Netanyahu ha convocato per oggi il gabinetto di sicurezza che voterà l’occupazione totale della Striscia di Gaza. Contrari l’opposizione, i riservisti e le famiglie degli ostaggi. L’Idf ha effettuato attacchi aerei contro una serie di obiettivi di Hezbollah nel Libano meridionale. Secondo l’esercito, tra gli obiettivi c’erano depositi di armi, lanciarazzi e siti utilizzati per immagazzinare veicoli da costruzione, utilizzati dal gruppo terroristico per ripristinare le proprie infrastrutture.\n\n

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Una ventina di familiari di ostaggi prigionieri a Gaza da 671  giorni hanno lanciato una flottiglia di protesta da Ashkelon verso il  confine marittimo con la Striscia di Gaza, chiedendo l’immediato  rilascio dei loro cari. Lo riferisce il Forum delle famiglie pubblicando  le immagini. La flottiglia, coordinata con l’esercito e la polizia,  dovrebbe restare al largo di Gaza per circa due ore e includere circa  dieci imbarcazioni. Le famiglie prevedono di trasmettere messaggi  tramite altoparlanti verso Gaza e di lanciare salvagenti in mare come  gesto simbolico. Prima di salpare, le famiglie hanno dichiarato: \”Stiamo  navigando verso il confine marittimo con Gaza per gridare il nome dei  nostri cari, prigionieri di un’organizzazione terroristica omicida. Le  attuali voci di occupazione di Gaza e di espansione dei combattimenti li  mettono in immediato pericolo di morte o di scomparsa. La restituzione  di tutti i 50 ostaggi è l’unica vera immagine della vittoria  israeliana\”.

“,”postId”:”a5fcb024-f2a7-46b2-8770-d8741f171f76″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-07T09:53:49.119Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-07T11:53:49+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Smotrich appare in foto con graffito: \”Morte agli arabi\” “,”content”:”

L’ufficio del ministro israeliano di estrema destra Bezalel Smotrich ha dichiarato di respingere gli appelli a  uccidere gli arabi dopo che un consiglio regionale della Cisgiordania ha  pubblicato una sua fotografia in visita all’ex insediamento di Sa-Nur  in cui si vede sorridente accanto a un graffito con la scritta \”morte  agli arabi\”. L’ufficio di Smotrich afferma in una nota che  l’affermazione è stata notata solo \”dopo che la foto è stata diffusa.  Ovviamente ne respingiamo completamente il messaggio\”. Condannando  Smotrich, il leader dell’opposizione Yair Lapid chiede: \”Cosa in nome di  Dio si aspetta il governo che diciamo al mondo quando viene pubblicata  una foto di un ministro che sorride accanto alla scritta ‘Morte agli  arabi’?\” A maggio, il ministro della Difesa Israel Katz ha confermato  che il governo aveva approvato la costruzione di 22 nuovi insediamenti  in Cisgiordania, tra cui Sa-Nur e Homesh, che erano stati sgomberati con  la forza nel 2005 contestualmente al disimpegno di Israele dalla  Striscia di Gaza. 

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L’ambasciatore statunitense in Israele Mike Huckabee in un’intervista a Fox News ha affermato che i siti di aiuti nella Striscia gestiti dalla Gaza foundation, sostenuta da Usa e Israele, intendono iniziare a operare giorno e notte e l’operazione è destinata a \”ampliarsi\”. Secondo Channel 12 l’espansione sarà finanziata con 1 miliardo di dollari in donazioni dagli Stati Uniti e da altri Paesi. \”Il piano immediato è quello di aumentare il numero di siti fino a 16 e di iniziare a gestirli 24 ore al giorno per far arrivare più cibo a più persone in modo più efficiente\”, ha detto Huckabee, definendo la missione \”fenomenale\”.

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Il ministro delle finanze di estrema destra Bezalel Smotrich respinge gli appelli a uccidere gli arabi dopo che il Consiglio regionale della Samaria ha distribuito una sua fotografia in visita all’ex insediamento di Sa-Nur in Cisgiordania, in cui lo si può vedere in piedi e sorridente accanto a un graffito con la scritta \”morte agli arabi\”. L’ufficio di Smotrich afferma in una nota che l’insulto è stato notato solo \”dopo che la foto è stata distribuita e ovviamente ne respingiamo completamente\” il messaggio. La foto e’ stata scattata questa mattina, durante la visita di Smotrich al sito per celebrare i 20 anni dall’evacuazione. Il Consiglio Regionale di Samaria, il cui leader Yossi Dagan è presente anche nella foto, ha successivamente diffuso un secondo comunicato stampa con il graffito ritagliato. L’ufficio di Smotrich afferma che i media non dovrebbero preoccuparsi degli \”stupidi graffiti che nessuno ha notato\”, ma dell’impegno del ministro per \”annullare l’espulsione dalla Samaria settentrionale e reinsediare Sa-Nur\”. Condannando Smotrich, il leader dell’opposizione Yair Lapid chiede: \”Cosa in nome di Dio si aspetta il governo che diciamo al mondo quando viene pubblicata una foto di un ministro senior che sorride accanto alla scritta ‘Morte agli arabi’?\” 

“,”postId”:”bdd23bd5-fc84-44c6-9dcd-40498d65fc2a”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-07T08:47:00.672Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-07T10:47:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Idf: \”Continuano le operazioni antiterrorismo a Khan Yunis\””,”content”:”

\”Le truppe delle IDF continuano a operare nell’area di Khan Yunis, individuando e smantellando tunnel sotterranei e infrastrutture terroristiche nella zona\”, lo scrive l’esercito israeliano su Telegram. \”Nel corso della giornata, i terroristi che rappresentavano una minaccia per le truppe delle IDF sono stati eliminati da terra e dall’aria. Nella Striscia di Gaza settentrionale, le truppe delle IDF continuano a individuare e smantellare infrastrutture sopra e sottoterra\”. 

