Il “World Rugby U20 Championship, Italia 2025” disputato tra giugno e luglio in Lombardia e Veneto, recependo le indicazioni di World Rugby ha lasciato un’eredità duratura grazie alla pianificazione e alla realizzazione di un Piano di Legacy e Sostenibilità che ha posto particolare attenzione ai valori fondamentali del World Rugby di integrità, passione, solidarietà, disciplina e rispetto.
La FIR ha reso disponibile su Federugby.it il report finale del Piano di Legacy e Sostenibilità del World Rugby U20 Championship 2025. Sostenibilità, eredità, identità e rispetto sono stati i pilastri di questo percorso, tradotti in azioni tangibili che hanno coinvolto atleti, staff, club, pubblico e volontari.
Tra le iniziative più significative:
35.000 bicchieri riutilizzabili distribuiti nei 4 impianti di gara
Acquistati dall’azienda @CupHero, sono stati introdotti attraverso un sistema di cauzione: un piccolo gesto per responsabilizzare il pubblico e ridurre l’abbandono dei bicchieri tra i rifiuti. Non solo un’alternativa alla plastica monouso, ma un simbolo concreto di responsabilità condivisa. Il loro gradimento ha confermato che partecipare a un evento sportivo può voler dire anche fare una scelta sostenibile.
500 borracce consegnate allo staff: personale FIR e Club, arbitri, medici, tecnici delle nazionali e staff di World Rugby.
Un gesto concreto per promuovere l’uso di acqua potabile da fonti comuni, valorizzato anche dalla presenza di erogatori e punti di acqua potabile individuati da una segnaletica dedicata, pensata per orientare correttamente tutti i partecipanti.
Oltre 100 contenitori per la raccolta differenziata installati in ogni area strategica degli impianti: spogliatoi, aree tecniche, zone per il pubblico, media zone.
Un’organizzazione meticolosa, supportata da mappe, grafiche personalizzate e materiali informativi, ha permesso di coinvolgere attivamente pubblico e staff nella corretta separazione dei rifiuti.
AWorld App: la piattaforma ufficiale a supporto della campagna delle Nazioni Unite ActNow, che stimola la sensibilità di ciascuno a monitorare il proprio impatto sull’ambiente e ad adottare comportamenti virtuosi.
Rugby Festival: quando il rugby incontra le piazze
I Rugby Festival hanno saputo coniugare sport, comunità e territori nelle piazze di Brescia, Mantova e Verona. Questi eventi non sono stati semplici celebrazioni, ma autentiche manifestazioni di cittadinanza attiva, capaci di coinvolgere club del territorio, autorità locali e centinaia di cittadini.
Verona ha ospitato l’evento in Piazza San Zeno con entusiasmo. Le nazionali di Inghilterra e Georgia hanno animato una giornata che ha visto la partecipazione di 141 atleti, di cui 18 di Rugby Integrato, 13 club e circa 300 spettatori. La presenza del Sindaco e del Presidente del Comitato Regionale Veneto ha dato ulteriore rilievo istituzionale a un momento che ha unito sport, disabilità e territorio.
Anche Mantova ha saputo interpretare con originalità lo spirito del Rugby Festival, accogliendo Italia, Spagna e Irlanda in un evento con 70 atleti, 2 club e 200 spettatori. La partecipazione del Consigliere World Rugby Fava e delle autorità comunali ha sottolineato il valore della sinergia tra sport internazionale e istituzioni locali.
A Brescia, in Piazza della Vittoria, l’energia è stata contagiosa: in 300 sul campo a giocare con le Nazionali australiana e francese.Con 12 club e 1.200 spettatori, la giornata è diventata un punto di ritrovo tra tutti gli appassionati di rugby del territorio.
Rugby Festival: Il cuore della legacy nei Club
Oltre agli eventi istituzionali, il cuore pulsante di questa eredità si è rivelato nei Rugby Festival organizzati dai Club.Dodici club hanno aperto le porte agli atleti internazionali, costruendo eventi unici in cui rugby giocato, sostenibilità, inclusione e convivialità si sono intrecciati in modo naturale.Ogni festa ha avuto una propria identità, modellata sulla sensibilità del territorio e sull’entusiasmo delle persone coinvolte:Bambini e bambine del minirugby in campo con le Nazionali U20Atleti e atlete di rugby integrato Piantumazioni simboliche di alberiRaccolta differenziata Distribuzione di matite piantabiliVideo interviste con bambini/ e e atleti U20 sull’educazione emotiva Terzo tempo con musica come spazio di socialità e condivisione
I numeri raccontano un successo collettivo:
850 atleti coinvolti sul campo con le Nazionali
50 atleti di Rugby Integrato
35 club esterni aderenti
13 associazioni del territorio partecipanti
Oltre 3.500 spettatori
Più di 30 ore di musica e intrattenimento
Ogni attività è stata pensata per costruire un’eredità duratura che andasse oltre il torneo: la presenza degli atleti di rugby integrato, la valorizzazione degli spazi verdi, le collaborazioni con Organizzazioni locali impegnate nel sociale, le attività di gioco tra atleti U.20 e atleti di minirugby, il coinvolgimento sui temi della sostenibilità, la convivialità caratteristica del Terzo tempo, hanno permesso ai Festival di diventare laboratori di buone pratiche, un modello replicabile, di come lo sport possa essere strumento di responsabilità, di cambiamento e di coesione sociale.
Affiancata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, da Conai e Unicef, FIR ha messo in campo una sfida coraggiosa, condivisa fin dal primo giorno da World Rugby, per provare a trasformare un grande evento sportivo in un’occasione concreta di cambiamento culturale e ambientale.
Progetti Sociali Federali
Report Piano d’azione Legacy e Sostenibilità World Rugby U20 Campionship Italia 2025
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