Tra poco più di due mesi si chiuderà la carriera di Rafal Majka. Negli scorsi giorni, infatti, il corridore polacco ha annunciato l’intenzione di appendere la bici al chiodo a fine stagione, concludendo così una carriera che lo ha visto militare in compagini WorldTour per tutte e 15 le sue annate tra i professionisti, conquistando vittorie prestigiose ma aiutando anche i compagni di squadra a ottenerle. Nonostante anche quest’anno abbia offerto ottime prestazioni, il portacolori della UAE Team Emirates XRG ha quindi optato per il ritiro e, nelle ore precedenti alla partenza del Giro di Polonia, ha spiegato perché ha preso questa decisione in un’intervista a Cyclingnews.
“Volevo smettere quando ero ancora al massimo livello – le parole di Majka – Dopo il Giro ho pensato di poter fare ancora un altro anno, ma è importante anche stare con la famiglia dopo tanti anni vissuti con la valigia. Volevo anche finire indossando la maglia di campione nazionale polacco, quindi sono davvero felice di correre qui al Giro di Polonia”.
“Ho appena fatto il Giro d’Austria e sono arrivato terzo in classifica generale, e questo nonostante lavorassi per il leader della classifica generale e vincitore finale Del Toro, ma poi vedi che i bambini crescono e non sei mai a casa – ha proseguito il quasi 36enne – Questa è la mia decisione, perché voglio godermi di più le cose e andare in bicicletta senza dover lavorare“.
Negli ultimi cinque anni trascorsi con la UAE, Majka è diventato uno degli uomini di fiducia di Tadej Pogačar: “È una persona normale e passo molto tempo con lui in camera d’albergo, ma quando è in bicicletta è un vero e proprio killer – riconosce il classe 1989 – Finire con lui al Lombardia sarà davvero bello“.
“È bello lavorare per il miglior corridore del mondo – ha aggiunto lo scalatore polacco – È più facile per la mia testa e mi sono goduto di più questi ultimi cinque anni. Quando sono stato leader di una squadra, mi sono ovviamente divertito, ma quando si è più grandi ci si dice: ‘Sì, forse è meglio fare il gregario’”.
Majka approva la decisione di Pogačar di saltare la Vuelta a España: “Penso che sia stata la cosa più intelligente da fare, soprattutto quando il Tour è stato così duro. La velocità media era molto alta, ed è meglio stare tranquilli e aspettare la prossima stagione, perché può vincere molte più corse“.