“,”postId”:”4e65c4c1-8527-43c8-9b43-556bc83ae803″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-07T08:41:23.019Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-07T10:41:23+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Israele fornirà all’Egitto gas per 35 miliardi di dollari”,”content”:”

Il giacimento di gas naturale israeliano Leviathan, situato a meno di 200 chilometri dalle coste di Gaza e Israele, ha firmato un accordo del valore di 35 miliardi di dollari per la fornitura di gas all’Egitto, il più grande accordo di esportazione nella storia di Israele. Lo ha dichiarato NewMed, uno dei partner del giacimento, citato dalla Reuters sul suo sito. Leviathan, al largo della costa mediterranea di Israele, con riserve di circa 600 miliardi di metri cubi, venderà circa 130 miliardi di metri cubi di gas all’Egitto fino al 2040 o fino all’esaurimento di tutti i quantitativi contrattuali. Il giacimento di Leviathan ha iniziato a rifornire l’Egitto poco dopo l’inizio della produzione nel 2020. Nel 2019 ha firmato un accordo iniziale per 60 miliardi di metri cubi, che dovrebbe essere completato  entro il 2030. Leviathan ha già fornito 23,5 miliardi di metri cubi di gas all’Egitto dal 2020 ad oggi, ha affermato NewMed. 

“,”postId”:”47bc4ed6-a43a-4940-8d60-987d6a1037fe”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-07T08:21:47.416Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-07T10:21:47+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Aguilar: \”A Gaza i centri per il cibo sono trappole di morte\””,”content”:”

\”Nei numerosi luoghi in cui sono stato schierato per combattere, la distruzione a Gaza, gli sfollamenti della popolazione civile, la disumanizzazione delle persone, la fame che soffrono, sono a un livello che non ho mai sperimentato né visto da nessun’altra parte\”. Lo spiega in un’intervista alla Stampa Anthony Aguilar, ex soldato dell’esercito Usa per 25 anni, poi diventato contractor in Ug Solution, compagnia che fa da scorta alla Gaza Humanitarian Foundation, la ong Usa che distribuisce cibo a Gaza,  per poi lasciare e denunciare l’uccisione di civili presso i centri di distribuzione. Secondo l’ex militare a Gaza vengono violate le convenzioni internazionali, \”prendere di mira i civili, sparargli addosso, ai piedi e sopra la testa, anche sparare laddove potrebbero esserci altri civili, è imprudente e pericoloso – evidenzia -. Sono crimini di guerra. Prendere di mira i civili con munizioni letali, utilizzare mezzi letali per controllare una folla o spostarla è un crimine di guerra. Inoltre, i siti di distribuzione sono stati costruiti in aree di combattimento attivo: anche questo è un crimine di guerra, una violazione dei protocolli\”.   \”Dovevamo obbedire al cliente, ovvero all’Idf. Ma la mia coscienza mi impone di non commettere tali crimini, per questo ho deciso di dimettermi\”, racconta. A Gaza sarebbe in corso un processo di fame forzata. \”Sì, è molto evidente che la popolazione stia morendo di fame. Ci stiamo avvicinando a una carestia totale, per l’intera popolazione – conferma -. Chi nega tutto ciò è irresponsabile, tradisce la decenza umanitaria di base. Stiamo fornendo cibo dentro Gaza, ma non l’acqua. Ora stiamo fornendo i mezzi per cucinare il cibo, che dev’essere cotto. Non possono cucinare e non hanno acqua. Se questa operazione è intenzionale? Sì\”. Secondo l’ex militare la Gaza Humanitarian Foundation è una trappola mortale. \”Per quanto riguarda i siti di distribuzione, sono stati deliberatamente costruiti in aree di combattimento attive – conclude -. I civili hanno bisogno di cibo, ma per ottenerlo devono attraversare una zona di guerra attiva e tornare indietro. La Ghf li mette di fronte alla morte\”. 

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E’ stato finalmente restituito alla famiglia il corpo dell’attivista palestinese Awdah Hathaleen, uno dei protagonisti del documentario premio Oscar ‘No other land’ ucciso da un colono in Cisgiordania. Il funerale è stato celebrato nella scuola del villaggio di Umm al-Kheir, secondo l’ONG israeliana Human Rights Defenders Fund. La sepoltura si svolgerà dopo che \”le parti avranno raggiunto un accordo\”. Hathaleen, protagonista del documentario premio Oscar \”No other land\”, è stato ucciso il 28 luglio durante scontri tra i palestinesi e i coloni israeliani impegnati in lavori di scavo su terreni rivendicati dal villaggio. Un colono e’ stato arrestato con l’accusa di omicidio colposo, ma è stato rilasciato pochi giorni fa. Le donne del villaggio avevano intrapreso nei giorni scorsi uno sciopero della fame chiedendo la restituzione del corpo di Hathaleen. Secondo la famiglia, l’esercito ha condizionato la restituzione della salma alla celebrazione di un funerale riservato e lontano dal villaggio.

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\”Lei è il comandante supremo, non accetti di mettere a rischio i nostri cari\”. E’ l’esortazione che, in una lettera, l’Hostages and Missing Families Forum ha rivolto al capo di stato maggiore delle Forze di difesa israeliane Eyal Zamir e a tutti i comandanti delle Idf, in vista della riunione del gabinetto di sicurezza israeliano, prevista per stasera, per discutere l’espansione dell’attività militare a Gaza. Nella dichiarazione, il Forum li invita a opporsi a qualsiasi azione militare che potrebbe mettere a rischio la vita degli ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza.

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Le famiglie degli ostaggi hanno inoltre affermato che l’80 percento dell’opinione pubblica israeliana ha dichiarato il proprio sostegno a un accordo che restituirebbe gli ostaggi e porrebbe fine alla guerra a Gaza, e che \”qualsiasi altra decisione sarebbe disumana e si rivelerebbe disastrosa per gli ostaggi e per lo Stato di Israele\”.

