All’Hungaroring si è conclusa la seconda e ultima giornata di prove di sviluppo delle gomme Pirelli 2026: il pista c’era la Ferrari e l’Alpine. Entrambre le squadre hanno utilizzato delle mule car derovate dalle vettura che disputano il campionato 2025: la SF-25 per il Cavallino e la A525 per la squadra di Enstone.
Anche oggi sul tracciato magiaro si sono registrate temperature piuttosto elevatefra 21 e 29 gradi di aria e 31 e 53 gradi di pista. Il programma di lavoro doveva essere uguale a quello di ieri ma Franco Colapinto è stato protagonista di un’uscita di pista nella prima parte della mattinata alla curva 11. La monoposto è risultata molto danneggiata, tale da non essere riparata in pista, mentre il pilota, dopo un controllo al Centro Medico non ha riportato danni fisici rilevanti. Non ci sono indicazioni su cosa possa essere successo, ma l’argentino era impegnato su una pista da massimo carico con una mule car allestita con un assetto scarico da Monza, per simulare la downforce delle vetture 2026 che avranno un 20% di spinta verticale in meno.
Charles Leclerc, Ferrari
Foto di: Pirelli
Fino a quel momento, il pilota argentino aveva percorso 25 giri, il più veloce in 1’20”270. Programma pieno, invece, per Leclerc, che ha chiuso la giornata con 144 giri all’attivo, il più rapido nel tempo di 1’19’’407. Charles in mattinata ha svolto la comparazione sulla corta distanza di diversi prototipi di mescole dalla C3 alla C5 per verificarne il livello di prestazione assoluta, mentre nel pomeriggio si è dedicato ai long run per metterli alla prova sulla distanza; in questa fase è stata anche provata su un run lungo una versione della C2.
Le due mule car sono state adattate nelle sospensioni per alloggiare gli pneumatici con le misure 2026, sempre con diametri da 18”, ma 25 mm più strette all’anteriore e 30 mm al posteriore.
“Sono stati due giorni utili per proseguire nello sviluppo delle mescole per il prossimo anno, visto che ormai ci avviamo alla stretta finale – ha commentato Mario Isola, direttore di Pirelli Motorsport –. L’Hungaroring è un tracciato impegnativo per le sue numerose curve lente e per la densità d’energia cui sono sottoposti i pneumatici in un giro piuttosto corto ed è un banco di prova probante in particolare per le mescole centrali della gamma 2026 – che andrà da C1 a C6, come quest’anno”.
“Abbiamo raccolto tanti dati, peccato per i chilometri che sono mancati oggi a causa dell’uscita di pista di Colapinto, peraltro non legata in alcun modo alle gomme. Per quanto riguarda le costruzioni, abbiamo validato le soluzioni finali in vista della loro omologazione, prevista dal regolamento per il prossimo 1° settembre. Avremo invece altre tre sessioni di test – a Monza, al Mugello e a Città del Messico – per concludere lo sviluppo delle mescole, la cui omologazione è prevista per il 15 dicembre prossimo”.
Leggi anche:
In questo articolo
Diventa il primo a sapere le novità e iscriviti per ricevere notizie in tempo reale via e-mail su questi temi
Iscriviti agli avvisi di notizie