Mille euro e il numero di telefono di un pusher per comprare la cocaina. Sarebbe il prezzo concordato con Fabrizio Corona per gli audio e le chat private tra Raoul Bova e la modella Martina Ceretti, poi finiti a Falsissimo. A dirlo agli investigatori è Federico Monzino. Con “la Repubblica”, però, l’imprenditore smentisce tutto: sostiene di non aver ricevuto né soldi né favori.
Ma come stanno veramente le cose? A dirlo sarà l’indagine, che ora si concentra (anche) sul “numero del pusher”. La polizia postale vuole capire se si sia trattato solo di un recapito passato a Monzino o se si nasconda un credito a base di stupefacenti aperto da Corona.