Una rilettura tra presente e futuro
di Peter Pan e lo scontro fra specie di Alien (xenomorfi
compresi) in un percorso di realtà, sogni, incubi, dramma e
horror con un tocco di humour nero, segnato dai frutti di una
tecnologia sempre più avanzata, redditizia e senziente. È
l’incontro di mondi al centro di Alien: Pianeta Terra, la prima
serie legata alla saga cinematografica creata da Ridley Scott
(qui coproduttore esecutivo) in arrivo dal 13 agosto su Disney+
con i primi due degli otto episodi disponibili, seguiti da uno a
settimana ogni mercoledì.


   
Il racconto ha come showrunner Noah Hawley, che già con la
serie nata da Fargo, il capolavoro dei fratelli Coen, ha
dimostrato di non farsi intimorire dal lavoro su cult del grande
schermo e di saper trovare chiavi nuove. La storia, ambientata
nello stesso arco temporale del primo film di Alien, è un
racconto corale che ha fra i principali interpreti Sydney
Chandler, Timothy Olyphant, Alex Lawther, Samuel Blenkin, Babou
Ceesay, Adrian Edmondson, David Rysdahl, Essie Davis, Lily
Newmark Erana James, Adarsh Gourav, Jonathan Ajayi, Kit Young.


   
Nella trama “penso che sia possibile trovare tutte le diverse
facce dell’umanità e domande centrali come cosa significa essere
umani, cosa ci rende tali”, ma anche “vale la pena salvare
l’umanità?”, spiega nell’incontro stampa internazionale in
streaming Blenkin, che dà volto a uno dei ‘personaggi più
complessi, Boy Kavalier, miliardario geniale e enfant prodige
con il potere di un capo di Stato (i riferimenti a Musk non
paiono così casuali).


   
Siamo nel 2120, la Terra è governata da cinque compagnie:
Prodigy, Weyland-Yutani, Lynch, Dynamic e Threshold, che
controllano la produzione di cyborg (esseri umani con parti sia
biologiche che artificiali) e sintetici (robot umanoidi con
intelligenza artificiale). Le regole del gioco cambiano quando
Boy Kavalier, Ceo della Prodigy Corporation, svela un nuovo
progresso tecnologico: gli ibridi, robot umanoidi con coscienza
umana (l’origine sono bambini e adolescenti malati terminali) a
cominciare dalla brillante e sensibile Wendy (Chandler). Il
sistema però improvvisamente rischia di finire nel caos quando
la Maginot, un’astronave della Weyland-Yutani, in viaggio
esplorativo nello spazio da decenni, si schianta su Prodigy City
e dalla nave emergono misteriose e terrificanti forme di vita
aliene.


   

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