Nata il 5 agosto 1985 a Savona, ha venduto oltre quattro milioni e mezzo di dischi in Italia, risultando l’artista nostrana con più copie vendute in era FIMI. I suoi brani hanno un successo commerciale tale da diventare spesso dei tormentoni. Laureata in Fisica, l’Unione Astronomica Internazionale le ha intotolato persino un asteroide
Tanti auguri ad Annalisa, che compie 40 anni. L’artista, tra le numero uno in Italia, è nata a Savona il 5 agosto 1985. Festeggia l’ingresso negli “anta” nel pieno del successo, i suoi brani sono sempre nelle prime posizioni delle classifiche e tra i più ascoltati di Spotify, oltre a diventare spesso dei tormentoni. Laureata in Fisica, alla star l’Unione Astronomica Internazionale ha persino deciso di intitolare un asteroide. La cantante, diventata nota grazie al talent Amici di Maria De Filippi, nel corso della sua carriera ha venduto oltre quattro milioni e mezzo di dischi, diventando l’artista italiana con più copie vendute in era FIMI, inoltre conta oltre un miliardo di stream su Spotify. Le cinque canzoni più famose dell’artista.
Senza riserva
Senza riserva è il singolo pubblicato nel 2012 come primo estratto del secondo album in studio Mentre tutto cambia. Il video musicale della canzone ha vinto il Premio Donne al Premio Videoclip Italiano. Il brano in origine era stato intitolato Io ti regalerò e sul sito ufficiale di Annalisa si legge che “è la naturale conseguenza di Diamante lei e luce lui (altro pezzo dell’artista molto apprezzato contenuto nel primo album Nali). Una canzone d’amore in tutta la sua purezza: luminosa e carica di energia. Emana sensazioni positive in contrasto con le suggestioni scure dell’arrangiamento che le danno un alone di mistero”.
“Mi sorprende ritrovarti/Sulle scale quando torno a casa/Sorpreso di vedermi/Come se fosse la prima volta/E racconto senza freni/Le mie gioie e i miei dolori/E tu mi sorridi/E condividi tutto con me/ Io ti regalerò ogni singolo/Risveglio la mattina/E poi lascerò i capelli/Scivolarmi fra le dita/Ti regalerò ogni singola carezza/Quando è sera/Ho imparato già ad amarti/Senza più riserva alcuna”
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Bellissima
Bellissima è il primo brano estratto dall’ottavo album in studio: E poi siamo finiti nel vortice. Pubblicato nel 2023 è stato scritto da Annalisa in collaborazione con Paolo Antonacci e Davide Simonetta, noto anche come D. Whale. La canzone è una presa di coscienza del proprio lato irrazionale, una ricerca spasmodica di emozioni umane senza alcun equilibrio. La cantante ha dichiarato su Instagram di averla scritta “in un momento decisivo della carriera, uno di quelli in cui, guardandoti allo specchio, finisci per decidere cosa vuoi diventare e costruire nel tuo futuro. È un racconto sofferto, un pugno nello stomaco, ma scritto con autoironia e un pizzico di isteria romantica. Ti fa ballare, sì, ma con le lacrime. È esattamente come sono io”.
“Oddio però tu mi piaci/oh oh oh/ho fatto i salti mortali/oh oh oh/no, non mi dire che è tardi/ah ah ah/avevo voglia di/di vo, voglia di/Dove vai/te ne vai/quella volta non dovevi andare via/ero bellissima/bellissima/Dove vai/ma che cosa vuoi/quella volta ti aspettavo in Saint Laurent/ero bellissima/bellissima”
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Mon Amour
Dopo il successo di Bellissima, è diventato virale anche il successivo brano, Mon amour, in cui Annalisa continua a esorcizzare i dubbi e le insicurezze di una relazione attraverso le note pop scatenate e un testo accattivante, che nasconde però anche un significato più profondo. La canzone racconta quel periodo di mezzo tra la fine di una relazione che lascia una forte delusione e la voglia di ricominciare e andare incontro al futuro. La cantante stessa spiega che “per ripartire ci vuole tempo, devi essere pronta, e allora nell’attesa sospendi te stessa in una sorta di limbo, finché non ti ritrovi. Questa è la canzone di quel limbo, di quell’incoscienza, e perché no, di quella pazza idea di vendetta che ti fa sentire di nuovo potente, anche solo per un istante”.
“Ho visto lei che bacia lui/Che bacia lei che bacia me/Mon amour, amour/Ma chi baci tu?/Io farò una strage stasera/Ballo tra le lampade a sfera/Lei piace sia a me che a te/Ho visto lei che bacia lui/Che bacia lei che bacia me/Mon amour, amour/Ma chi baci tu?/Disperata e anche leggera/Vengo per rubarti la scena/Ehi garçon, ho un’idea”.
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Sinceramente
Sinceramente è il brano presentato in gara alla 74esima edizione del Festival di Sanremo e che si è classificato al terzo posto. In un’intervista a Donna Moderna Annalisa ha raccontato che si tratta di “un brano sulla libertà di essere: in ogni manifestazione, in ogni passaggio della vita, in ogni stato d’animo. Libere anche di lamentarsi ed essere capite, piuttosto che venire giudicate o considerate isteriche. […] È una riflessione nata una notte in cui non dormivo, come spesso mi succede, e avevo questa urgenza di dire, di raccontare. Sentivo la necessità di essere compresa, accolta, ascoltata senza pregiudizi”.
“Mi sveglio ed è passata solo un’ora/Non mi addormenterò/Ancora otto lune nere e tu la nona/E forse me lo merito/La vuoi la verità/Ma quale verità/Ti dico la sincera o quella più poetica/Mi sento scossa ah/Ma quanto male fa/Come morire/Ma non capita/Sinceramente quando quando quando quando piango/Anche se a volte mi nascondo/Non mi sogno di tagliarmi le vene/Sto tremando sto tremando/Sto facendo un passo avanti e uno indietro/Di nuovo sotto un treno/E mi piace quando quando quando quando piango/E anche se poi cadesse il mondo/Non mi sogno di morire di sete/Sto tremando sto tremando/Sto lasciando dei chiari di luna indietro/E tu non sei leggero/ Sinceramente/ Sinceramente/ Sinceramente/ Sinceramente/ Tua”.
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Storie brevi
Storie brevi è un singolo cantato insieme al collega Tananai, un tormentone pop su un amore estivo che sfida la superficialità dei nostri tempi. La canzone parla di una coppia che si isola nel suo amore e in questo riesce a trovare una connessione rara e quasi fuori dal tempo. Tra i due c’è una particolare intesa, nonostante le differenze, sentono una passione fortissima che toglie loro il fiato, ma che non è la classica storiella estiva che sembra bruciare in un lampo.
“Sembra l’agosto del ’96/Questa mattina tutti sanno che love is in the air/E tu sei un po’ finto borghese/Ma comunque ci capiamo, ed è rarissimo per me/Rarissimo/Mi fai mancare l’aria/Quando mi rispondi/mi fai saltare in aria/Come gli ecomostri/In fondo, perché no?/Potrebbe farci male un tot/È vero che in ta–/Ta-ta-ta-ta-tanti hanno il cuore di plastica/Ma gli altri, tutte storie brevi/Tutte storie brevi/Tutte storie brevi/Tutti sono al mare e noi no/Abbiamo troppe cose in ballo/You got me feeling strano/Voliamo piano piano nel blu/Come i tuoi Levi’s/Noi, due gatti neri/Tutte storie brevi, le altre”.
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