di
Rosanna Scardi

Il 15 agosto in concerto a Rignano Garganico. Dieci anni fa è iniziata la crisi della cantante romana, dopo l’ultimo live al Teatro Grande di Brescia. Poi è arrivata la mail di licenziamento della major con cui aveva un contratto

«Sono tornata, ho trovato il coraggio di portare il mio show in concerto». A parlare è Syria, all’anagrafe Cecilia Syria Cipressi, che venerdì 15 agosto, alle 22, si esibirà a Rignano Garganico (in provincia di Foggia) con la sua band (Fabrizio Frigeni e Francesco Magistro alla chitarra, Stefano Capasso al piano, Luciano Pannese al basso, Giuseppe Sereno alla batteria). 

Solo pochi giorni fa, la cantante romana aveva risposto a una fan, che le chiedeva che fine avesse fatto, con un lungo post su Instagram. In effetti, l’ultimo album della cantante è «10 + 10», pubblicato nel 2017, un lavoro che festeggiava i 20 anni di carriera con alcune delle sue canzoni più note interpretate con colleghe e colleghi, da Emma a Ghemon, passando per Noemi, Paola Turci e Francesca Michielin.



















































Syria, cos’ha fatto in tutto questo tempo?
«Mi sono dedicata al repertorio degli altri che ho portato a teatro, da quello di Gabriella Ferri a quello delle donne della musica italiana. Mi ero messa in disparte. Però sentivo la nostalgia di quello che avevo seminato: dieci album e più di 100 canzoni incise. Ed eccomi qui in tour fino a fine settembre.

Cosa l’ha spinta a tornare nelle piazze?
«L’affetto del pubblico, che incontro alla fine di ogni serata. Mi chiedono: “Quando torni? Cosa fai?”. Ritrovo fan che sono cresciuti visivamente con me: nel 1996, quando ho iniziato, erano ventenni, oggi sono cinquantenni che hanno ricordi legati alle mie canzoni. E’ come se non ci fossimo mai persi.

Lei ha la passione dei tributi.
«Ho iniziato a fare musica grazie a Loredana Berté. Nel novembre del 1995, grazie alla cover di “Sei bellissima” ho guadagnato la partecipazione a Sanremo a febbraio dell’anno successivo, vincendo tra i Giovani con “Non ci sto”. Anche in tour ripropongo quella canzone, oltre a “Non voglio mica la luna” e “Maledetta primavera” di Loretta Goggi». 

Dieci anni fa, la crisi. Alla fan che le ha chiesto dove fosse, ha risposto: “Chi mi segue sa dove trovarmi. Non me ne sono mai andata, ma sicuramente ho fatto scelte più difficili e non sono stata capace negli anni di reinventarmi”.
«Non è successo solo a me. Non fai parte più di certe logiche, provi a proporti per Sanremo una o due volte e trovi le porte chiuse. E’ come ricevere un calcio in faccia. Sarà un luogo comune, ma se non sei in video è come se non cantassi più. Gabriella Ferri diceva che la musica va avanti anche se non sei sullo schermo. Ma è chiaro che la discografia manda avanti gli artisti che sono anche personaggi televisivi».

Quando si è fermata discograficamente?
«Dieci anni fa, con il live al Teatro Grande di Brescia con cinquanta elementi d’orchestra. Diverse colleghe hanno condiviso quel palco con me, ho ricevuto messaggi importanti da amici e artisti, attestati di stima. Da Ambra Angiolini che ha cantato con me “Io, te, Francesca e Davide” alle colleghe che erano sul palco e che tifavano per me. A un certo punto si spensero le luci e ho sentito un messaggio registrato. Era di Mina. Mi sono detta: “Che vita fortunata la mia”».

Finché è arrivato un licenziamento via mail da parte della major con cui aveva stipulato un contratto.
«E’ stato surreale. Capisco che davanti a certi numeri di vendite di dischi non avevano il riscontro che volevano. Peccato però non guadarsi in faccia, non alzare il telefono per dirmelo. E’ una questione di rapporti umani».

E lei rispose?
«Non al collaboratore che mi aveva scritto ma al presidente della major, ringraziandolo per quanto era stato fatto finora per me».

Alla fan ha anche detto: “Qualche possibilità di lavorare in video l’ho avuta, ma accettare di passare dall’altra parte in contesti poco consoni a me, non l’ho mai preso in considerazione”.
«I talent che mi vedevano rinchiusa in una casa o su un’isola non fanno per me. Avrei preferito qualcosa legato alla musica».

Tipo X Factor?
«Sì, ma ho fatto due volte il provino e non l’ho passato. E’ andata bene ad altre colleghe preparatissime e sono stata contenta per loro».

Progetti futuri? 
«Nel 2026 pubblicherò un nuovo album di inediti anche per celebrare i 30 anni di carriera. E poi capirò dove portare il nuovo progetto».


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7 agosto 2025