L’arcivescovo di Catania, Luigi Renna, ha espresso solidarietà ai sindaci del versante nord dell’Etna, impegnati contro il ridimensionamento dell’ospedale Castiglione Prestianni di Bronte, previsto nella bozza della nuova rete ospedaliera regionale.

In una lettera indirizzata al sindaco di Bronte, Pino Firrarello, l’arcivescovo ha manifestato vicinanza alla mobilitazione in difesa del presidio sanitario, sottolineando come la chiusura o la riduzione dei servizi ospedalieri in aree interne possa avere ripercussioni sul territorio, sia in termini di assistenza sanitaria che di equilibrio sociale.

“Seguo da tempo il suo impegno – scrive Renna – per evitare la riduzione dei posti letto e la chiusura dell’ospedale locale. Anche io sono convinto che la perdita di un presidio sanitario in un’area interna impoverisce il territorio e ne compromette la tenuta sociale”.

Il sindaco Firrarello ha ringraziato l’arcivescovo per il sostegno, definendolo un contributo importante in una fase delicata. “Le sue parole rappresentano un incoraggiamento per tutti i cittadini del territorio”, ha dichiarato.

Il piano regionale prevede una drastica riduzione dei posti letto dell’ospedale di Bronte, da 44 a 14, e la chiusura dei reparti di ortopedia, ostetricia e ginecologia, pediatria e neonatologia. La struttura serve un bacino di oltre 50 mila abitanti, distribuiti tra Bronte e i comuni limitrofi, che denunciano l’impossibilità di accedere tempestivamente ai servizi sanitari nei centri urbani più grandi, come Catania.