Il parlamento ucraino ha approvato a larga maggioranza un disegno di legge che elimina l’indipendenza delle istituzioni anticorruzione del Paese. E il presidente Volodymyr Zelensky, nella serata del 22 luglio, ha firmato il testo che potrebbe portare alla rottura con l’Unione europea, mentre in molte città dell’Ucraina migliaia di cittadini sono scesi in piazza per protestare.

È la prima volta dall’invasione russa su vasta scala che si sono svolte proteste nelle strade di Kyjiv, nonostante la legge marziale e i bombardamenti quotidiani delle forze di Vladimir Putin. Zelenskyy intanto ha difeso la riforma nelle prime ore di questa mattina, insistendo in un post su Telegram che «l’infrastruttura anticorruzione funzionerà».

La legge, passata con 263 voti a favore, 13 contrari e 13 astenuti, smantella di fatto le due principali agenzie anti-corruzione del Paese, l’Ufficio nazionale anticorruzione dell’Ucraina (Nabu) e l’Ufficio speciale del procuratore anti-corruzione (Sapo). L’ultima parola spettava a Zelensky, che avrebbe potuto esercitare il suo diritto di veto. E invece nella serata del 22 luglio il presidente ha firmato il testo.

Le agenzie anti-corruzione in Ucraina, per anni ai primi posti globali per livelli di corruzione, dopo le proteste di Euromaidan sono state il simbolo della spinta riformatrice del Paese e della rottura con il mondo post-sovietico. Ora, questa legge – non giustificata da motivazioni legate all’aggressione russa – dà al procuratore generale ucraino il potere di «impartire direttive nelle indagini della Nabu o addirittura riassegnarle al di fuori dell’agenzia […] di delegare i poteri della Sapo ad altri procuratori […] e addirittura di chiudere le indagini su richiesta degli avvocati difensori», come spiega il Kyiv Independent.

«Le due istituzioni indipendenti, Nabu e Sapo, vengono di fatto rese completamente dipendenti», ha dichiarato il capo della Nabu, Semen Kryvonos, in un briefing congiunto con il Procuratore Capo Anticorruzione Oleksandr Klymenko. Attivisti e parlamentari dell’opposizione spiegano che questo renderà impossibile per le agenzie anticorruzione indagare sui funzionari di alto livello in carica senza l’approvazione dell’amministrazione Zelensky.

Il 21 luglio, agenti di diverse forze dell’ordine hanno effettuato perquisizioni presso gli uffici della Nabu e del Sapo. Risultano quindici indagati, tra cui uno con l’accusa di spionaggio per Mosca e un altro per presunto coinvolgimento nel traffico di droga e per legami con gruppi filo-russi. Gli altri 13 hanno generiche accuse che vanno dalle violazioni del codice della strada alla cattiva condotta amministrativa. Il tutto mentre è in corso un procedimento penale contro Vitaly Shabunin, uno dei principali attivisti anti-corruzione ucraini, e da tempo si sta tentando di approvare pure un disegno di legge per concedere l’amnistia per la corruzione nell’industria della difesa.

Gli attivisti anti-corruzione ucraini scesi in piazza spiegano che la legge appena firmata da Zelensky bloccherà l’integrazione europea dell’Ucraina, poiché il funzionamento delle istituzioni anticorruzione indipendenti è stato una condizione fondamentale per l’avvio del processo di adesione del Paese all’Unione europea. Per alcuni, il disegno di legge è paragonabile alla decisione dell’ex presidente filo-russo Viktor Yanukovich del 2013 di bloccare l’integrazione europea del Paese che diede il via alla Rivoluzione di EuroMaidan.

Sia l’Ufficio Nazionale Anticorruzione che la Procura Speciale Anticorruzione sono stati creati nel 2015 nell’ambito delle riforme filo-occidentali seguite alla Rivoluzione EuroMaidan, che ha portato alle dimissioni di Yanukovich. La Nabu indaga sulla corruzione ai vertici e i suoi casi sono supervisionati e perseguiti dalla Procura Speciale Anticorruzione. Successivamente, poi, i casi sono giudicati dall’Alta Corte Anticorruzione.

Lo scopo delle riforme del 2015 era quello di creare agenzie anticorruzione indipendenti in grado di indagare e perseguire gli alti funzionari sospettati di corruzione. Le vecchie forze dell’ordine, politicamente subordinate e impantanate nella corruzione, erano considerate incapaci di svolgere questo compito. L’idea era che, senza interferenze politiche, le due istituzioni sarebbero state libere di perseguire i potenti in carica.

Fin dalla loro creazione, in realtà, le amministrazioni del presidente Petro Poroshenko e del suo successore Zelensky hanno tentato più volte di limitare l’indipendenza delle agenzie anticorruzione. Questa volta, si è raggiunto l’obiettivo.

Ora il disegno di legge conferirebbe al Procuratore Generale l’autorità legale di interferire nel lavoro della Nabu e della Sapo e di sottrarre loro qualsiasi caso se lo ritenesse opportuno. Il testo è stato approvato in fretta e furia in Parlamento. Gli emendamenti che indeboliscono le agenzie anticorruzione sono stati aggiunti a un vecchio disegno di legge, che aveva già superato la prima lettura e che aveva poco a che fare con l’argomento. In meno di 24 ore, il testo è passato.

«Quello che è successo oggi in aula è stato scioccante», ha dichiarato al Kyiv Independent Inna Sovsun, parlamentare del partito di opposizione Holos. «Il disegno di legge è stato approvato nonostante evidenti violazioni procedurali… i parlamentari del partito “Servo del Popolo” di Zelensky hanno applaudito. Sembrava una congrega». Anche Anastasia Radina, presidente della commissione parlamentare anticorruzione del partito “Servo del Popolo” di Zelensky, ha affermato in realtà che il disegno di legge è stato approvato con gravi violazioni procedurali: «La tabella (con gli emendamenti) che i parlamentari potevano vedere, confrontando esattamente cosa era stato aggiunto, è apparsa quindici minuti prima del voto in aula», ha detto.

Da Bruxelles guardano a quello che sta succedendo con grande preoccupazione. Il grande rischio per Kyjiv è che questa riforma possa minare il sostegno internazionale allo sforzo bellico ucraino in un momento estremamente delicato e sfiduciare i suoi più fedeli alleati europei, che hanno sostenuto la sua candidatura all’adesione all’Ue. La Commissaria per l’Allargamento Marta Kos si è detta «seriamente preoccupata», osservando che «lo smantellamento delle principali garanzie a tutela dell’indipendenza della Nabu rappresenta un grave passo indietro». Aggiungendo che «organismi indipendenti come Nabu e Sapo sono essenziali per il percorso dell’Ucraina verso l’Ue. Lo Stato di diritto rimane al centro dei negoziati di adesione».

Il tempismo dell’approvazione della legge, tra l’altro, è pessimo. Negli Stati Uniti sembrava crescere l’entusiasmo per sanzioni più severe contro la Russia, con Donald Trump che ha fissato a Putin una nuova scadenza per un piano di pace e ha consentito la fornitura di ulteriori armi americane all’Ucraina. Mentre i negoziatori ucraini e russi si incontrano oggi in Turchia per i loro primi negoziati di pace in quasi due mesi.