Francesco Livadoti è stato nominato presidente del nuovo Consiglio di amministrazione della Fondazione dell’Ordine degli architetti della Provincia di Crotone per il quadriennio 2025-2029. La designazione è avvenuta all’unanimità nel corso della prima seduta dell’organismo, tenutasi dopo la sua costituzione ufficiale il 28 luglio, alla presenza del Consiglio dell’Ordine presieduto dall’architetto Giovanni Gentile.
Accanto a Livadoti, sono stati eletti Achille Tricoli nel ruolo di vicepresidente, Ivana La Croce come segretaria e Francesco Raffele come tesoriere. Completano il Consiglio di amministrazione: Antonio Greco, Maria Lucente, Antonella Codispoti, Antonio Pallone e Carmine Pugliese. Tre dei membri, Greco, La Croce e Lucente, sono anche consiglieri dell’Ordine, mentre gli altri sono stati selezionati tramite una manifestazione d’interesse pubblica.
Il 4 agosto si è svolto un primo incontro operativo del Consiglio di amministrazione, durante il quale sono stati tracciati gli indirizzi programmatici per i prossimi mesi. Su proposta del presidente, sono stati istituiti comitati tecnico-scientifici dedicati a rigenerazione urbana, beni culturali e paesaggio, patrimonio edilizio e prevenzione sismica. Un ulteriore comitato su ambiente, bonifica, rifiuti e salute è stato istituito su proposta del vicepresidente Tricoli. La guida dei comitati sarà affidata a professionisti selezionati in base a competenze specifiche.
La nuova fase della Fondazione punta con decisione sulla ricerca e sullo sviluppo, con l’intento di costruire relazioni stabili con gli atenei calabresi – Unical, Mediterranea e Magna Grecia – oltre che con i principali centri di ricerca nazionali e con la rete delle fondazioni degli architetti italiane.
Al centro dell’azione rimane la promozione della cultura del progetto, della conoscenza e della competenza, in un’ottica di servizio alle comunità locali e alle sfide urbane del futuro. Tra le iniziative confermate figura la Festa dell’architettura e dell’arte, che si terrà come di consueto a dicembre al Museo di Pitagora, ormai divenuto punto di riferimento e “casa degli architetti” crotonesi.