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\”I centri di distribuzione gestiti dalla Gaza Humanitarian Foundation (Ghf) e sostenuti dal governo degli Stati Uniti, sono diventati una trappola mortale. Chiediamo che questo sistema letale venga immediatamente smantellato e sostituito con un meccanismo indipendente di distribuzione degli aiuti umanitari, sotto il coordinamento delle Nazioni Unite\”. Lo scrive in un comunicato la presidente di Medici senza frontiere, Monica Minardi. Il rapporto di Msf intitolato ‘Non sono aiuti umanitari, ma uccisioni orchestrate’ riferisce che in sette settimane, tra il 7 giugno e il 24 luglio 2025, sono morte 28 persone, e 1.380 feriti, tra cui 71 minori, sono arrivati nelle cliniche di Medici Senza Frontiere di Al-Mawasi e Al-Attar, nel sud di Gaza, vicine ai siti della Gaza Humanitarian Foundation. I minori avevano ferite da arma da fuoco, e 25 di loro avevano meno di 15 anni. Un bambino di 12 anni era stato colpito da un proiettile all’addome, e 5 bambine, tra cui una di soli 8 anni, aveva una ferita da arma da fuoco al torace. Non avendo alternative per procurarsi il cibo, le famiglie spesso sono costrette a mandare bambini e ragazzi, essendo gli unici della famiglia fisicamente in grado di affrontare il viaggio. \”Bambini colpiti al petto mentre cercano di procurarsi del cibo, persone schiacciate o soffocate dalla calca, intere folle brutalmente uccise da colpi d’arma da fuoco nei punti di distribuzione: nei quasi 54 anni di attività di Msf, raramente abbiamo assistito a simili livelli di violenza sistematica contro civili disarmati\”, commenta Minardi. \”Ci appelliamo al governo italiano e al Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani – ha concluso la presidente di Msf – affinché questa inaccettabile situazione sia affrontata con determinazione nei rapporti diplomatici con il governo israeliano\”. 

“,”postId”:”60e6e734-ce67-459f-8935-ebdef86c8de3″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-07T07:39:00.337Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-07T09:39:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Ex capo intelligence di Israele: \”L’occupazione di Gaza condannerebbe gli ostaggi\””,”content”:”

L’occupazione su vasta scala di Gaza richiederebbe risorse astronomiche e probabilmente \”condannerebbe\” i prigionieri israeliani ancora detenuti nell’enclave. Ne è convinto l’ex capo dell’intelligence militare israeliana Amos Yadlin, che, parlando con il quotidiano israeliano Maariv, ha precisato che \”stiamo parlando di due milioni di persone e di un regime militare; persone disperate con case distrutte, senza ospedali né scuole”. La responsabilità per loro ricadrà su di noi.

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\”Se fossi oggi nel governo – ha aggiunto – esporrei le implicazioni dell’occupazione di Gaza- A mio avviso, condannerebbe gli ostaggi. Dopo 22 mesi, l’esercito israeliano sa come conquistare la Gaza in superficie, ma non sa come conquistare la Gaza sotterranea o salvare gli ostaggi\”.

“,”postId”:”d4a0cdf7-204b-4e66-b37e-d9444c6bcadc”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-07T07:34:34.929Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-07T09:34:34+0200″,”altBackground”:false,”title”:”La polizia di Berlino reprime slogan anti-israeliani”,”content”:”

La Polizia di Berlino continuerà a intervenire quando il controverso slogan filo-palestinese \”Dal fiume al mare, la Palestina sarà libera\” verrà utilizzato in pubblico, in base a linee guida legali secondo cui potrebbe costituire un reato per la legge tedesca. L’espressione, che si riferisce a uno Stato palestinese che si estende dal fiume Giordano al Mar Mediterraneo, l’area che comprende Israele, è considerata dai critici una contestazione del diritto di Israele ad esistere. 

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La portavoce della Polizia Anja Dierschke ha affermato che gli agenti sono obbligati ad agire, finché la Procura di Berlino ravviserà sospetti fondati. \”Se c’è un sospetto iniziale di reato, siamo tenuti a indagare e ad impedirne il proseguimento\”, ha affermato. Permane l’incertezza giuridica, con i Tribunali di Berlino che emettono sentenze contrastanti. Mentre un Tribunale regionale ha condannato una donna nel 2024 per aver utilizzato lo slogan, verdetto ora definitivo, un Tribunale locale ha recentemente assolto un’altra attivista. 

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I pubblici ministeri hanno presentato ricorso contro l’assoluzione. \”Un chiarimento sulla responsabilità penale da parte di un Tribunale superiore sarebbe estremamente importante per tutti noi\”, ha affermato Dierschke. Il Ministero degli Interni tedesco ha classificato lo slogan come simbolo del gruppo palestinese fuorilegge Hamas. Anche le Procure di altri Laender, tra cui Baviera, Sassonia, Turingia e Saarland, stanno intraprendendo azioni legali in casi simili.

“,”postId”:”07cf27b1-764b-47b6-8677-954af306aac9″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-07T07:24:13.989Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-07T09:24:13+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Iran: \”Risposta decisiva contro qualunque minaccia\””,”content”:”

Le Guardie della rivoluzione iraniana hanno promesso una risposta \”decisiva\” e \”inimmaginabile\” se ci saranno minacce contro la sicurezza della Repubblica islamica. \”Il mondo oggi testimonia che la nazione iraniana, nel perseguimento dei suoi obiettivi di indipendenza, si oppone con fermezza al criminale asse sionista-americano. Gode di un significativo sostegno globale nel condannare i brutali e spietati atti di aggressione degli Stati Uniti e del regime sionista, a dimostrazione che nessuna minaccia o atto criminale può minare la ferrea volontà dell’Iran e del suo popolo\”, si legge in un comunicato dei pasdaran, come riferisce Irna, pubblicato in occasione del 40/o giorno dall’uccisione di comandanti militari iraniani durante l’attacco di Israele contro l’Iran durante il mese di giugno. \”La nazione iraniana, salda sulla via dell’indipendenza e della libertà, non si arrenderà mai alle pressioni e alle minacce dei suoi nemici\”, conclude il comunicato. 

“,”postId”:”1934230c-1d32-4ccb-b115-72793c5f0712″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-07T06:59:00.262Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-07T08:59:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Gaza, 22 morti dalla mezzanotte per attacchi israeliani”,”content”:”

Ventidue civili sono stati uccisi e feriti a Gaza dalle forze israeliane dalla mezzanotte fino a stamani. Lo riferisce l’agenzia palestinese Wafa. Quattro persone, fra le quali due ragazze, sono rimaste uccise da un attacco aereo su di un appartamento vicino al capo profughi di Nuseirat, nella parte centrale della Striscia. Altre quattro persone sono state uccise e diverse ferite in un altro attacco aereo contro una abitazione della famiglia Al-Hadeedi nel capo profughi di Al-Shati, a ovest di Gaza City. Un attacco aereo ha ucciso tre persone della famiglia Zaqout a nord di Gaza City, nella zona di Sheikh Radwan. A Khan Yunis, nel sud, un uomo, sua moglie e il loro figlio sono stati uccisi da un attacco aereo sulla loro abitazione. Una ragazza è stata uccisa sempre da aerei, che hanno preso di mira una tenda a Dream Hall, a ovest della città. In un’altra tenda, un drone ha ucciso due donne. Cinque civili che cercavano cibo sono stati uccisi nella notte dall’esercito israeliano nella città di Deir al-Balah, nel centro della Striscia. Secondo le autorità palestinesi, il bilancio delle vittime della guierra è arrivato a 61.158 palestinesi uccisi e 151.442 feriti, compresi 1.655 bambini. Il numero di feriti fra coloro che cercano aiuti e cibo è salito a 11.800. I morti per fame sono stati 193, compresi 96 bambini. 

