Rispetto a dieci anni fa oggi si compera casa più facilmente nelle grandi città in tutte le 13 maggiori aree metropolitane, se si può pagare tutto in contanti. Se si deve ricorrere al mutuo, invece, la situazione è diversa, perché i mutui hanno tassi superiori al 2015; nelle città come Milano e (per il solo tasso variabile) Bologna, le due città che nel decennio hanno registrato la salita più decisa dei prezzi, anche la rata finisce per pesare un po’ di più.
Sono conclusioni che si ricavano esaminando la serie storica dei prezzi residenziali dell’ultimo osservatorio di Nomisma. Per arrivare a questi risultati, abbiamo ipotizzato un acquirente che dieci anni fa avesse uno stipendio netto di duemila euro al mese per 13 mensilità e che oggi abbia lo stesso introito reale di allora, quindi aggiornato all’inflazione. I 26 mila euro annui del maggio 2015 corrispondono a 32 mila 266 euro del maggio 2025 (ultimo mese per cui si dispone, al momento di andare in stampa, di un dato Istat ufficiale).
23 luglio – 12:39
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