Il percorso parlamentare della legge sull’obesità ha compiuto un passo in avanti. La proposta di legge presentata dal deputata FI Roberto Pella ha ricevuto il via libera dalla commissione in Senato e si avvia ad arrivare in aula a settembre.
«L’Italia è sempre più vicina ad avere la prima legge al mondo sull’obesità», annuncia Pella, presidente dell’Intergruppo parlamentare ‘Obesità, diabete e malattie croniche non trasmissibili, primo firmatario della proposta. «La proposta – spiega – prevede il riconoscimento dell’obesità come malattia, inserendone le prestazioni nei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e ponendola a carico del Servizio sanitario e si caratterizza per un approccio integrato alla lotta alla malattia che comprende prevenzione, cura e sensibilizzazione sociale».
L’Italia prima paese al mondo
Come spiega Roberto Pella dopo il via libera definitivo, l’Italia sarà il primo Paese al mondo ad avere una legge in questo ambito e se ne farà portavoce anche a livello europeo: sarà fondamentale per avviare iniziative di prevenzione e di sensibilizzazione, per esempio legandole agli eventi sportivi che si svolgono su tutto il territorio nazionale a partire dai comuni e dalle regioni, e anche campagne di informazione per ridurre lo stigma e gli episodi di bullismo e discriminazione che, purtroppo, questa malattia porta con sè.
In Italia il 52% ha problemi di peso
In Italia, spiega Pella «oltre la metà degli adulti ha problemi di peso: il 12% è obeso, circa 6 milioni di persone, e un altro 40% è in sovrappeso. Anche tra i bambini la situazione è preoccupante: circa il 30% ha sovrappeso o obesità, in linea con la media europea».
La porposta di legge
Il testo definisce i principi generali per la prevenzione e la cura dell’obesità, riconoscendola come malattia progressiva e recidivante, spesso correlata ad altre patologie. L’obiettivo, che la legge di pone è quindi quello di tutelare la salute e migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da obesità.
Inoltre si prevede che le persone con obesità abbiano diritto a prestazioni sanitarie specifiche incluse nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) garantiti dal Servizio Sanitario Nazionale, per assicurare equità di accesso alle cure.
Ad oggi è già presente un fondo, introdotto con un emendamento alla legge di bilancio 2025, che mira alla cura e la prevenzione dell’obesità, con una dotazione di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2025, 2026 e 2027, cui andranno ad aggiungersi 200mila euro nel 2025, 300mila euro nel 2026 e 700mila euro nel 2027 grazie ad un secondo emendamento di Forza Italia.
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