“,”postId”:”f61e9ae1-d2fa-4cdc-a556-c2536721a424″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-07T06:53:56.168Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-07T08:53:56+0200″,”image”:{“imgSrc”:”https://www.europesays.com/it/wp-content/uploads/2025/08/gaza_ansa.jpg”,”imgAlt”:”Gaza “,”imgCredits”:”©Ansa”,”imgCaption”:null},”altBackground”:true,”title”:”Media: \”Il piano di Israele per l’espansione a Gaza durerebbe 4-5 mesi\””,”content”:”

Israele potrebbe approvare in serata il suo piano per espandersi su nuove, vaste aree della Striscia di Gaza, potenzialmente nell’arco di cinque mesi. Lo scrivono i media israeliani. L’iniziativa prevederebbe lo sfollamento di circa un milione di palestinesi e non terrebbe in considerazione gli avvertimenti di alti ufficiali militari secondo cui metterebbe in pericolo la vita degli ostaggi detenuti in quelle aree. Secondo quanto riferito, scrive il Times of Israel, il piano mira a distruggere ciò che resta di Hamas e a fargli pressione affinché liberi i 50 ostaggi ancora detenuti, circa 20 dei quali vivi, dopo il fallimento dei recenti colloqui per un accordo. Il piano inizierebbe con la presa di Gaza City e dei campi nella Striscia centrale, spingendo circa metà della popolazione dell’enclave a sud, verso la zona umanitaria di Mawasi.

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Nonostante alcuni ministri potenzialmente contrari al piano, diversi resoconti affermano che il primo ministro Benjamin Netanyahu, nella riunione che si terrà oggi alle 18, probabilmente otterrà la maggioranza all’interno del gabinetto di sicurezza di alto livello per sostenere il piano. Secondo quanto riferito, il piano si concentrerà inizialmente sulla conquista di Gaza City e sull’ampliamento dei centri di distribuzione degli aiuti in coordinamento con gli Stati Uniti.

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L’esercito israeliano ha ucciso almeno 17 palestinesi negli attacchi avvenuti nelle prime ore di oggi. Lo riporta al Jazeera, citando fonti mediche nell’enclave assediata. In particolare, un attacco aereo israeliano su un appartamento nel campo profughi di Shati, a ovest di Gaza City, ha ucciso almeno quattro persone, tra cui un minorenne. Nel quartiere Sheikh Radwan, a nord di Gaza City, un attacco aereo israeliano su un appartamento ha ucciso almeno tre persone, scrive l’emittente del Qatar. Un attacco con drone su una tenda che ospitava palestinesi sfollati a ovest di Khan Younis, nella parte meridionale di Gaza, ha ucciso almeno due donne. Un aereo israeliano ha attaccato un gruppo di palestinesi ad al-Ma’askar, a ovest di Khan Younis, ferendo diverse persone

“,”postId”:”1c1ddafb-f3ba-417e-8cdf-6956c567190c”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-07T06:20:44.079Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-07T08:20:44+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Mar Rosso, lista nera degli Houthi con 64 armatori \”sanzionati\””,”content”:”

Gli Houthi hanno annunciato l’imposizione di sanzioni a 64 compagnie e il divieto alle loro flotte di attraversare le acque da loro controllate al largo delle coste dello Yemen. L’accusa agli armatori e’ di aver \”violato\” il blocco imposto a Israele, e i ribelli minacciano di attaccare le navi che non rispetteranno le disposizioni. In un comunicato diffuso dal ‘Centro di Coordinamento delle Operazioni Umanitarie Houthi’ si afferma che, \”nell’ambito dei suoi sforzi per aiutare le compagnie a evitare il rischio di sanzioni, si continua a inviare avvisi di pre-sanzione alle compagnie di navigazione le cui navi sono dirette verso porti occupati da Israele, avvertendole delle conseguenze della violazione del blocco navale\”. \”Avvisi di sanzioni sono stati inviati a 64 compagnie in violazione, vietando a tutte le loro flotte di attraversare il Mar Rosso, lo Stretto di Bab al-Mandeb, il Golfo di Aden e il Mar Arabico, e sottoponendole ad attacchi in qualsiasi area entro il raggio d’azione\” degli insorti, ha aggiunto il comunicato, senza nominare le compagnie. 

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Al momento non si può dire con certezza ma, secondo il Times of Israel, il premier avrebbe comunicato l’intenzione al suo gabinetto. Quali sono le ragioni politiche? Come agirà per realizzarlo sul campo? Ma, soprattutto, che fine farebbero i civili palestinesi e gli ostaggi?\nProviamo a rispondere alle domande più urgenti.

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Le Idf affermano di aver effettuato stasera attacchi aerei contro una serie di obiettivi di Hezbollah nel Libano meridionale. Secondo l’esercito, tra gli obiettivi c’erano depositi di armi, lanciarazzi e siti utilizzati per immagazzinare veicoli da costruzione, utilizzati dal gruppo terroristico per ripristinare le proprie infrastrutture. \”L’organizzazione terroristica Hezbollah continua i suoi tentativi di ripristinare le infrastrutture terroristiche in tutto il Libano, mettendo in pericolo i civili libanesi e usandoli come scudi umani\”, afferma l’IDF, aggiungendo che la presenza di armi e l’attivita’ di Hezbollah nella zona \”costituiscono una violazione degli accordi tra Israele e Libano\”.  

