di
Luca Bertelli
L’intervista al Secolo XIX: «Proposte indecenti? Mai avute. Eppure da giovane le altre mi sembravano più belle, con l’età ho imparato a guardare il mio aspetto. Fobie? Prendere l’ascensore per me è un supplizio».
Luisa Corna, 59 anni, sta trascorrendo un’estate in tour nelle piazze italiane: è tornata al grande amore professionale, il canto, dopo aver sposato l’uomo della sua vita, l’ufficiale dei carabinieri Stefano Giovino: nel 2023 il matrimonio a Brescia (Luisa è nata a Palazzolo), insieme da tre anni vivono a Livorno dove il marito lavora. In un’intervista rilasciata al Secolo XIX, Corna spiega che la differenza d’età tra loro è stata inizialmente un problema. O meglio, lo era per sua madre: «Fu lei a farmi notare che avevo 15 anni in più di mio marito – spiega – ma sarebbe stato un peccato lasciarsi per l’età. Era una decina di anni che stavo da sola, e mi sono trovata a conoscere una persona con cui finalmente c’era un rapporto maturo, sincero, schietto. Sarebbe stato un peccato fermarsi per l’età, e così da quel giorno in cui lo conobbi per un evento della Croce Rossa non ci siamo mai lasciati. Oggi mia mamma è felice della nostra unione ed è molto affezionata a Stefano».
Corna, prendendo spunto dal brano «Il giorno giusto», presentato al San Marino Song Contest, che racconta una storia finita, ha parlato poi anche dei suoi amori passati: «Bisogna trovare, a volte, il coraggio per andare oltre e stare anche da soli, affrontando il futuro con maggiore consapevolezza. Mi è successo. Anche se c’era l’amore, ono stata a volte costretta a fare scelte anche dolorose, perché le cose non funzionavano. Ne ho guadagnato in libertà. E penso che siano spesso le donne, a prendere questo tipo di decisioni, più degli uomini. Ma ho mantenuto buoni rapporti con i miei ex – continua – Non che io abbia avuto molte storie d’amore: c’è stato Aldo Serena, e avevo tra i 20 e i 30 anni. Poi la storia con Alex Britti e quella con Valerio Foglia Manzillo, ma ogni rottura è stata affrontata senza particolari traumi».
Il ricordo più bello resta legato al Festival 2002: «Cantare era il mio sogno fin da bambina. Fausto Leali era un veterano del Festival, mi ha voluta al suo fianco e non avrei mai potuto prevedere di intonare una canzone con una voce come la sua, incredibile. Credo che il Festival sia stato, tra le tante cose che ho fatto nella vita, l’evento che mi ha dato maggior notorietà, soprattutto per la voce. La televisione mi aveva fatto conoscere come conduttrice e come cantante, a Sanremo sono arrivata al pubblico soltanto con la musica. Mi è piaciuto molto anche recitare ma per l’esperienza che ho le dico che sono una cantante, il resto dei mestieri viene dopo».
Infine, un passaggio sulla sua bellezza: «Farei peccato a dirle che non mi trovo bella, perché negli anni ho imparato a guardare il mio aspetto. Ma fin da ragazza sono una persona che vede gli altri sempre migliori, anche per l’aspetto fisico. Proposte indecenti? Mai ricevute. Per fortuna». Un grande fantasma però esiste: «Ho una fobia per l’ascensore: è un supplizio per me, anche se abito al sesto piano e ogni tanto devo prenderlo per forza. Non sono forte come appaio».
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5 agosto 2025 ( modifica il 5 agosto 2025 | 16:58)
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