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L’attrice statunitense Lindsay Dee Lohan, diventata celebre per il film Mean Girls, ha raccontato al Sunday Times cosa ha significato l’essere stata seguita per anni dai fotografi e di come affronta questa situazione ora che ha un figlio di due anni.
Gli esordi e gli scandali – Aveva appena 12 anni quando Lindsay Lohan conquistava il cuore del pubblico interpretando le gemelle protagoniste del film Disney Genitori in trappola. All’epoca, la sua carriera sembrava destinata a una crescita fulminante, ma il prezzo della celebrità si sarebbe fatto sentire solo anni dopo. Nel 2003, con Quel pazzo venerdì accanto a Jamie Lee Curtis, Lohan aveva 17 anni e si stava scrollando di dosso l’etichetta di teen idol per affermarsi come volto promettente del cinema hollywoodiano. Tuttavia, non passò molto prima che le cronache rosa prendessero il sopravvento sulla sua carriera artistica: episodi legati a dipendenze, arresti e violazioni legali la trasformarono in un bersaglio fisso dei tabloid e dei paparazzi, sempre a caccia dello scatto compromettente. L’attrice, seppur mai del tutto scomparsa dalla scena, vide la propria immagine pubblica affievolirsi sotto il peso dello scandalo.
APPROFONDIMENTI
Il ritorno sul grande schermo – Oggi, Lohan è pronta a tornare. L’8 agosto uscirà Freak Me Out Again, sequel della commedia che la riunisce sul grande schermo con Curtis. Un ritorno che segna non solo una ripresa professionale, ma anche una nuova fase nella vita privata dell’attrice newyorkese: dopo il matrimonio con l’imprenditore Bader Shammas nel 2022 e la nascita del figlio Luai l’anno successivo, Lohan vive una sorta di rinascita personale e mediatica. Complice anche il successo dei suoi film natalizi su Netflix, l’ex bambina prodigio sta lentamente riscrivendo la propria narrazione.
Le conseguenze della notorietà – In una recente intervista rilasciata al Sunday Times, Lohan ha raccontato il prezzo pagato per la notorietà: «La fama è qualcosa a cui scegli di aderire, ma non ti iscrivi a essere seguita ovunque o a vedere la tua privacy calpestata». Una fama spesso vissuta come un’ombra e che le ha lasciato cicatrici profonde:«Ho sviluppato un disturbo da stress post-traumatico per certe esperienze. Erano situazioni violente, disturbanti. Ero terrorizzata. Spero che non accadano mai più, né a me né a chi amo». Oggi, da madre, la sua priorità è la protezione della famiglia. «Non voglio che mio figlio debba subire quello che ho vissuto io. Mio marito e io ne parliamo spesso: mostreremo nostro figlio pubblicamente? Lo capiremo solo quando sarà il momento giusto». Paradossalmente, dopo anni sotto i riflettori, Lohan confessa di non farci quasi più caso: «Spesso sono le persone intorno a me a rendersi conto che qualcuno sta filmando. Io ormai ci ho fatto l’abitudine.
Ma non è una sensazione piacevole. Preferisco sapere se qualcuno vuole scattarmi una foto, piuttosto che sentirmi osservata di nascosto».
Il suo rapporto con i social media – Rispetto ai primi anni 2000, oggi esiste uno strumento che permette agli artisti di raccontare sé stessi in modo diretto. «I social media hanno dato potere agli individui. Ora puoi controllare la tua immagine e scegliere come raccontarti. È diverso da com’era allora. Era tutto molto più tossico».
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