Una morte tremenda, l’ennesima sul luogo di lavoro in Lombardia: la vittima è il 50enne Mario Malzani, originario di Pontoglio ma da tempo residente a Canneto sull’Oglio, in provincia di Mantova, il paese dove è deceduto nella mattinata di lunedì. Erano circa le 10.30 quando i colleghi hanno dato l’allarme: è stato ritrovato ormai senza vita all’interno di una insilatrice, macchinario utilizzato per il trasporto di foraggi e mangimi. Sarebbe stato risucchiato e stritolato all’interno della macchina, forse nel tentativo di sbloccarla.

Su quanto accaduto sono in corso gli accertamenti dei tecnici dell’Ats Valpadana, a cui sono stati affidati i rilievi con il supporto dei Carabinieri. La Procura di Mantova ha disposto l’autopsia sul corpo del povero Malzani: aperto anche un fascicolo per omicidio colposo. A nulla sono valsi i tempestivi soccorsi: sul posto l’automedica e un’ambulanza di Soccorso Azzurro, ma all’arrivo dei sanitari l’operaio era già morto. Tutto è successo nella sede di Agrifertil, azienda di cui era dipendente: lascia due fratelli nel dolore. Sotto sequestro il macchinario che ha causato il decesso.

La guerra del lavoro

Per l’Osservatorio indipendente di Bologna di Carlo Soricelli stiamo vivendo una vera e propria “guerra del lavoro”. Dall’inizio dell’anno al 31 luglio scorso sono già morti 873 lavoratori, di cui 621 sui luoghi di lavoro e gli altri in itinere. “Il ritmo delle morti è spaventoso – scrive Soricelli –: ogni 6 ore un lavoratore perde la vita. Se si considerano solo i dati Inail, che escludono migliaia di lavoratori non assicurati o assicurati con altri enti, le denunce al 30 maggio sono appena 389: un’enorme sottostima della realtà”.

Dati allarmanti: oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni, di questi il 17% ne ha più di 70. Un terzo delle vittime complessive è costituito da lavoratori stranieri: “Gli stranieri sotto i 65 anni diventeranno presto la maggioranza delle vittime sui luoghi di lavoro”, sottolinea ancora Soricelli. Le categorie più colpite: 94 morti per schiacciamento da trattori o mezzi agricoli, 88 autotrasportatori, 88 morti per fatica o stress, 48 per infortuni domestici, 11 durante potatura di alberi.