di
Luigi Ferrarella

La decisione del giudice: sì al processo sulle Torri. Nel fascicolo della Procura di Milano erano già presenti le principali contestazioni mosse dai pm agli altri indagati: dal concetto di nuova costruzione «mascherata» da ristrutturazione all’assenza di piani attuativi

Passa un primo importante banco di prova l’inchiesta sull’urbanistica milanese svolta dalla Procura: la giudice dell’indagini preliminari Alessandra Di Fazio ha infatti rinviato a giudizio al 12 novembre i sei indagati per lottizzazione abusiva, cioè priva di validi titoli edificativi rilasciati dal Comune, delle «Park Towers» a Crescenzago, due torri di 23 e 16 piani alte 81 e 59 metri, uno stabile alto 10 metri, 113 appartamenti, 50 box e 50 posti auto, sulle ceneri di due demoliti fabbricati di soli due piani e un piano.

Inchiesta urbanistica Milano, gli interrogatori in diretta



















































L’importanza della decisione sta nel fatto che in questo fascicolo c’erano già quasi tutte le questioni che per i pm Petruzzella-Filippini-Clerici sono il presupposto anche delle contestazioni mosse proprio in questi giorni ad altri sei indagati per i quali invece la Procura sulla scorta delle indagini della Guardia di Finanza milanese sta chiedendo l’arresto (e il cui riverbero ha determinato l’iscrizione nel registro degli indagati anche del sindaco Beppe Sala), e per i quali proprio oggi si stanno svolgendo davanti al gip Mattia Fiorentini gli interrogatori preventivi introdotti dalla legge Nordio l’anno scorso: tra essi la nozione di ristrutturazione contrabbandata per i pm per autorizzare in realtà nuove costruzioni, il ricorso (per i pm illegittimo) a una «Scia – Segnalazione certificata di inizio attività» sostitutiva di un permesso di costruire, la lamentata assenza di piani attuativi e di valutazioni dell’aggravio di carico urbanistico (parchi, strade, fognature, acqua, luce, gas, asili), l’impropria monetizzazione degli standard.

A giudizio, dunque, su richiesta del pool del procuratore aggiunto Tiziana Siciliano sono stati rinviati il costruttore Andrea Bezziccheri (che è anche uno dei candidati all’arresto nell’altro fascicolo insieme a cinque co indagati tra i quali il dimissionario assessore comunale Giancarlo Tancredi e l’imprenditore Manfredi Catella), il progettista delle Torri, Sergio Francesco Maria Asti, Roberto Vederio come rappresentante legale della Devero Costruzioni che ha eseguito i lavori, e i funzionari comunali Carla Barone, Francesco Rosata e Maurizio De Luca.
lferrarella@corriere.it


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23 luglio 2025 ( modifica il 23 luglio 2025 | 11:33)