Il giocatore ha parlato in un’intervista a La Gazzetta dello Sport e si è soffermato sul suo addio al club nerazzurro dopo la finale persa col City nel 2023

In una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport Romelu Lukaku ha parlato della vittoria dello scudetto con il Napoli ma è tornato a parlare anche di Inter. «Ho visto tanta gente festeggiare, sorrisi, la gioia di una città. Non avevo mai vissuto una festa così. Un’esperienza unica. Conte? La nostra relazione ha sempre funzionato, perché sa darmi ogni giorno quegli stimoli per cercare di essere sempre il più forte».

«Adesso arriva un nuovo campionato, si parte da zero. Siamo qui per prepararci bene ora, poi vedremo. Le differenze tra il Lukaku arrivato all’Inter nel 2019 e quello di oggi? Sono più esperto, sicuro. E faccio tanto lavoro tattico a casa: guardo le squadre avversarie, ho più controllo delle cose che succedono e vedo l’azione prima che arriva. Prima ero più reattivo, più dinamico. La gente può dire che il fisico è cambiato, ma anche adesso, in ogni gara, ci sono due o tre azioni in cui posso fare la differenza partendo da lontano. Però sono più altruista, lo dicono gli assist. Quando sono arrivato in Italia guardavo più a me stesso», ha aggiunto.

Lui e l’Inter—  

«Se vincere contro l’Inter è stato più speciale? No, sarebbe stata la stessa cosa pure contro Milan o Juve. È stato speciale il percorso. Abbiamo lottato fino all’ultimo secondo. Le ultime tre settimane sono state super stressanti, con emozioni positive e negative che si mischiavano, su e giù come sulle montagne russe. Per questo è stato più bello», ha sottolineato.

E ancora a proposito della sua esperienza in nerazzurro ha aggiunto: «La finale di Istanbul? L’ho vissuta molto male per un anno, sono sincero. Vedi come sono andate le cose… non ho potuto dire le mie cose (sull’Inter, ndr), ho lasciato parlare la gente perché io non sono uno che ama passare per la stampa e attaccare, preferisco reagire calcisticamente. Ora guardiamo avanti, siamo di nuovo in Champions: divertiamoci. Cosa mi ha dato fastidio dopo la finale contro il City? Tu vedi delle cose, ma se la gente non sa la verità è un’altra storia, non si può capire perché ho fatto delle scelte… Nella mia carriera, ogni volta che ho detto la verità è stata vista come una cosa scomoda. E ora voglio evitare polemiche».