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Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha convocato per oggi alle 17 ora italiana, le 18 ora locale, il gabinetto di sicurezza che dovrà decidere sull’occupazione di Gaza. Lo ha riferito il Times of Israel. L’esercito israeliano \”è pronto ad attuare qualsiasi decisione del gabinetto di sicurezza\”, assicura l’ufficio di Netanyahu dopo le frizioni con il capo di stato maggiore Zamir. L’occupazione della Striscia di Gaza sarà decisa dal governo domani, secondo i media dello Stato ebraico. \”Conseguenze catastrofiche\”, prevede l’Onu.

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Netanyahu ha convocato per oggi il gabinetto di sicurezza che voterà l’occupazione totale della Striscia di Gaza. Contrari l’opposizione, i riservisti e le famiglie degli ostaggi. L’Idf ha effettuato attacchi aerei contro una serie di obiettivi di Hezbollah nel Libano meridionale. Secondo l’esercito, tra gli obiettivi c’erano depositi di armi, lanciarazzi e siti utilizzati per immagazzinare veicoli da costruzione, utilizzati dal gruppo terroristico per ripristinare le proprie infrastrutture.

Gli approfondimenti:

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5 minuti fa

Flottiglia con familiari degli ostaggi verso Gaza: “Liberateli”

Una ventina di familiari di ostaggi prigionieri a Gaza da 671  giorni hanno lanciato una flottiglia di protesta da Ashkelon verso il  confine marittimo con la Striscia di Gaza, chiedendo l’immediato  rilascio dei loro cari. Lo riferisce il Forum delle famiglie pubblicando  le immagini. La flottiglia, coordinata con l’esercito e la polizia,  dovrebbe restare al largo di Gaza per circa due ore e includere circa  dieci imbarcazioni. Le famiglie prevedono di trasmettere messaggi  tramite altoparlanti verso Gaza e di lanciare salvagenti in mare come  gesto simbolico. Prima di salpare, le famiglie hanno dichiarato: “Stiamo  navigando verso il confine marittimo con Gaza per gridare il nome dei  nostri cari, prigionieri di un’organizzazione terroristica omicida. Le  attuali voci di occupazione di Gaza e di espansione dei combattimenti li  mettono in immediato pericolo di morte o di scomparsa. La restituzione  di tutti i 50 ostaggi è l’unica vera immagine della vittoria  israeliana”.

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7 minuti fa

Smotrich appare in foto con graffito: “Morte agli arabi”

L’ufficio del ministro israeliano di estrema destra Bezalel Smotrich ha dichiarato di respingere gli appelli a  uccidere gli arabi dopo che un consiglio regionale della Cisgiordania ha  pubblicato una sua fotografia in visita all’ex insediamento di Sa-Nur  in cui si vede sorridente accanto a un graffito con la scritta “morte  agli arabi”. L’ufficio di Smotrich afferma in una nota che  l’affermazione è stata notata solo “dopo che la foto è stata diffusa.  Ovviamente ne respingiamo completamente il messaggio”. Condannando  Smotrich, il leader dell’opposizione Yair Lapid chiede: “Cosa in nome di  Dio si aspetta il governo che diciamo al mondo quando viene pubblicata  una foto di un ministro che sorride accanto alla scritta ‘Morte agli  arabi’?” A maggio, il ministro della Difesa Israel Katz ha confermato  che il governo aveva approvato la costruzione di 22 nuovi insediamenti  in Cisgiordania, tra cui Sa-Nur e Homesh, che erano stati sgomberati con  la forza nel 2005 contestualmente al disimpegno di Israele dalla  Striscia di Gaza. 

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14 minuti fa

Amb. Usa in Israele: “Ghf da 4 a 16 siti aperti 24 ore al giorno”

L’ambasciatore statunitense in Israele Mike Huckabee in un’intervista a Fox News ha affermato che i siti di aiuti nella Striscia gestiti dalla Gaza foundation, sostenuta da Usa e Israele, intendono iniziare a operare giorno e notte e l’operazione è destinata a “ampliarsi”. Secondo Channel 12 l’espansione sarà finanziata con 1 miliardo di dollari in donazioni dagli Stati Uniti e da altri Paesi. “Il piano immediato è quello di aumentare il numero di siti fino a 16 e di iniziare a gestirli 24 ore al giorno per far arrivare più cibo a più persone in modo più efficiente”, ha detto Huckabee, definendo la missione “fenomenale”.

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32 minuti fa

Gaza, MSF: “Chiediamo che sistema letale venga smantellato”. VIDEO

36 minuti fa

Smotrich in foto con scritta “morte agli arabi”, polemiche

Il ministro delle finanze di estrema destra Bezalel Smotrich respinge gli appelli a uccidere gli arabi dopo che il Consiglio regionale della Samaria ha distribuito una sua fotografia in visita all’ex insediamento di Sa-Nur in Cisgiordania, in cui lo si può vedere in piedi e sorridente accanto a un graffito con la scritta “morte agli arabi”. L’ufficio di Smotrich afferma in una nota che l’insulto è stato notato solo “dopo che la foto è stata distribuita e ovviamente ne respingiamo completamente” il messaggio. La foto e’ stata scattata questa mattina, durante la visita di Smotrich al sito per celebrare i 20 anni dall’evacuazione. Il Consiglio Regionale di Samaria, il cui leader Yossi Dagan è presente anche nella foto, ha successivamente diffuso un secondo comunicato stampa con il graffito ritagliato. L’ufficio di Smotrich afferma che i media non dovrebbero preoccuparsi degli “stupidi graffiti che nessuno ha notato”, ma dell’impegno del ministro per “annullare l’espulsione dalla Samaria settentrionale e reinsediare Sa-Nur”. Condannando Smotrich, il leader dell’opposizione Yair Lapid chiede: “Cosa in nome di Dio si aspetta il governo che diciamo al mondo quando viene pubblicata una foto di un ministro senior che sorride accanto alla scritta ‘Morte agli arabi’?” 

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10:47

Idf: “Continuano le operazioni antiterrorismo a Khan Yunis”

“Le truppe delle IDF continuano a operare nell’area di Khan Yunis, individuando e smantellando tunnel sotterranei e infrastrutture terroristiche nella zona”, lo scrive l’esercito israeliano su Telegram. “Nel corso della giornata, i terroristi che rappresentavano una minaccia per le truppe delle IDF sono stati eliminati da terra e dall’aria. Nella Striscia di Gaza settentrionale, le truppe delle IDF continuano a individuare e smantellare infrastrutture sopra e sottoterra”. 

