di
Giovanna Cavalli

La ballerina compie 60 anni: «Ma io me ne sento 30. Berlusconi scherzando disse che ero l’unica donna senza tette che lavorava per lui»

La sua scarpa che volò in diretta.
«Prima puntata di Fantastico 7. Una sigla provata e riprovata. Ballando, di colpo si strappò il laccetto e finì sulla testa di Emmanuele Milano, allora direttore di Raiuno».

Che mira.
«Dietro le quinte singhiozzavo disperata. Pippo Baudo invece era contentissimo. “Ma cosa piangi! Ti è successa una cosa meravigliosa!” Per lui tutto era il bello della diretta. La volta che mi sbucciai un ginocchio, ordinò un bel primo piano». Lorella Cuccarini il 10 agosto compie 60 anni.



















































Che giorno sarà?
«Esattamente come gli altri, con in più una torta di compleanno. Da quando ero bambina non ho mai festeggiato chissà come, perché in piena estate non c’era nessuno. Solo io, mamma, mia sorella e mio fratello. Ma andava benissimo così».

Quanti anni si sente?
«Fisicamente non più di 50, di spirito anche 30. Certo se mi guardo indietro e vedo tutto quello che ho realizzato mi rendo conto che sono stati intensi. Però ho ancora voglia di fare e di vivere, ormai i 60 sono i 45 di una volta».

Benedetti i suoi geni.
«Mia nonna Maddalena aveva gambe bellissime e una pelle soda, con tutto che viveva in campagna».

E la disciplina.
«Che non significa soffrire, eh. Mangio bene, mi alleno, anche se meno di prima, sono umana, qualche acciacchetto si sente».

Rinunce?
«Nemmeno troppe. Giorni fa in Sardegna un bel fritto di calamari e gamberi me lo sono sparato».

Mamma Maria voleva chiamarla Foscarina.
«Credo fosse il nome della bisnonna. Per fortuna papà glielo ha impedito, una delle poche cose buone che ha fatto. Foscarina Cuccarini non si può sentire. Pensa se mi fossi presentata così a Pippo. Mi avrebbe cacciata».

Le voleva accorciare il cognome.
«Carini o Cari. Alla fine disse: “Ma lasciamolo così, anche la Lollobrigida aveva un cognome lunghissimo però è andata bene”».

La notò a una convention dei gelati Algida.
«Il 14 febbraio 1985, all’Hilton di Roma. Mi avvicinò il suo agente Cencio Marangoni: “Baudo ti vorrebbe rivedere”. Ci andai con mamma».

Svariati provini dopo, entrò a «Fantastico 6».
«Una gioia immensa e una fifa incredibile. A pochi giorni dal debutto, dopo una serata con altri ballerini, ebbi un incidente d’auto, i medici mi misero dei punti sulla fronte. Baudo mi fece un cazziatone tremendo».

I mitici balletti con Manuel Franjo.
«Durante le prese si divertiva a farmi scendere la lampo del vestito per mettermi in imbarazzo».

Non si è mai visto nulla.
«No, ma c’erano i fotografi in studio e qualche foto in body in pose un po’ così è finita sui giornali».

Altri guai in diretta?
«A Paperissima durante la parodia di Robin Hood dovevo essere colpita da una freccia. Sotto il vestito avevo una tavoletta di legno sul sedere, ma si è spostata e mi ha bucato davvero».

Ahia.
«Ovviamente Antonio Ricci la mandò in onda. Invece sul set di uno spot per la Scavolini un pappagallo mi ha morso un dito, hanno il becco durissimo, ho visto le stelle».

«La più amata dagli italiani». Era tosta essere sempre all’altezza del titolo?
«Non l’ho mai preso troppo sul serio, anzi la mia paura era che la gente pensasse che ci credevo davvero».

Le metteva ansia?
«L’ansia l’avevo già di mio. Ora sono più leggera, mi voglio più bene».

Marco Columbro.
«Un fratello. Che litigate dietro le quinte di Buona Domenica». Ride. «Mi accusava di barare nei giochi, di avere corrotto la giuria, eravamo come due bambini dell’asilo, competitivi al massimo. Poi a cena insieme era tutto dimenticato».

