In Canada un palazzo che riscrive le regole del risparmio energetico
A Edmonton, in Canada, un edificio mal messo degli anni ’70 è stato completamente ristrutturato e le sue facciate sono state utilizzata per ospitare il murale solare più grande del pianeta: 3.200 metri quadrati di cultura ed…energia. Titolo dell’opera? The Land We Share. Firmata Lance Cardinal, artista indigena. L’opera è un’ode visiva all’incontro tra comunità native e cinesi. Una sorprendente sinergia tra arte ed energie rinnovabili, il “dipinto” contiene 2000 pannelli solari che producono 180.000 kWh all’anno, grazie a una nuova tecnologia, denominata BIPV. I pannelli utilizzano un nucleo in alluminio a nido d’ape che incorpora celle solari ad alta efficienza. Ogni modulo può generare fino a 194 watt per metro quadrato, per una potenza complessiva di 267 kW. Una centrale elettrica che racconta storie e alimenta quartieri.
Si potrebbe definire architettura funzionale o design energetico o futuro urbano. Ma non è certo una questione di definizione, quello che conta è che l’energia potrebbe non essere più un impianto nascosto ma un “manifesto” che si ammira e fa anche risparmiare, in questo caso circa 80.000 dollari l’anno.