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Pubblicato: 07 Agosto 2025
“Basta coop e gettonisti” Una riforma strutturale proposta dal ministro della Salute Orazio Schillaci per affrontare la crisi dei pronto soccorso italiani.
Negli ultimi anni, i pronto soccorso italiani hanno vissuto una crescente difficoltà, tra cui:
- Carenza di personale: mancano circa 15.000 medici e 60.000 infermieri nel Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
- Ricorso ai “gettonisti”: molti ospedali hanno sopperito alla mancanza di personale affidandosi a medici “a gettone”, cioè assunti tramite cooperative private e pagati a ore, spesso con compensi molto più alti rispetto ai dipendenti pubblici.
- Problemi di continuità e qualità: i gettonisti spesso lavorano in più strutture, non conoscono i protocolli locali e possono essere impiegati in reparti non affini alla loro specializzazione.
Il piano del ministro Schillaci mira a rafforzare la sanità pubblica e ridurre la dipendenza dalle cooperative private. Le principali misure adottate sono:
- Aumenti salariali: incremento delle indennità per i medici che lavorano nei pronto soccorso, con fondi dedicati già stanziati.
- Sgravi fiscali sugli straordinari: riduzione della tassazione dal 43% al 15% per le prestazioni aggiuntive dei medici del SSN.
- Specializzandi in corsia: maggiore coinvolgimento dei medici in formazione, con contratti flessibili e incentivi per lavorare nei reparti critici.
- Stop ai gettonisti: dal 31 luglio 2025, è vietato rinnovare contratti con medici a gettone. I contratti in essere saranno portati a naturale scadenza.
Il ministro Schillaci ha definito il ricorso ai gettonisti come una forma di “esternalizzazione selvaggia” e ha ribadito l’impegno a sostenere il servizio pubblico, non le cooperative private. La sua visione è quella di un SSN basato su professionisti stabili e ben formati, non su soluzioni temporanee e costose.
Questa riforma è un tentativo di invertire una tendenza che ha messo a rischio la tenuta del sistema sanitario pubblico. E’ un passo nella giusta direzione o servirebbe un intervento ancora più radicale?