L’idea – spiegano dall’hotel – è quella di provare a rivivere l’emozione dell’antico villaggio abitato, con il rumore dei campanacci provenienti dai pascoli, lo scroscio del torrente Mascognà e il gusto dei sapori ritrovati tipici di queste valli, come il burro e la fontina delle mucche del villaggio.
Tra i servizi forniti dall’hotel ai suoi ospiti c’è anche una Guida Ambientale Escursionistica che offre un programma settimanale di escursioni o ciaspolate verso laghi, cime, alpeggi, sentieri storici, percorsi dei Walser e colli, ma soprattutto c’è la possibilità di rilassarsi in quota, approfittando del ritmo lento della montagna e del centro benessere Être, una spa con piscina panoramica di 18 metri, idromassaggio, sauna finlandese, hammam, percorso Kneipp e una sala relax dove lasciarsi conquistare dallo sguardo che si perde tra boschi e cime.
Ovviamente, non mancano trattamenti dedicati e ispirati ai profumi di montagna e una linea cosmetica green personalizzata a base di attivi naturali e fragranze ispirate alla Valle d’Aosta: latte e miele, erbe alpine, frutti di bosco.
Il pranzo e all’Aroula, il rifugio più amato in quota
A piedi ci vuole circa mezz’ora da Mascognaz per arrivare al rifugio di Aroula, a 2.032 metri di altitudine. Un indirizzo amatissimo da sciatori e non per le loro tappe gastronomiche. Si trova all’interno del piccolo villaggio Walser di Cunéaz, testimonianza della popolazione germanica che nel Medioevo colonizzò le terre intorno al Monte Rosa, costruendo abitazioni realizzate con un’architettura tipica fatta di tronchi di legno e influenzando notevolmente la cultura di questi luoghi di montagna, non sempre facilmente permeabili ad agenti esterni.
Da questo rifugio – una struttura semplice con quattro camere in puro stile montano e un ristorante con menu basato sulle materie prime locali, accompagnate da una carta vini con numerose etichette regionali – parte il post di Carlà, che mostra lei e Sarkozy sorridenti accompagnati dalle note de La montagne, canzone di Jean Ferrat.