Superare Sinner e tornare numero 1 del mondo. È questo l’obiettivo di Carlos Alcaraz, pronto a tornare in campo a Cincinnati dopo la finale di Wimbledon persa contro l’azzurro, attuale dominatore del ranking Atp. “Per quel che riguarda gli obiettivi in campo la volontà è quella di tornare al numero 1 del ranking entro la fine dell’anno. Sarà questo l’obiettivo di questa seconda metà di stagione”, ha detto lo spagnolo. “Sono contento di quanto fatto sinora e cercherò di proseguire alla stessa maniera. Ci sono tante cose che voglio ancora aggiungere al mio gioco per fare ancora meglio durante le partite, ma per ora l’obiettivo resta lo stesso: essere felice, godermi il mio tempo sia in campo che fuori in quelli che sono i tornei più belli del mondo”.

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di Massimo Calandri

06 Agosto 2025

La sconfitta a Wimbledon

Alcaraz è tornato sulla sconfitta di Wimbledon contro Sinner, primo ko in una finale di uno Slam. “È stato un qualcosa di nuovo per cui devi comunque farti trovare pronto. Io non vorrei mai perdere nessuna delle finali che gioco, ancor più se si tratta di Wimbledon o di altri Slam. Ma ho lasciato il campo sereno e orgoglioso, sorridendo e dicendomi che prima o poi avrei dovuto perderla una finale Slam, è capitato a tutti. Dopo quel match le cose da migliorare sono ancora molte, ma mi sono bastate alcune ore, neanche giorni. Devo solo essere grato per quel che sto costruendo e quel che sto vivendo, e aver giocato una finale a Wimbledon è un qualcosa di ancora più grande. Quindi, anche se ho perso, sono uscito dal campo fiero e felice per quel che ero riuscito a fare”.

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03 Agosto 2025

La rivalità con Sinner

Sulla rivalità con Sinner ha detto: “Sono contento di come stia crescendo questa rivalità con Jannik. Credo che sia io che lui abbiamo fatto già fatto grandi cose destinare a rimanere nei libri di storia del tennis. Ma non sto parlando della storia che noi stiamo scrivendo nel tennis oggi, abbiamo ancora una lunga carriera davanti a noi per scoprire fin dove arriveremo e per scoprire se riusciremo o meno a scrivere questa storia, ma è una discussione che riguarda sola la gente”.

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