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La Nato prende «molto seriamente» le violazioni dello spazio aereo lituano da parte dei droni militari russi. Lo ha dichiarato, come riporta Radio Liberty, la portavoce dell’Alleanza Alison Hart in seguito a una conversazione tra il Segretario generale dell’Alleanza Atlantica e il Ministro degli Esteri lituano. «Il Segretario Generale Mark Rutte ha parlato con il ministro Kęstutis Budris in merito alle recenti violazioni dello spazio aereo lituano da parte di droni militari russi. La Nato prende questi incidenti molto seriamente. Restiamo vigili e pronti a difendere ogni centimetro del nostro territorio», si legge nella dichiarazione pubblicata sul social network X.
APPROFONDIMENTI
Lituania, allarme per il drone bielorusso
Il 5 agosto la Lituania ha chiesto alla Nato «misure immediate» per rafforzare le sue difese aeree dopo che la scorsa settimana un drone russo ha sorvolato il paese baltico.
Il ministro degli Esteri Kęstutis Budris ha dichiarato che lui e il ministro della Difesa Dovile Šakalienė hanno scritto al segretario generale dell’Alleanza Mark Rutte chiedendo «misure immediate per rafforzare le capacità di difesa aerea in Lituania». Secondo Budris, il 28 luglio un drone militare russo ha violato lo spazio aereo lituano, il secondo incidente del genere in meno di un mese. «Questi ripetuti incidenti sono un segnale preoccupante dell’estensione dell’aggressione russa contro l’Ucraina al territorio della Nato», ha scritto sul social network X.Cosa è successo
Secondo il Ministro Šakalienie, la versione principale rimane che il drone che ha volato in Lituania non è stato diretto intenzionalmente, ma è entrato in azione perché disorientato. «La situazione è comunque grave. Non abbiamo dati concreti che dimostrino che sia stato diretto intenzionalmente in Lituania», ha dichiarato Šakalienie in una conferenza stampa, come riportato dal quotidiano locale Delfi. Il drone è volato in territorio lituano il 28 luglio ed è stato successivamente scoperto nel campo di addestramento di Gaizhūni. Era dotato di un ordigno esplosivo ed è stato disinnescato. La Procura generale lituana ritiene che si tratti di un drone Gerbera di fabbricazione russa, un tipo di drone comunemente utilizzato come esca durante gli attacchi russi contro l’Ucraina. Casi simili sono stati segnalati anche in altri paesi baltici, tra cui la Lettonia.
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