Abbiamo incontrato i talent italiani che tornano a prestare la propria voce per la nuova avventura della gang “criminale” firmata DreamWorks Animation: Andrea Perrone, Paola Michelini, Margherita Vicario, Francesco De Carlo, Edoardo Ferrario, Valerio Lundini e Saverio Raimondo.
Il brillante film d’animazione Troppo Cattivi del 2022, che omaggia gli heist movies (o film di rapina) come Ocean’s Eleven, Le Iene e Fast & Furious, rivisitandone le situazioni con colore e divertimento, ritorna al cinema con un diretto sequel. Troppo Cattivi 2 arriva in sala il 20 agosto, distribuito da Universal Pictures, proseguendo le avventure della banda di criminali più amata dai giovani spettatori ma, come la DreamWorks Animation ci ha da tempo abituato, con un sviluppo e una caratterizzazione perfettamente godibili anche dal pubblico adulto. Ancora alle prese con questioni di credibilità, tra missioni surreali, equivoci esilaranti e azione ad alto tasso adrenalinico, i Troppo Cattivi continuano disperatamente a cercare di convincere tutti di essere diventati buoni, nonostante la loro natura ribelle.
Confermato il cast di voci italiane, provenienti dalla scena comica e musicale contemporanea: Andrea Perroni presta la voce al carismatico Mr. Wolf, Edoardo Ferrario è il sarcastico e ansioso Mr. Snake, Margherita Vicario dà vita all’ingegnosa Mrs. Tarantola, Francesco De Carlo doppia l’irresistibile e ingenuo Mr. Shark, Valerio Lundini interpreta il caotico Mr. Piranha, Paola Michelini incarna la seducente e scaltra Diane Foxington/Zampa Cremisi, mentre Saverio Raimondo torna nei panni dell’inquietante Professor Marmellata. Durante una visita esclusiva in sala di doppiaggio per l’edizione italiana di Troppo Cattivi 2, con la direzione di Carlo Cosolo, in cui gli artisti erano tutti presenti, abbiamo raccolto le impressioni e i pensieri di ciascuno di loro.
Troppo cattivi 2: i vincoli del doppiaggio? Una risorsa
Per artisti abituati alla massima libertà espressiva, il doppiaggio può sembrare una gabbia. Eppure, gli interpreti coinvolti in Troppo Cattivi e Troppo Cattivi 2 lo hanno vissuto come una sfida stimolante. “È chiaro che ti devi rifare al personaggio, alle sue intonazioni, al mood della scena. Ma è proprio questo che rende tutto interessante, soprattutto se sei ben diretto… e Carlo Cosolo è un grande direttore” racconta Paola Michelini, “trovare colori, movimento e libertà espressiva all’interno dei limiti diventa un vero esercizio artistico”.
Andrea Perroni apprezza la fiducia in lui riposta. “Carlo ci ha lasciato liberi di portare qualcosa di nostro nei personaggi. La maggior parte dei talent coinvolti in questo cartone animato sono autori di se stessi, con percorsi segnati da una forte individualità. Siamo abituati a salire sul palco da soli, a decidere cosa fare. E Carlo ci ha restituito la sua visione, permettendoci di muoverci in un campo aperto affidandosi anche al nostro estro e alla nostra inventiva, anche estemporanea”.
Margherita Vicario, attrice, regista e cantautrice, piace “da impazzire essere strumento della visione di un’altra persona. Far parte dell’ingranaggio e anche seguire le indicazioni, in questo caso del direttore del doppiaggio che è un po il nostro regista, è una cosa che piace molto e quindi, anche nei limiti delle battute che devi dire, puoi crearti il tuo spazio di libertà espressiva. Peraltro con la voce, che la cosa più vicina all’anima”.
“Sicuramente c’è da imparare, perché è un mestiere molto difficile, per il quale serve preparazione e la capacità di tradurre la comicità statunitense per un pubblico italiano” spiega Francesco De Carlo. “Fortunatamente le due cose si stanno somigliando sempre di più, nel senso che questi film d’animazione hanno una comicità molto efficace, soprattutto per quanto riguarda i tempi della risata”. Per Edoardo Ferrario “l’idea di dover rientrare, anche fisicamente, in un minutaggio molto preciso mi ha fatto sperimentare un nuovo approccio, ossia cercare di essere creativo con qualcosa di molto definito, che però offre un modo diverso di esprimere creatività”.
Anche Saverio Raimondo trova stimolante il confronto con una voce già esistente in lingua originale. “È come scrivere su un quaderno a righe: ti dà un perimetro, ma dentro puoi ancora esprimerti” spiega l’autore e comico. “Quando poi capita di doppiare un porcellino d’India narcisista, il divertimento è garantito”. Valerio Lundini descrive l’esperienza come “una buona lezione per chi, come me, è abituato a scriversi tutto da solo. Qui non solo non scrivi, ma non puoi nemmeno parlare fuori sync. Una rivoluzione”.
