Esiste un anime che in Giappone è stato accolto non solo dal pubblico ma anche da scuole e istituzioni come uno strumento educativo e sociale. Parliamo di A Silent Voice (Koe no Katachi, in italiano La forma della voce), uscito nel 2016 e diretto da Naoko Yamada, ha contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica su bullismo, disabilità uditiva e disagio adolescenziale. In alcune scuole il film è stato utilizzato in classe per riflettere su inclusione, esclusione sociale e prevenzione del suicidio giovanile, in un Paese dove tali temi restano ancora soggetti sensibili.

La storia segue Shōya Ishida, ragazzino arrogante che tormenta la nuova compagna di classe Shōko Nishimiya, una studentessa sorda. Il bullo diventa presto vittima del suo stesso comportamento: isolato, pieno di rimorso e ansioso, arriva a contemplare il suicidio. Anni dopo, Shōya cerca il perdono ricostituendo un legame con Shōko e i loro vecchi compagni. Attraverso simbolismi visivi (come i petali di ciliegio e il linguaggio dei fiori) e l’uso della lingua dei segni, il film esplora temi di empatia, accettazione e catarsi personale. Le animazioni e il colore contribuiscono a un tono delicato ma realistico, capace di raccontare le fragilità interiori senza edulcorarle.

In Giappone A Silent Voice è stato oggetto di collaborazione tra Kyoto Animation, scuole e il Ministero dell’Istruzione (MEXT), contribuendo a materiali didattici sul bullismo e su come favorire la comunicazione per studenti con disabilità uditiva. La sua narrativa è stata inserita in lesson plan nazionali, soprattutto nell’ambito dell’educazione morale e della prevenzione del disagio psicologico adolescenziale, coinvolgendo anche linee di supporto ai minori.

Dal pubblico e dalla critica emergono reazioni intense: su IMDb un utente descrive il film come «emozionante e bellissimo… straziante e commovente allo stesso tempo», sottolineando come tocchi problemi come bullismo, ansia sociale, depressione e suicidio. Su Letterboxd, un fan scrive: «Qualche mese fa volevo farmi un bel pianto… ho dovuto davvero fermare il film perché non riuscivo a smettere di piangere… dopo 3 minuti stavo già singhiozzando di nuovo. Sicuramente uno dei miei film preferiti di sempre». Un altro utente commenta: «Ho avuto il peggior attacco di panico del 2024 guardando questo film». Si tratta di reazioni autentiche che dimostrano quanto A Silent Voice riesca a toccare corde profonde e universali, offrendo un’esperienza visiva ed emotiva che resta impressa a lungo.

Anche la critica ha risposto con lode: su Rotten Tomatoes A Silent Voice è definito «una storia psicologicamente radicata e straordinariamente emotiva», eccezionale per qualità visiva e profondità narrativa. In generale, le recensioni ne elogiavano la cura stilistica e la delicatezza nel trattare temi duri, mentre vari magazine specializzati hanno descritto il film come «una delle pellicole animate più potenti e sottovalutate del decennio».

A Silent Voice non è solo un film che rimane nel cuore, è diventato un punto di riferimento quando il cinema vuole parlare con verità ai giovani e all’intera comunità. L’anime che in poche righe riesce a far vibrare corde emotive profonde, e che lascia chi lo guarda con il desiderio di un mondo in cui ci si ascolti davvero. Se volete recuperarlo, lo trovate in streaming su Crunchyroll.

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