Giuseppe, un bambino di 9 anni di Orbassano, è morto dopo due giorni di ricovero in terapia intensiva all’ospedale Gaslini di Genova. Martedì 5 agosto era stato soccorso ad Albenga per una crisi respiratoria arrivata mentre il piccolo stava giocando sulla spiaggia. Il bambino è stato subito soccorso dai familiari poi è intervenuto il 118 che, vista la gravità della situazione, ha disposto il trasferimento all’ospedale pediatrico Gaslini di Genova dove è stato ricoverato in prognosi riservata. Poi quadro si è aggravato fino al tragico epilogo. 

La famiglia ha dato il consenso all’espianto e alla donazione degli organi. L’ospedale Gaslini sulla scelta di donare gli organi: “Desideriamo rivolgere un sentito e commosso ringraziamento ai genitori, che, in un momento di immenso dolore, hanno compiuto un gesto di straordinaria umanità e solidarietà scegliendo la donazione degli organi del loro bambino. Un atto che contribuirà a salvare altre vite e che testimonia un profondo senso di generosità”. Poi dall’ospedale genovese aggiungono: “È terminato il percorso di accertamento del decesso del bambino giunto in condizioni critiche all’ospedale Gaslini a seguito di un arresto cardiaco avvenuto ad Albenga. Nonostante il massimo impegno profuso da parte di tutto il personale medico e sanitario coinvolto, le condizioni cliniche del piccolo paziente si sono da subito presentate gravemente compromesse. La Direzione dell’Istituto e tutto il personale sanitario esprimono il più profondo cordoglio e la loro vicinanza alla famiglia, colpita da una perdita tanto improvvisa quanto dolorosa”.  

ASL 2: “Gli operatori hanno continuato a sperare, fino all’ultimo, in un esito diverso”

“In riferimento al drammatico episodio che ha coinvolto il bambino di 9 anni in vacanza ad Albenga, ASL 2 desidera esprimere alla famiglia la più profonda vicinanza e il più sentito cordoglio per il tragico epilogo. L’automedica è arrivata da Alassio in 4 minuti, ampiamente nei tempi previsti dal protocollo e, fin dai primi momenti dell’accaduto, medici, operatori sanitari e volontari hanno attivato con tempestività tutte le procedure di emergenza del caso, operando con la massima professionalità e dedizione. Purtroppo, le condizioni cliniche del piccolo sono apparse sin da subito estremamente critiche e ogni sforzo si è scontrato con la gravità della situazione. È stata una vicenda che ha profondamente colpito tutti coloro che vi sono stati coinvolti, suscitando grande commozione e partecipazione emotiva. Gli operatori hanno continuato a sperare, fino all’ultimo, in un esito diverso. Alla famiglia, in questo momento di immenso dolore, il pensiero commosso di tutta l’Azienda”.

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