10:41

Israele fornirà all’Egitto gas per 35 miliardi di dollari

Il giacimento di gas naturale israeliano Leviathan, situato a meno di 200 chilometri dalle coste di Gaza e Israele, ha firmato un accordo del valore di 35 miliardi di dollari per la fornitura di gas all’Egitto, il più grande accordo di esportazione nella storia di Israele. Lo ha dichiarato NewMed, uno dei partner del giacimento, citato dalla Reuters sul suo sito. Leviathan, al largo della costa mediterranea di Israele, con riserve di circa 600 miliardi di metri cubi, venderà circa 130 miliardi di metri cubi di gas all’Egitto fino al 2040 o fino all’esaurimento di tutti i quantitativi contrattuali. Il giacimento di Leviathan ha iniziato a rifornire l’Egitto poco dopo l’inizio della produzione nel 2020. Nel 2019 ha firmato un accordo iniziale per 60 miliardi di metri cubi, che dovrebbe essere completato  entro il 2030. Leviathan ha già fornito 23,5 miliardi di metri cubi di gas all’Egitto dal 2020 ad oggi, ha affermato NewMed. 

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10:21

Aguilar: “A Gaza i centri per il cibo sono trappole di morte”

“Nei numerosi luoghi in cui sono stato schierato per combattere, la distruzione a Gaza, gli sfollamenti della popolazione civile, la disumanizzazione delle persone, la fame che soffrono, sono a un livello che non ho mai sperimentato né visto da nessun’altra parte”. Lo spiega in un’intervista alla Stampa Anthony Aguilar, ex soldato dell’esercito Usa per 25 anni, poi diventato contractor in Ug Solution, compagnia che fa da scorta alla Gaza Humanitarian Foundation, la ong Usa che distribuisce cibo a Gaza,  per poi lasciare e denunciare l’uccisione di civili presso i centri di distribuzione. Secondo l’ex militare a Gaza vengono violate le convenzioni internazionali, “prendere di mira i civili, sparargli addosso, ai piedi e sopra la testa, anche sparare laddove potrebbero esserci altri civili, è imprudente e pericoloso – evidenzia -. Sono crimini di guerra. Prendere di mira i civili con munizioni letali, utilizzare mezzi letali per controllare una folla o spostarla è un crimine di guerra. Inoltre, i siti di distribuzione sono stati costruiti in aree di combattimento attivo: anche questo è un crimine di guerra, una violazione dei protocolli”.   “Dovevamo obbedire al cliente, ovvero all’Idf. Ma la mia coscienza mi impone di non commettere tali crimini, per questo ho deciso di dimettermi”, racconta. A Gaza sarebbe in corso un processo di fame forzata. “Sì, è molto evidente che la popolazione stia morendo di fame. Ci stiamo avvicinando a una carestia totale, per l’intera popolazione – conferma -. Chi nega tutto ciò è irresponsabile, tradisce la decenza umanitaria di base. Stiamo fornendo cibo dentro Gaza, ma non l’acqua. Ora stiamo fornendo i mezzi per cucinare il cibo, che dev’essere cotto. Non possono cucinare e non hanno acqua. Se questa operazione è intenzionale? Sì”. Secondo l’ex militare la Gaza Humanitarian Foundation è una trappola mortale. “Per quanto riguarda i siti di distribuzione, sono stati deliberatamente costruiti in aree di combattimento attive – conclude -. I civili hanno bisogno di cibo, ma per ottenerlo devono attraversare una zona di guerra attiva e tornare indietro. La Ghf li mette di fronte alla morte”. 

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10:04

Restituito alla famiglia corpo dell’attivista di “No other land”

E’ stato finalmente restituito alla famiglia il corpo dell’attivista palestinese Awdah Hathaleen, uno dei protagonisti del documentario premio Oscar ‘No other land’ ucciso da un colono in Cisgiordania. Il funerale è stato celebrato nella scuola del villaggio di Umm al-Kheir, secondo l’ONG israeliana Human Rights Defenders Fund. La sepoltura si svolgerà dopo che “le parti avranno raggiunto un accordo”. Hathaleen, protagonista del documentario premio Oscar “No other land”, è stato ucciso il 28 luglio durante scontri tra i palestinesi e i coloni israeliani impegnati in lavori di scavo su terreni rivendicati dal villaggio. Un colono e’ stato arrestato con l’accusa di omicidio colposo, ma è stato rilasciato pochi giorni fa. Le donne del villaggio avevano intrapreso nei giorni scorsi uno sciopero della fame chiedendo la restituzione del corpo di Hathaleen. Secondo la famiglia, l’esercito ha condizionato la restituzione della salma alla celebrazione di un funerale riservato e lontano dal villaggio.

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09:52

Le famiglie degli ostaggi all’Idf: “No ad azioni militari rischiose per i nostri cari”

“Lei è il comandante supremo, non accetti di mettere a rischio i nostri cari”. E’ l’esortazione che, in una lettera, l’Hostages and Missing Families Forum ha rivolto al capo di stato maggiore delle Forze di difesa israeliane Eyal Zamir e a tutti i comandanti delle Idf, in vista della riunione del gabinetto di sicurezza israeliano, prevista per stasera, per discutere l’espansione dell’attività militare a Gaza. Nella dichiarazione, il Forum li invita a opporsi a qualsiasi azione militare che potrebbe mettere a rischio la vita degli ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza.

Le famiglie degli ostaggi hanno inoltre affermato che l’80 percento dell’opinione pubblica israeliana ha dichiarato il proprio sostegno a un accordo che restituirebbe gli ostaggi e porrebbe fine alla guerra a Gaza, e che “qualsiasi altra decisione sarebbe disumana e si rivelerebbe disastrosa per gli ostaggi e per lo Stato di Israele”.

