Anna Positano | Studio Campo

Anna Positano | Studio Campo

Gli interni

Gli interni della villa sono contraddistinti da una grande uniformità nei materiali: il marmo di Botticino è stato utilizzato anche per gli spazi privati, mentre la calce naturale, che definisce la cromia della facciata esterna, riveste anche tutti gli spazi interni. Ogni ambiente è definito da arredi su misura in rovere, contraddistinti da un motivo a doghe verticali, che risponde a esigenze tecniche, nasconde impianti e contribuisce all’assorbimento acustico. Rivestimenti e imbottiti sono in materiali naturali e tattili (legno con bordo vivo, lino, corda, nabuk e pelle) che creano un contrasto con l’architettura in marmo, calce e vetro. Una gamma cromatica sobria, linee pulite e una selezione attenta di pezzi conferiscono agli interni un’eleganza rilassata e senza tempo. «Il nostro ruolo si è concentrato sull’arredamento della proprietà, per la quale abbiamo progettato e consegnato mobili personalizzati in tutti gli spazi», dicono le interior designer di studio.skey che hanno ideato un concept essenziale per arredi, opere d’arte e styling che enfatizza la continuità: pezzi di arredamento su misura, materiali tattili, finiture naturali. «Il cliente si è fidato della nostra visione generale, in particolare per quanto riguarda il modo in cui i mobili si sarebbero inseriti nell’architettura e nel paesaggio. Allo stesso tempo, è stato molto coinvolto in elementi specifici, come particolari profili dei bordi dei tavoli o il modo in cui sono stati progettati i pezzi su misura. Questa stretta collaborazione, soprattutto per quanto riguarda i mobili custom, ha avuto un impatto diretto e significativo sul risultato finale. Il cliente teneva molto alla funzionalità e alla praticità, come è comprensibile, e questo ci ha sfidato a sviluppare mobili che non solo fossero proporzionati ai volumi architettonici e visivamente coerenti nei toni, ma anche confortevoli e adatti alla vita quotidiana. Abbiamo costantemente cercato un equilibrio tra neutralità e carattere, forma e uso, che alla fine ha portato a un risultato raffinato che rifletteva sia l’intento progettuale sia l’esperienza vissuta». E, nonostante la tavolozza neutra, il linguaggio tattile e sobrio degli interni non è affatto freddo.