Sulla Riviera Danese, una casa estiva a forma di nave ripensa l’artigianato locale.

“Come si fa a creare qualcosa di dinamico pur onorando il passato?”. Questa è la domanda che si è posto Mikkel Beedholm di KHR Architecture quando è stato contattato da una coppia di Copenaghen che voleva costruire un cottage estivo sulla Riviera danese della Zelanda settentrionale. Il sito è un ambiente bucolico, con alti pini che punteggiavano la luce del mattino e una dolce collina che cullava il sole al tramonto. Ma la proprietà comportava anche delle restrizioni in base alla comunità, un gruppo pianificato di abitazioni di metà secolo, tutte di profilo modesto e sormontate da tetti di paglia. Tutto ciò che era nuovo doveva integrarsi al meglio.

Un tetto di paglia corona una casa estiva progettata da KHR Architecture nella campagna danese della Zelanda settentrionale.

Una casa accogliente

I clienti, Lars Thrane, ingegnere e imprenditore, e sua moglie, Lene Kamm, documentarista e psicologa, avevano esigenze semplici, pur essendo aperti: un posto, secondo le parole della moglie, “tranquillo, ma caldo e accogliente”, con una certa privacy rispetto ai vicini. Una sessione iniziale di brainstorming sul posto si è trasformata rapidamente in una conversazione di ore che non aveva nulla a che fare con il progetto. “Questo mi ha dato una bella sensazione”, ricorda Beedholm. “Parlando di tutto il resto si capisce chi è una persona”.

La cucina su misura di Garde Hvalsøe è dotata di elettrodomestici Gaggenau.

L’area spogliatoio della suite principale è caratterizzata da una lavorazione su misura di Garde Hvalsøe.

Stile informale, pianta fluida

Con una superficie di circa 297 metri quadrati, la residenza riflette sia le tecniche di costruzione locali che lo stile di vita informale dei proprietari, con una pianta che funziona bene sia per loro due che per una casa piena. Si entra dall’angolo nord-ovest, percorrendo un corridoio con ampie finestre che confondono interno ed esterno. La cucina a un’altezza lascia il posto alla sala da pranzo e al soggiorno a due altezze, in una sequenza di compressione ed espansione. Tornando alla cucina, una porta a scomparsa rivela le scale che conducono alla suite principale, simile a un soppalco. Tre camere da letto per gli ospiti, invece, hanno un’ala propria, accessibile lungo un corridoio discreto appena superato l’ingresso.

“Si trattava di trasformare una disposizione classica in una pianta fluida”, dice Beedholm. “Questa è una casa senza vicoli ciechi”. Le camere da letto al piano terra si aprono direttamente sul paesaggio circostante, mentre il bagno principale presenta sia una finestra interna sulla zona giorno sottostante sia, nella doccia, un etereo lucernario. Realizzato con canne di Phragmites australis, il tetto di paglia rimane fedele al vernacolo locale, anche se con un tocco scultoreo: la sua forte inclinazione e gli sbalzi drammatici sono davvero poco convenzionali.