Torna il fascino delle superfici lucide. Un fascino che richiama il modernismo e gli anni Ottanta, e che si riafferma oggi con un nuovo approccio. Negli anni Ottanta, l’interior design ha raccontato una visione del futuro brillante, geometrica e sintetica. Il lucido, sotto forma di superfici laccate, materiali plastici e metalli riflettenti, esprimeva il desiderio di modernità e ricchezza visiva, ma anche l’entusiamo, la gioia di vivere e le esagerazioni di quel decennio. Poi, il minimalismo ha cominciato a dettare legge.

Treflo è il tavolo di Ronan Bouroullec per Cassina che in questa versione coniuga il rigore formale con la finitura brillante e divertente

Treflo è il tavolo di Ronan Bouroullec per Cassina che in questa versione coniuga il rigore formale con la finitura brillante e divertente

 

Oggi il lucido torna con discrezione: non elemento dominante, ma interlocutore, deuteragonista, nei dettagli di molti oggetti, cui aggiunge un bagliore di nostalgia.

Effetto nostalgia

Valentina Ferlazzo

03 Luglio 2023

Il tavolino Callisto Brillo di Carlo Ballabio per Porada si distingue per le finiture in laccato "brillo" e le linee pulite

Il tavolino Callisto Brillo di Carlo Ballabio per Porada si distingue per le finiture in laccato “brillo” e le linee pulite

 

Il lucido riflette la luce, quindi rende gli ambienti più luminosi e dinamici. Spesso aggiunge un contrasto dialetico con altri materiali o con finiture opache, come nel caso del tavolino Callisto Brillo di Porada, o nel tavolino Low Bol di Zaven per Zanotta.

I tavolini Low Bol di Zaven per Zanotta ha struttura in poliuretano rigido, laccatura lucida opaca. Disponibile in cinque colorazioni

I tavolini Low Bol di Zaven per Zanotta ha struttura in poliuretano rigido, laccatura lucida opaca. Disponibile in cinque colorazioni

 

Il lucido spunta spudorato un po’ dappertutto: in cucina, con superfici lucide, ante laccate e pensili brillanti; nei bagni, con piastrelle, vetri e specchi; nella zona living, con tavoli lucidi, come il tavolo Treflo di Cassina e il tavolo Ventiquattro di Porro, e laccature colorate, come nella poltrona Eugène di Molteni&C.

Il tavolo Ventiquattro di Piero Lissoni per Porro ha un top in cristallo trasparente rettangolare dagli spigoli smussati che valorizza la struttura in tubolare d'acciaio verniciato azuki

Il tavolo Ventiquattro di Piero Lissoni per Porro ha un top in cristallo trasparente rettangolare dagli spigoli smussati che valorizza la struttura in tubolare d’acciaio verniciato azuki

 

Christophe Delcourt ha disegnato la poltrona Eugène per Molteni&C. La base in Polimex ha una finitura lucida realizzata conun procedimento innovativo e più sostenibile

Christophe Delcourt ha disegnato la poltrona Eugène per Molteni&C. La base in Polimex ha una finitura lucida realizzata conun procedimento innovativo e più sostenibile

 

All’aperto la luce si riflette ancora di più, e crea un effetto di chiaro-scuro con le ombre degli oggetti. Infatti, anche nell’outdoor è possibile vedere elementi lucidi, per esempio i tavolini Sorvete di Roche Bobois che fanno parte della collezione Bombom per interni ed esterni.

Bambu di Michele Menescardi per Calligaris è un tavolino in ceramica disponibile in due altezze. Il dettaglio orizzontale che riprende il nodo di bambù serve anche da punto di presa

Bambu di Michele Menescardi per Calligaris è un tavolino in ceramica disponibile in due altezze. Il dettaglio orizzontale che riprende il nodo di bambù serve anche da punto di presa

 

Il lucido è una tendenza che è in grado di cambiare il modo in cui percepiamo lo spazio, e grazie ai nuovi materiali e alle nuove tecnologie che evitano impronte e graffi unisce estetica e funzionalità. È un ritorno al passato, ma con un’altra mentalità: più sobria e più elegante.

E il vintage gioca all’archeologo

di Valentina Ferlazzo

17 Aprile 2025

Argomenti