Psicobiotici, i probiotici per la salute dell’intestino possono davvero migliorano anche l’umore?

Non è più un segreto, ormai, che l’intestino non si limita esclusivamente ad assolvere una funzione digestiva. Negli ultimi anni, numerosi studi scientifici hanno dimostrato il legame particolarmente stretto tra la salute dell’intestino e il benessere mentale. Non sorprende quindi che i probiotici, i microrganismi vivi contenuti negli alimenti fermentati o negli integratori alimentari, svolgano un ruolo sempre più importante, sostenendo non solo la digestione ma anche l’umore. Ma come funziona questo legame? Ed è davvero così semplice migliorare l’umore assumendo probiotici?

«L’intestino e l’umore sono collegati attraverso il cosiddetto asse intestino-cervello», afferma la dottoressa Miriam Stengel, primaria della clinica SRH di Sigmaringen. «Questo concetto non è affatto nuovo: è stato descritto per la prima volta nel XIX secolo dal dottor Beaumont, che ha studiato come la rabbia influisca sulla produzione di succhi gastrici e sulle funzioni dello stomaco». A partire dagli anni ’80, la ricerca si è concentrata sempre più sulle sostanze messaggere nel cervello e nel tratto gastrointestinale.

Intestino e umore: il legame tra emozioni e microbioma

È diventato chiaro che molte funzioni corporee, compresi i processi emotivi, possono essere influenzate da queste sostanze. In particolare, il cosiddetto microbioma intestinale, l’insieme di tutti i microrganismi presenti nell’intestino crasso, è diventato negli ultimi anni oggetto di approfondite ricerche. «Negli ultimi dieci anni è stato scoperto un altro ‘organo’: il microbioma intestinale, cioè l’insieme di tutti gli organismi viventi, compresi batteri, virus e funghi, che popolano il nostro intestino crasso e contribuiscono alle nostre funzioni corporee in vari modi», spiega Stengel. Il microbioma allena il sistema immunitario, aiuta a difendersi dagli agenti patogeni, produce sostanze antinfiammatorie e vitamine, nonché sostanze messaggere che possono avere un effetto anche sul cervello attraverso il sistema nervoso. I probiotici possono sostenere in modo specifico questo microbioma integrando le colture batteriche benefiche o promuovendone la crescita. In questo modo, potrebbero anche influenzare indirettamente i processi emotivi come l’umore, l’elaborazione dello stress o le pulsioni.

Cosa sono gli psicobiotici?

Un intestino sano è quindi una componente essenziale di un corpo sano, una consapevolezza che risale a Ippocrate, come spiega Stengel. Oggi questo principio è in fase di riscoperta, supportato scientificamente dai moderni metodi di ricerca. Nella discussione sull’equilibrio emotivo, stanno acquistando importanza anche gli “psicobiotici”, speciali ceppi batterici probiotici che, attraverso l’asse intestino-cervello, agiscono sulla psiche e possono influenzare positivamente la salute mentale e il benessere psicologico. In pratica, sono batteri vivi che, se assunti in quantità adeguate, possono interagire con il microbiota intestinale e avere effetti benefici sul sistema nervoso. Alcuni ceppi di batteri, come Lactobacillus rhamnosus e Bifidobacterium longum, sono stati associati a benefici per l’ansia, la depressione e lo stress.

«Alcuni studi dimostrano che alcuni ceppi batterici probiotici, che vengono chiamati psicobiotici, possono avere un’influenza positiva sull’umore, sullo stress e sull’ansia. In particolare, nei pazienti affetti da sindrome dell’intestino irritabile, i probiotici con bifidobatteri sono stati addirittura in grado di alleviare i sintomi dell’ansia», conferma Stengel.

Questi risultati dimostrano che i probiotici, se usati in modo mirato, influenzano anche l’equilibrio emotivo. Tuttavia, il meccanismo che regola questi processi non è ancora del tutto chiaro. Secondo Stengel, si presume che l’effetto sia ottenuto modulando i processi infiammatori, l’attività nervosa e la regolazione degli ormoni dello stress come il cortisolo e i neurotrasmettitori come la serotonina e la dopamina. Tuttavia, il medico sottolinea che è importante notare che questi risultati provengono principalmente da studi condotti su gruppi specifici di persone e quindi non possono essere generalizzati senza ulteriori approfondimenti.

Come l’alimentazione influenza l’umore

Anche la vita quotidiana svolge un ruolo importante per la salute del microbioma, e di conseguenza in parte anche per il nostro stato mentale. «Una dieta sana è ovviamente utile per avere un corpo sano», afferma Stengel, che raccomanda un’alimentazione varia e ricca di fibre, con molte verdure fresche, cibi fermentati come kefir, crauti e kombucha e una quantità sufficiente di liquidi. «È importante per tutti bere abbastanza liquidi ogni giorno (30 ml per kg di peso corporeo), mangiare cibi colorati, freschi, ricchi di fibre, in un’atmosfera calma e rilassata». Un approccio olistico è comunque la migliore strategia per avere benefici sull’umore.

L’unico dubbio, per Stengel, è se sia davvero necessario acquistare i probiotici in farmacia o se il nostro microbioma possa essere coltivato in modo sano anche esclusivamente attraverso un’adeguata dieta pre e probiotica. In ogni caso, resta il fatto che i probiotici per la salute dell’intestino possono avere un’influenza positiva anche sull’equilibrio emotivo, se utilizzati in modo mirato e inseriti in uno stile di vita sano.

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Questo articolo è stato pubblicato originariamente su Vogue Germania