d’accesso alla realtà simulata sembrano valere per tutti, tranne che per un personaggio chiave. In fondo, i buchi nelle trame sono anche questo: crepe che non distruggono il film, ma lo rendono eterno, perché continuano a farci parlare di lui.