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Redazione Online

Il 22enne è stato ritrovato senza vita intorno alle 17 di oggi pomeriggio. Si trovava nel carcere di Messina per il femminicidio di Sara Campanella avvenuto il 31 marzo scorso

Sì è suicidato nel carcere di Messina, Stefano Argentino, il 22enne detenuto con l’accusa di avere ucciso a coltellate, il 31 marzo scorso, Sara Campanella, di cui era compagno all’università.

Aveva già mostrato l’intenzione di togliersi la vita, e per questo era stato messo in regime di alta sorveglianza. Da poco però era tornato in una cella con altri due detenuti, oltre ad aver ripreso a mangiare.



















































Poi, intorno alle 17 di oggi pomeriggio, dopo essersi allontanato dai suoi compagni, si è tolto la vita impiccandosi. La polizia penitenziaria lo ha ritrovato dopo poco, ma i soccorsi sono stati inutili. La Procura di Messina, guidata da Antonio D’Amato, ha aperto un’inchiesta.

«È l’epilogo terribile di una storia terribile – ha dichiarato Concetta La Torre, avvocata della mamma di Sara Campanella -. Ha deciso lui le sorti di due famiglie. Per noi è un colpo molto doloroso. Non possiamo che essere addolorati in questo momento. Non ci sono parole per descrive i sentimenti che stanno provando i familiari di Sara».

Quel giorno, il 31 marzo scorso, Argentino era andato a cercarla dopo la fine delle lezioni. «Dove siete? – aveva scritto Campanella alle amiche poco prima di morire – Che sono con il malato che mi segue». L’ha seguita fin dall’uscita dal Policlinico universitario dove faceva il tirocinio. Dopodiché le telecamere li hanno ripresi a discutere. Lei si è allontanata ma lui l’ha raggiunta e afferrata da dietro. Poi l’ha accoltellata.

Il 10 settembre si sarebbe dovuta tenere la prima udienza per il femminicidio.

6 agosto 2025 ( modifica il 6 agosto 2025 | 19:34)