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09:46

Msf: “I centri aiuti della Ghf a Gaza sono trappole mortali”

“I centri di distribuzione gestiti dalla Gaza Humanitarian Foundation (Ghf) e sostenuti dal governo degli Stati Uniti, sono diventati una trappola mortale. Chiediamo che questo sistema letale venga immediatamente smantellato e sostituito con un meccanismo indipendente di distribuzione degli aiuti umanitari, sotto il coordinamento delle Nazioni Unite”. Lo scrive in un comunicato la presidente di Medici senza frontiere, Monica Minardi. Il rapporto di Msf intitolato ‘Non sono aiuti umanitari, ma uccisioni orchestrate’ riferisce che in sette settimane, tra il 7 giugno e il 24 luglio 2025, sono morte 28 persone, e 1.380 feriti, tra cui 71 minori, sono arrivati nelle cliniche di Medici Senza Frontiere di Al-Mawasi e Al-Attar, nel sud di Gaza, vicine ai siti della Gaza Humanitarian Foundation. I minori avevano ferite da arma da fuoco, e 25 di loro avevano meno di 15 anni. Un bambino di 12 anni era stato colpito da un proiettile all’addome, e 5 bambine, tra cui una di soli 8 anni, aveva una ferita da arma da fuoco al torace. Non avendo alternative per procurarsi il cibo, le famiglie spesso sono costrette a mandare bambini e ragazzi, essendo gli unici della famiglia fisicamente in grado di affrontare il viaggio. “Bambini colpiti al petto mentre cercano di procurarsi del cibo, persone schiacciate o soffocate dalla calca, intere folle brutalmente uccise da colpi d’arma da fuoco nei punti di distribuzione: nei quasi 54 anni di attività di Msf, raramente abbiamo assistito a simili livelli di violenza sistematica contro civili disarmati”, commenta Minardi. “Ci appelliamo al governo italiano e al Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani – ha concluso la presidente di Msf – affinché questa inaccettabile situazione sia affrontata con determinazione nei rapporti diplomatici con il governo israeliano”. 

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09:39

Ex capo intelligence di Israele: “L’occupazione di Gaza condannerebbe gli ostaggi”

L’occupazione su vasta scala di Gaza richiederebbe risorse astronomiche e probabilmente “condannerebbe” i prigionieri israeliani ancora detenuti nell’enclave. Ne è convinto l’ex capo dell’intelligence militare israeliana Amos Yadlin, che, parlando con il quotidiano israeliano Maariv, ha precisato che “stiamo parlando di due milioni di persone e di un regime militare; persone disperate con case distrutte, senza ospedali né scuole”. La responsabilità per loro ricadrà su di noi.

“Se fossi oggi nel governo – ha aggiunto – esporrei le implicazioni dell’occupazione di Gaza- A mio avviso, condannerebbe gli ostaggi. Dopo 22 mesi, l’esercito israeliano sa come conquistare la Gaza in superficie, ma non sa come conquistare la Gaza sotterranea o salvare gli ostaggi”.

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09:34

La polizia di Berlino reprime slogan anti-israeliani

La Polizia di Berlino continuerà a intervenire quando il controverso slogan filo-palestinese “Dal fiume al mare, la Palestina sarà libera” verrà utilizzato in pubblico, in base a linee guida legali secondo cui potrebbe costituire un reato per la legge tedesca. L’espressione, che si riferisce a uno Stato palestinese che si estende dal fiume Giordano al Mar Mediterraneo, l’area che comprende Israele, è considerata dai critici una contestazione del diritto di Israele ad esistere. 

La portavoce della Polizia Anja Dierschke ha affermato che gli agenti sono obbligati ad agire, finché la Procura di Berlino ravviserà sospetti fondati. “Se c’è un sospetto iniziale di reato, siamo tenuti a indagare e ad impedirne il proseguimento”, ha affermato. Permane l’incertezza giuridica, con i Tribunali di Berlino che emettono sentenze contrastanti. Mentre un Tribunale regionale ha condannato una donna nel 2024 per aver utilizzato lo slogan, verdetto ora definitivo, un Tribunale locale ha recentemente assolto un’altra attivista. 

I pubblici ministeri hanno presentato ricorso contro l’assoluzione. “Un chiarimento sulla responsabilità penale da parte di un Tribunale superiore sarebbe estremamente importante per tutti noi”, ha affermato Dierschke. Il Ministero degli Interni tedesco ha classificato lo slogan come simbolo del gruppo palestinese fuorilegge Hamas. Anche le Procure di altri Laender, tra cui Baviera, Sassonia, Turingia e Saarland, stanno intraprendendo azioni legali in casi simili.

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09:24

Iran: “Risposta decisiva contro qualunque minaccia”

Le Guardie della rivoluzione iraniana hanno promesso una risposta “decisiva” e “inimmaginabile” se ci saranno minacce contro la sicurezza della Repubblica islamica. “Il mondo oggi testimonia che la nazione iraniana, nel perseguimento dei suoi obiettivi di indipendenza, si oppone con fermezza al criminale asse sionista-americano. Gode di un significativo sostegno globale nel condannare i brutali e spietati atti di aggressione degli Stati Uniti e del regime sionista, a dimostrazione che nessuna minaccia o atto criminale può minare la ferrea volontà dell’Iran e del suo popolo”, si legge in un comunicato dei pasdaran, come riferisce Irna, pubblicato in occasione del 40/o giorno dall’uccisione di comandanti militari iraniani durante l’attacco di Israele contro l’Iran durante il mese di giugno. “La nazione iraniana, salda sulla via dell’indipendenza e della libertà, non si arrenderà mai alle pressioni e alle minacce dei suoi nemici”, conclude il comunicato. 

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08:59

Gaza, 22 morti dalla mezzanotte per attacchi israeliani

Ventidue civili sono stati uccisi e feriti a Gaza dalle forze israeliane dalla mezzanotte fino a stamani. Lo riferisce l’agenzia palestinese Wafa. Quattro persone, fra le quali due ragazze, sono rimaste uccise da un attacco aereo su di un appartamento vicino al capo profughi di Nuseirat, nella parte centrale della Striscia. Altre quattro persone sono state uccise e diverse ferite in un altro attacco aereo contro una abitazione della famiglia Al-Hadeedi nel capo profughi di Al-Shati, a ovest di Gaza City. Un attacco aereo ha ucciso tre persone della famiglia Zaqout a nord di Gaza City, nella zona di Sheikh Radwan. A Khan Yunis, nel sud, un uomo, sua moglie e il loro figlio sono stati uccisi da un attacco aereo sulla loro abitazione. Una ragazza è stata uccisa sempre da aerei, che hanno preso di mira una tenda a Dream Hall, a ovest della città. In un’altra tenda, un drone ha ucciso due donne. Cinque civili che cercavano cibo sono stati uccisi nella notte dall’esercito israeliano nella città di Deir al-Balah, nel centro della Striscia. Secondo le autorità palestinesi, il bilancio delle vittime della guierra è arrivato a 61.158 palestinesi uccisi e 151.442 feriti, compresi 1.655 bambini. Il numero di feriti fra coloro che cercano aiuti e cibo è salito a 11.800. I morti per fame sono stati 193, compresi 96 bambini. 

