Novavax ha rivisto al rialzo le sue previsioni di ricavi rettificati per l’intero anno, puntando sulla solidità delle partnership per la fornitura di vaccini, tra cui quelle con il Serum Institute of India e la giapponese Takeda, facendo schizzare le sue azioni del 15%.

La biotech sta orientando la propria strategia verso la commercializzazione dei candidati vaccinali tramite collaborazioni. L’azienda fa affidamento sui ricavi derivanti dall’accordo di licenza con la farmaceutica francese Sanofi e sui vaccini in fase di sviluppo, tra cui una combinazione COVID-influenza e un vaccino contro l’influenza aviaria attualmente in fase di test di laboratorio.

Lo scorso anno, Novavax aveva concesso in licenza i diritti per il suo vaccino contro il COVID-19, Nuvaxovid — attualmente il suo unico prodotto commerciale — a Sanofi, in un accordo che potrebbe raggiungere fino a 1,2 miliardi di dollari.

L’azienda prevede che i ricavi rettificati per il 2025 si attesteranno tra 1 miliardo e 1,05 miliardi di dollari, in crescita rispetto alla precedente stima di 975 milioni – 1,03 miliardi di dollari. Questa previsione esclude le vendite e le royalty di Sanofi.

Novavax ha inoltre superato le aspettative di Wall Street per quanto riguarda i ricavi del secondo trimestre, grazie a un pagamento milestone di 175 milioni di dollari legato all’approvazione statunitense di Nuvaxovid avvenuta a maggio.

L’azienda prevede di avviare uno studio post-marketing su Nuvaxovid entro la fine dell’anno, stimando costi compresi tra 70 e 90 milioni di dollari. Novavax si aspetta che Sanofi rimborsi circa il 70% delle spese, mentre il resto sarà a suo carico.

Il vaccino COVID-19 di Novavax, basato su una tecnologia proteica tradizionale, offre un’alternativa ai rivali a mRNA di Pfizer e Moderna, ma non è riuscito a imporsi sul mercato statunitense a causa di problemi produttivi e ostacoli regolatori.

Tuttavia, la biotech intravede nuove opportunità dopo che il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti ha annunciato l’intenzione di ridurre lo sviluppo di vaccini a mRNA da parte della sua unità di ricerca biomedica, BARDA, che sostiene le aziende nello sviluppo di trattamenti e strumenti diagnostici per affrontare le minacce alla salute pubblica.

«Esiste una potenziale opportunità per noi, soprattutto dal momento che altre piattaforme potrebbero essere escluse dalla considerazione», ha dichiarato Silvia Taylor, Vicepresidente Esecutivo di Novavax, durante la call post risultati.

Novavax ha inoltre riferito di essere al lavoro con BARDA per ottenere potenziali finanziamenti per il suo candidato vaccino contro l’influenza aviaria H5N1.

L’azienda ha registrato ricavi trimestrali totali pari a 239 milioni di dollari, superando la stima degli analisti di 147,96 milioni di dollari, secondo i dati raccolti da LSEG.

L’utile netto è sceso del 34,4%, attestandosi a 106,51 milioni di dollari.