Panini e biscotti ancora confezionati, succhi di frutta mai aperti. La spianata di Tor Vergata domenica 3 agosto era ricoperta degli avanzi delle “lunch box” lasciati a terra dal milione e mezzo di pellegrini arrivati a Roma da tutto il mondo per il Giubileo dei giovani. Quegli avanzi, però, non andranno sprecati.

Le critiche ai giovani pellegrini

Da parte di molti, soprattutto sui social, era partito l’attacco frontale ai giovani “papaboys” accorsi nella Città Eterna per la veglia di sabato 2 e la celebrazione di domenica 3 agosto con Leone XIV. Un evento straordinario, unico nel suo genere, che ha dato modo però a diversi critici di stigmatizzare lo spreco di cibo, o presunto tale. Migliaia le “lunch box” (vendute ai pellegrini a 35 euro, assicurazione e kit giubilare inclusi) rimaste sulla spianata, parzialmente consumate. 

serena pia tiktokerSerena Pia, tiktoker cattolica, mentre mostra il contenuto della lunch box Il cibo avanzato non andrà sprecato

Da quanto apprende RomaToday non è andata esattamente così. O meglio, sì, di avanzi ce ne sono stati tantissimi, tonnellate. Ma tutto quello che è stato possibile recuperare, non andrà al macero. Panini, biscotti, frutta, lattine di fagioli e tonno, sono stati raccolti da decine di volontari e consegnati a Caritas, Banco Alimentare e ad altre associazioni del Terzo Settore che si occupano di povertà alimentare e aiuti a famiglie vulnerabili e senza dimora. 

L’impegno di Caritas e Banco Alimentare Roma

“Abbiamo preso in consegna immediatamente i panini e i sandwich – spiegano dalla Caritas al nostro giornale – perché sono generi deperibili e prima che scadano, verranno distribuiti nelle nostre mense, oltre che all’emporio solidale di Ponte Casilino”. Per quanto riguarda, invece, tutto lo scatolame a conservazione più lunga, se ne parlerà a settembre. Almeno per quanto riguarda l’associazione diocesana di Roma, diretta da Giustino Trincia. Per tutti gli altri, con ogni probabilità, ci sarà già adesso la possibilità di destinare i prodotti dalla scadenza più lontana ai pacchi alimentari. 

Quanto costavano le box e cosa c’era dentro

Ma cosa contenevano le box? Sui social, in particolare TikTok, si trovano decine di video di giovani pellegrini-influencer che mostrano il contenuto: tre succhi di frutta all’albicocca, due scatolette, una tonno e fagioli e una tonno e piselli, un pacco di bruschette al rosmarino, un pacchetto di biscotti al cioccolato, due cornetti vuoti confezionati, un sandwich prosciutto e formaggio, un panino con il salame, una macedonia di frutta confezionata e un set di posate in plastica. In totale una cena (quella del sabato), una colazione e un pranzo (per domenica), al costo di 35 euro a persona, inclusa assicurazione e kit del pellegrino.