Il cambio alla direzione della fotografia di Dune: Parte Tre ha una conseguenza estetica interessante: Denis Villeneuve ha accettato di girare il film interamente in pellicola, come ha comunicato con orgoglio la Kodak.
Sono attualmente in corso le riprese di Dune: Parte Tre, in arrivo al cinema nel Natale 2026. La Kodak ha appena comunicato una notizia non scontata: il terzo capitolo, adattamento del romanzo “Dune: Messiah” di Frank Herbert, si sta girando essenzialmente in pellicola. I due precedenti film sono stati realizzati in digitale: considerando che alla regia c’è la continuità di Denis Villeneuve, ci si domanda il perché di questa virata estetica. La ragione è nel cambio alla direzione della fotografia, con un artista particolarmente legato alla celluloide. E in questo caso, non si tratta nemmeno di una celluloide qualunque: si parla anche di IMAX.
Leggi anche
Dune Messiah, iniziate le riprese, tutte in IMAX: è il terzo film della storia ad adottare il formato al 100%
Dune: Parte Tre girato in IMAX e in pellicola, firma la fotografia Linus Sandgren
Come già sapevamo, Dune: Parte Tre farà parte del primo gruppo di lungometraggi di fiction interamente girati in IMAX, preceduto soltanto dall’Odissea di Christopher Nolan e in uscita contemporanea con Avengers: Doomsday. Ora veniamo però a sapere che Dune 3 ha un altro punto in comune con l’Odissea: una buona parte del film è ripresa in pellicola 65mm, targata Kodak, sia a scorrimento orizzontale a 15 perforazioni (leggasi IMAX, con un negativo molto grande!) e a scorrimento verticale a 5 perforazioni. Non è certo la prima volta che autori blasonati di film hollywoodiani decidono di andare controcorrente, voltando le spalle al digitale, ma qui stupisce che sia un regista come Denis Villeneuve a farlo, non di certo ostile al digitale, da lui adottato tranquillamente per Dune e Dune: Parte Due. È successo che l’abituale collaboratore di Villeneuve alla fotografia, Greig Fraser, peraltro Oscar proprio col primo Dune e nomination per il secondo, ha rinunciato a tornare su Arrakis. Villeneuve si è allora rivolto a Linus Sandgren, Oscar per La La Land, che fu realizzato proprio in formato Super 35mm Kodak (con qualche scena in 16mm). Sandgren è legatissimo alla pellicola, avendola adottata di recente pure per Saltburn, Babylon, Don’t Look Up e No Time To Die, che presentava sequenze in 65mm IMAX: evidentemente, Villeneuve si è rimesso alla decisione del nuovo collaboratore. Sarà interessante osservare su grande schermo quanto contribuirà all’atmosfera l’approccio analogico: è facile sottovalutarlo, ma rivedendo settimane fa per il ventennale un film come La guerra dei mondi di Spielberg, abbiamo ricordato a noi stessi quanto il sapore dell’immagine cambi, specie con l’uso di pellicole ad alta sensibilità, quindi con grana più evidente.
Dune – Parte Due: Il Nuovissimo Trailer Ufficiale in Italiano del Film Dune 2 – HD