Tutto è iniziato con i libri. Correva l’anno 2010 quando Amazon apriva per la prima volta le sue vetrine virtuali in Italia e, tra i primi prodotti disponibili, c’erano proprio loro: i libri. Era un’Italia ancora diffidente verso lo shopping online, ma già pronta ad accogliere nuove modalità di lettura e appassionata di storie. Amazon celebra i suoi 15 anni in Italia ripercorrendo l’evoluzione della lettura, dal suo esordio fino a oggi, e annunciando la classifica annuale delle città che leggono di più, svelando i generi letterari preferiti e i libri più amati dagli italiani da luglio 2024 a giugno 2025.
Milano mantiene il suo primato indiscusso: è ancora una volta la capitale italiana della lettura. Pavia conferma la sua storica passione per i libri, mentre Padova guadagna terreno e conquista il terzo gradino del podio, seguita dalla dotta Bologna che sale dal sesto al quarto posto. Siena e Pisa, pur perdendo qualche posizione rispetto agli anni precedenti, restano nella parte alta della classifica. Da segnalare l’ascesa di Firenze, che guadagna due posizioni e si piazza al settimo posto. Roma e Cagliari scivolano leggermente, mentre Trieste, da sempre crocevia letterario, chiude la top 10.
Tra luglio 2024 e giugno 2025, le preferenze dei lettori italiani si sono concentrate su grandi storie e temi profondi. A dominare la classifica dei generi più letti sono la letteratura e la narrativa, seguite da testi di formazione e consultazione, gialli e thriller, psicologia e narrativa storica. Un mix che racconta il desiderio di comprendere, emozionarsi e riflettere, sospeso tra finzione e realtà. Al primo posto tra i titoli più amati si posiziona “Il Dio dei nostri padri” di Aldo Cazzullo, che guida il lettore in un viaggio appassionante dentro la Bibbia, raccontata come il più grande romanzo mai scritto, con continui richiami all’attualità e alla storia dell’arte. Seguono “Il canto dei cuori ribelli” di Thrity Umrigar, che intreccia vicende personali con il contesto sociale e religioso dell’India contemporanea, esplorando con coraggio la condizione femminile, e “Tatà” di Valérie Perrin, che fonde il giallo psicologico con una storia di relazioni e segreti familiari. Al quarto posto “Il passato è un morto senza cadavere”, in cui l’autore Antonio Manzini riporta il vicequestore Rocco Schiavone al centro di un’indagine tra le montagne della Valsavarenche. Chiude la top 5 “Come l’arancio amaro” di Milena Palminteri, che segue le vite intrecciate di tre donne siciliane in lotta per la propria indipendenza in un’epoca segnata dal fascismo e dalla guerra. Dalla formazione alla narrativa, dalla riflessione alla suspense, i titoli più letti dell’anno confermano ancora una volta il potere dei libri di accendere l’immaginazione e la memoria.