La Dott.ssa Rosamaria Bozzi. Medico Chirurgo – Specialista in Gastroenterologia. ha fatto pervenire alla stampa la seguente lettera.

Sono mesi oramai che sulle pagine dei social si leggono le
criticità sanitarie presenti nella nostra provincia, subito smentite da
articoli di efficienza, ringraziamento da parte di pazienti o loro familiari (per non dire psudo) , inaugurazioni…quasi a dire… Finche la barca va
..lasciala andare….

La  realtà e ben altro
e purtroppo ci si continua a nascondere dietro a un dito, perseverando in
errori decennali che alla fine accontentano tutti e tutto..perchè lavorare con
passione, portare innovazione e soprattutto offrire qualità ai pazienti, in una
provincia come quella di Benevento significa 
dare fastidio a logiche ben radicate sul territorio che sposano con
le direttive regionali.

I medici sono pochi, gli ospedali ed i pronto soccorsi sono
sguariti ed inadeguati, le liste di
attesa sono troppo lunghe….. argomenti oramai all’ordine del giorno.. ma i
cittadini sanno realmente come vanno le cose???

Sanno che i medici ci sono ed
anche bravi ma che putroppo non vengono messi nelle condizioni di lavorare  o meglio se lavorano  bene devono essere penalizzati perché non
utili a questo sistema??? conoscono la medicina difensiva ? sanno che la colpa
delle liste di attesa sta nell’insufficiente filtro della medicina di base  o  nella
mancanza di risposte da parte delle strutture di ricovero, già fin troppo
oberate?

Sanno che il nostro Sistema Sanitario Nazionale per continuare ad
essere il migliore al mondo, dovrebbe necessariamente essere adeguato ai giorni
nostri, seguendo  un cambiamento graduale
e comprensivo per tutti – professionisti sanitari ed utenti- mettendo da parte
l’improvvisazione legislativa che purtroppo la recente pandemia ha causato ?

Sanno che tutto questo ha determinato una mancanza di fiducia verso la figura
del medico che troppo spesso subisce violenze ed aggressioni ingiustificate da
parte di una utenza che è cambiata? 

Sanno
che le fughe dei colleghi verso altri
ospedali / strutture private ed accreditate  è anche legato alla poca attrattività di
strutture ed ahime della città (l’esperienza calcistica docet)… e tanto altro
ancora.
 

Le opportunità sono
tante… e sarebbe ora anche da parte delle istituzioni… di cogliere queste
opportunità per dare/ ridare risposte ai pazienti e per valorizzare con la
meritocrazia tutti quegli  gli operatori
che lavorano nella sanità e che ancora credono nel loro lavoro.