Troppo cattivi 2: ritrovare il fascino dei personaggi
Anche per questo secondo film, con un nuovo arco narrativo, gli artisti ritrovano nei loro personaggi ciò che più li affascina. Lundini paragona il suo piranha a “una versione per bambini di uno psicopatico di un film di Scorsese. È un piranha pazzo che a parole sembra minaccioso, ma non fa nulla di violento. Una specie di Tuco di Breaking Bad, ma adatto ai più piccoli”. Raimondo si riconosce nel suo professor Marmellata perché “ha un modo di esprimersi che corrisponde molto alle mie corde, sia per voce che per comicità”. Vicario vede in Miss Tarantola un’affinità a livello operativo: “lei è la regia tecnica della banda, snocciola tutte le sue informazioni una dietro l’altra, e questo mi piace perché ha un ritmo simile al mio”. Perrone ricorda il legame con Wolf a partire dal provino: “Carlo mi ha chiesto almeno cinque voci diverse per il personaggio. Poi è arrivata la telefonata: la voce per Wolf sarebbe stata la mia naturale”.
Michelini descrive la sua volpe come “molto foxy: elegante, sinuosa, con questo manto rosso, la coda, è sexy, arguta, sagace” e in questa nuova avventura la aspetta una sorprendente evoluzione. Per De Carlo, Shark è “un personaggio estremamente divertente, istrionico e con mille cambi di tono”. Ferrario trova nel suo Snake una somiglianza generazionale in questo sequel: “Si dedica allo yoga, è diventato buono, lui che prima nel primo capitolo era sul divano, non voleva fare niente. È un cambio di passo dove c’è una crisi di mezza età, un po’ come la mia”.
Troppo cattivi 2: risate, armonia tra colleghi e rapporto con il pubblico
L’esperienza per le voci italiane è forte, intensa e memorabile almeno come lo è per gli spettatori che vedranno Troppo Cattivi 2 in sala. Michelini dice che “Il film in sé fa davvero ridere, l’ho visto più volte e rido sempre. Anzi, se posso dire, Troppo Cattivi 2 fa ancora più ridere del primo”. A Raimondo piace “il fatto che lavoriamo separati e poi tutto si unisce, e riceviamo il film così come lo riceve lo spettatore”. Ferrario sottolinea la complicità: “È stato molto divertente fare un lavoro così particolare e inusuale con un gruppo di amici”.
Gli incontri con il pubblico, poi, sono spesso i momenti più gratificanti. Raimondo riceve spesso richieste particolari. “Ogni tanto qualcuno mi scrive sui social chiedendomi se posso fare gli auguri a suo figlio o a sua figlia con la voce del professor Marmellata”, racconta, “è un grande classico, e per ora lo faccio gratis. Poi, se le cose dovessero mettersi male, lo farò a pagamento”. Vicario racconta a un suo concerto l’incontro con una giovane fan: “Mi ha detto che mi aveva riconosciuta dalla voce, perché aveva visto venti volte Troppo Cattivi, ed è stato bellissimo perché così mi ha conosciuta anche come cantante”. De Carlo è felice della percezione del pubblico: “Tutti mi dicono che sono proprio io quel personaggio, un pagliaccione maldestro, ancor di più in questo secondo film in cui c’è un cambio di scene e di situazioni continuo, è davvero un grande film”. Ferrario confessa di aver ricevuto «i complimenti dei miei nipoti», considerandoli i più preziosi. Michelini ricorda l’emozione di suo nipote in sala: “È stato emozionante per lui riconoscere la mia voce sullo schermo, senza il mio volto”. Lundini non ha dubbi nel credere che “se avessi un figlio, gli farei vedere subito questi film”.
Perroni continua “a ridere tanto con Francesco De Carlo per la sua interpretazione di Shark. Le battute sono geniali, e Francesco ha dato un tono irresistibile al personaggio”, ma è un momento intimo e commovente del suo Wolf, travolto da questioni morali, a lasciargli qualcosa di più profondo. “Nel primo film c’è una scena con Edoardo Ferrario in cui lui mi chiede: Non hai cambiato idea? Noi rimaniamo dei cattivi?. Io rispondo da sotto un letto a castello: “No no, io rimango un cattivo”. Dare la voce al personaggio e vederlo sullo schermo, con quella commozione… è impossibile non provarla anche personalmente”.
Qui sotto il trailer di Troppo Cattivi 2, dal 20 agosto al cinema.
Troppo Cattivi 2: Il Trailer Ufficiale Italiano del film d’animazione DreamWorks – HD