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08:53

Media: “Il piano di Israele per l’espansione a Gaza durerebbe 4-5 mesi”

Israele potrebbe approvare in serata il suo piano per espandersi su nuove, vaste aree della Striscia di Gaza, potenzialmente nell’arco di cinque mesi. Lo scrivono i media israeliani. L’iniziativa prevederebbe lo sfollamento di circa un milione di palestinesi e non terrebbe in considerazione gli avvertimenti di alti ufficiali militari secondo cui metterebbe in pericolo la vita degli ostaggi detenuti in quelle aree. Secondo quanto riferito, scrive il Times of Israel, il piano mira a distruggere ciò che resta di Hamas e a fargli pressione affinché liberi i 50 ostaggi ancora detenuti, circa 20 dei quali vivi, dopo il fallimento dei recenti colloqui per un accordo. Il piano inizierebbe con la presa di Gaza City e dei campi nella Striscia centrale, spingendo circa metà della popolazione dell’enclave a sud, verso la zona umanitaria di Mawasi.

Nonostante alcuni ministri potenzialmente contrari al piano, diversi resoconti affermano che il primo ministro Benjamin Netanyahu, nella riunione che si terrà oggi alle 18, probabilmente otterrà la maggioranza all’interno del gabinetto di sicurezza di alto livello per sostenere il piano. Secondo quanto riferito, il piano si concentrerà inizialmente sulla conquista di Gaza City e sull’ampliamento dei centri di distribuzione degli aiuti in coordinamento con gli Stati Uniti.

Gaza

©Ansa

08:37

Media: “17 palestinesi uccisi dall’Idf nelle prime ore di oggi”

L’esercito israeliano ha ucciso almeno 17 palestinesi negli attacchi avvenuti nelle prime ore di oggi. Lo riporta al Jazeera, citando fonti mediche nell’enclave assediata. In particolare, un attacco aereo israeliano su un appartamento nel campo profughi di Shati, a ovest di Gaza City, ha ucciso almeno quattro persone, tra cui un minorenne. Nel quartiere Sheikh Radwan, a nord di Gaza City, un attacco aereo israeliano su un appartamento ha ucciso almeno tre persone, scrive l’emittente del Qatar. Un attacco con drone su una tenda che ospitava palestinesi sfollati a ovest di Khan Younis, nella parte meridionale di Gaza, ha ucciso almeno due donne. Un aereo israeliano ha attaccato un gruppo di palestinesi ad al-Ma’askar, a ovest di Khan Younis, ferendo diverse persone

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08:20

Mar Rosso, lista nera degli Houthi con 64 armatori “sanzionati”

Gli Houthi hanno annunciato l’imposizione di sanzioni a 64 compagnie e il divieto alle loro flotte di attraversare le acque da loro controllate al largo delle coste dello Yemen. L’accusa agli armatori e’ di aver “violato” il blocco imposto a Israele, e i ribelli minacciano di attaccare le navi che non rispetteranno le disposizioni. In un comunicato diffuso dal ‘Centro di Coordinamento delle Operazioni Umanitarie Houthi’ si afferma che, “nell’ambito dei suoi sforzi per aiutare le compagnie a evitare il rischio di sanzioni, si continua a inviare avvisi di pre-sanzione alle compagnie di navigazione le cui navi sono dirette verso porti occupati da Israele, avvertendole delle conseguenze della violazione del blocco navale”. “Avvisi di sanzioni sono stati inviati a 64 compagnie in violazione, vietando a tutte le loro flotte di attraversare il Mar Rosso, lo Stretto di Bab al-Mandeb, il Golfo di Aden e il Mar Arabico, e sottoponendole ad attacchi in qualsiasi area entro il raggio d’azione” degli insorti, ha aggiunto il comunicato, senza nominare le compagnie. 

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07:39

La minaccia di Netanyahu: Israele vuole davvero “occupare tutta Gaza”?

Al momento non si può dire con certezza ma, secondo il Times of Israel, il premier avrebbe comunicato l’intenzione al suo gabinetto. Quali sono le ragioni politiche? Come agirà per realizzarlo sul campo? Ma, soprattutto, che fine farebbero i civili palestinesi e gli ostaggi?
Proviamo a rispondere alle domande più urgenti.

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07:11

Idf, attaccati in Libano depositi armi di Hezbollah

Le Idf affermano di aver effettuato stasera attacchi aerei contro una serie di obiettivi di Hezbollah nel Libano meridionale. Secondo l’esercito, tra gli obiettivi c’erano depositi di armi, lanciarazzi e siti utilizzati per immagazzinare veicoli da costruzione, utilizzati dal gruppo terroristico per ripristinare le proprie infrastrutture. “L’organizzazione terroristica Hezbollah continua i suoi tentativi di ripristinare le infrastrutture terroristiche in tutto il Libano, mettendo in pericolo i civili libanesi e usandoli come scudi umani”, afferma l’IDF, aggiungendo che la presenza di armi e l’attivita’ di Hezbollah nella zona “costituiscono una violazione degli accordi tra Israele e Libano”.  

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07:06

Netanyahu, convocato il gabinetto di sicurezza che deve decidere sull’occupazione di Gaza

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha convocato per oggi alle 17 ora italiana, le 18 ora locale, il gabinetto di sicurezza che dovrà decidere sull’occupazione di Gaza. Lo ha riferito il Times of Israel. L’esercito israeliano “è pronto ad attuare qualsiasi decisione del gabinetto di sicurezza”, assicura l’ufficio di Netanyahu dopo le frizioni con il capo di stato maggiore Zamir. L’occupazione della Striscia di Gaza sarà decisa dal governo domani, secondo i media dello Stato ebraico. “Conseguenze catastrofiche”, prevede l’Onu.

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