Gianni Morandi.
«Gli voglio un sacco di bene. A Sanremo 2023, mentre scendevo dalle scale, ha esclamato: “Però! Ammazza che bomba la Cuccarini”».

Christian De Sica.
«Ne Lo zio d’America dovevano metterci a letto insieme, che imbarazzo. Non vedevamo l’ora di finire».

Sanremo ’93 con Pippo.
«Ero vestita da Valentino, mi sentivo una principessa. Il mio abito nero profilato di bianco fu poi indossato da Julia Roberts agli Oscar».

Con Alba Parietti, che conduceva il Dopofestival, ci fu qualche screzio.
«Fu indelicata, fece polemica sui giornali per ribadire che eravamo due primedonne alla pari. Ci restai male: “Alba, se hai un problema con me, parliamone tra noi”».

Heather Parisi non la può soffrire. Che le ha fatto?
«Assolutamente niente. Il mio peccato originale è stato avere preso il suo posto a Fantastico 6. Pippo le offrì di farlo con me, rifiutò. “Mai con una ballerina di fila. O io o lei”. E Baudo scelse me».

In tanti anni, mai un pettegolezzo, uno scandaletto, una foto compromettente, un vocale alla Bova.
Ride. «Una volta mi hanno “fidanzato” con mio fratello, un’altra con un mio amico. I vocali per fortuna ai tempi non c’erano. I paparazzi non mi seguono più, hanno capito che non c’è trippa per gatti».

Però…
«Però un mio topless valeva 150 milioni di lire, mi dissero. E Playboy me ne offrì 80 per posare senza veli. Berlusconi scherzando disse che ero l’unica donna senza tette che lavorava per lui».

A un certo punto la Rai la mise da parte.
«Nei momenti no, ho imparato a non personalizzare. Non sono decisioni prese contro di te, ma questione di gusti. Sono finita in panchina però non ho mai pensato di valere meno, l’autostima non mi è mai mancata. Per due o tre anni il telefono non squillava più, ma avevo quattro figli, ho perso mia madre, mi sono ammalata, ho dovuto rimettere a posto i cocci».

Ha pensato: «È finita»?
«Sì, però non disperavo, mi sarei sempre ritenuta molto fortunata anche così».

Prima di sposare Silvio, la Cuccarini cuccava?
«Ero timida, non prendevo mai io l’iniziativa. Avevo storie durature. Ogni tanto scoprivo qualche tradimento».

Racconti, racconti.
«Lui mi aveva detto di avere il turno di notte, l’ho beccato in un locale a divertirsi. Un altro invece l’ho proprio sorpreso con un’altra. Ero molto gelosa, una tizia l’ho appiccicata al muro di un camerino. “Prima fai l’amica e poi mi rubi il fidanzato?”».

Hai capito la Cucca.
«Ma avevo 18 anni e sì, c’era una piccola parte di “coatta” in me. Chi non è stato tradito? Capita. Finché non lo sai non soffri. Poi sono cambiata. Con mio marito non sono mai stata sospettosa, di quelle che controllano i cellulari».

Ha invidiato qualcuno?
«No, mi piace vedere come lavorano gli altri. Certo mi sarebbe piaciuto avere un decimo della voce di Giorgia».

Una cosa in cui è negata.
«Nuoto da schifo. Sto a malapena a galla».

Una di cui si è pentita.
«Aver accettato un cameo nel film Star Trek. Per poi scoprire che era una comparsata muta, un fotogramma».

Una che rimpiange.
«Non ho salutato mia madre. Ero lontana, quando sono rientrata era già in coma».

Sarà ancora ad «Amici».
«Ho trovato un pubblico che mi scopre ora. È stato come rinascere e ricominciare».

È felice?
«Sì. Una felicità di piccoli momenti. Ho avuto una vita bella, piena di amore. Se dovessi andarmene oggi sarei comunque contenta».

7 agosto 2025 ( modifica il 7 agosto 2025 | 10:00)