Interrogazione e Mozione  di Alessandro Sorgia, Stefano Schirru e Alice Aroni che oggi

hanno illustrato un pacchetto di iniziative parlamentari – un’interrogazione e una mozione – pensate per garantire anche in Sardegna l’accesso pubblico al Cross‑Linking corneale (CXL), terapia in grado di arrestare la progressione del cheratocono.

Il cheratocono è una patologia degenerativa della cornea: il tessuto si assottiglia, si deforma a imbuto e la vista cala rapidamente, con astigmatismo irregolare, visione sdoppiata e abbagliamento. Sebbene in Italia sia classificata come malattia rara (codice di esenzione RF0280), ricerche più recenti alzano la stima internazionale da un caso su duemila a uno su cinquecento. “In Sardegna il fenomeno assume proporzioni inedite – ha spiegato l’on. Sorgia ai giornalisti –: i dati preliminari raccolti dai nostri clinici parlano di una prevalenza del 2,6 % fra gli adolescenti, vale a dire un giovane su quaranta. Una bomba a orologeria che richiede risposte immediate”.

Una risposta esiste già. Il CXL – inserito nei Livelli Essenziali di Assistenza dal 2017 – irrobustisce la cornea in meno di un’ora grazie a riboflavina e luce ultravioletta, bloccando la malattia in oltre il novanta per cento dei casi. Il suo costo per il Servizio sanitario nazionale è di circa millecento euro, a fronte dei settemila necessari a un trapianto di cornea quando il cheratocono arriva allo stadio terminale. “Il paradosso – ha proseguito Sorgia – è che in tutta l’Isola soltanto l’Ospedale “San Francesco” di Nuoro può erogare la procedura in regime pubblico, con liste d’attesa che superano l’anno. Chi non può aspettare è costretto a bussare al privato e a pagare di tasca propria circa cinquemila euro per occhio”.

Per colmare questo divario gli on.li Sorgia, Schirru e Aroni chiedono, con una mozione già protocollata, lo stanziamento immediato di trenta­mila euro per acquistare l’apparecchiatura richiesta da mesi dall’Oculistica universitaria di Cagliari – sede della Scuola di specializzazione e di un attivo gruppo di giovani ricercatori – nonché l’accreditamento di un secondo polo pubblico a Sassari. La stessa mozione propone la creazione di un Registro regionale del cheratocono, lo start‑up di uno screening scolastico biennale con topografia portatile e la costituzione di un fondo annuale da un milione di euro per garantire pacchetti CXL gratuiti e lenti a contatto specialistiche, come previsto dai LEA.

“Con un investimento irrisorio rispetto ai bilanci sanitari – ha rimarcato Sorgia – possiamo salvare la vista a centinaia di ragazzi e risparmiare alla Regione interventi chirurgici molto più onerosi. Il Cross‑Linking è un diritto esigibile da otto anni: chiedo alla Giunta di uscire dall’impasse burocratica e di firmare domani stesso il mandato di acquisto per Cagliari. Ogni settimana di ritardo significa nuovi casi destinati al trapianto».

Toni altrettanto decisi emergono dall’interrogazione depositata contestualmente, nella quale i firmatari invitano l’esecutivo a chiarire perché la pratica del capoluogo sia ancora ferma, quali misure intenda adottare per sfoltire le liste di Nuoro e quando verranno accreditati nuovi centri. “Se i LEA restano sulla carta – ha concluso Sorgia – i cittadini pagano due volte: prima con l’imposta regionale, poi con la fattura della clinica privata. Non lo permetteremo”.