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A Venezia, nel cuore della Municipalità di Mestre, all’ultimo piano del Centro pastorale Papa Luciani, si trova l’ambulatorio di prossimità di Caritas Veneziana. Qui medici, infermieri, farmacisti e volontari accolgono gratuitamente tutti coloro che hanno bisogno di cure e non possono accedere al Servizio sanitario nazionale. E l’ambulatorio di prossimità “Salute senza confini” è tra i protagonisti della nuova campagna di comunicazione dell’8xmille alla Chiesa.
“All’ambulatorio l’ascolto e la cura vanno di pari passo – spiega Franco Sensini, direttore Caritas Veneziana –. Il centro, convenzionato con il Ssn, svolge un ruolo importante sul territorio. Grazie alla collaborazione di oltre 40 professionisti volontari riusciamo a garantire tre giornate a settimana per le visite specialistiche e di medicina generale. I farmaci prescritti con ricettario sono distribuiti dal servizio farmacia collegato. Questo progetto è diventato realtà grazie al prezioso contributo dei fondi 8xmille della Chiesa cattolica che hanno consentito l’avvio della struttura nel 2020 ed il sostentamento per i primi anni di attività”.
Collocata vicino alla stazione ferroviaria la struttura è un ambulatorio di prossimità, facilmente accessibile per chi gravita intorno ai servizi dedicati ai senza fissa dimora ed anche per coloro che non hanno ancora completato l’iter di regolarizzazione della loro posizione giuridica nel territorio.
“Un sorriso è secondo me il ‘ticket’ più bello che riceviamo. Quest’opera apre un rapporto profondo con la persona che finalmente non si sente più sola – prosegue il direttore – ma accompagnata e compresa. Numerosi sono coloro che accedono all’ambulatorio perché, nonostante siano cittadini comunitari, hanno perso i requisiti per beneficiare del sostegno della sanità pubblica a causa della precarietà lavorativa a cui sono costretti, altri hanno bisogno di cure immediate perché privi di un qualsivoglia documento identificativo”.
L’ambulatorio è anche un luogo di analisi e monitoraggio del disagio.
“Per gli ospiti questo progetto è molto importante – sottolinea Valentina Trevisan, farmacista volontaria – perché si sentono accolti già nel momento in cui varcano la soglia del nostro ambulatorio. E il fatto poi che sia un servizio gratuito rende ancor di più amichevole l’ambiente. Senza il prezioso sostegno dell’8xmille non avremmo potuto acquistare i macchinari e i medicinali”.
Le discipline specialistiche per le quali l’ambulatorio è autorizzato sono molteplici; in questi anni sono state erogate visite nefrologiche, neurologiche, ostetricia e ginecologia, psichiatria, gastroenterologia, cardiologia, endocrinologia, oculistica, otorinolaringoiatra, urologia, pediatria, geriatria, medicina del lavoro, medicina di comunità, psicologia clinica, igiene e medicina preventiva, malattie infettive, medicina interna e scienze dell’alimentazione. Il personale sanitario volontario ha particolarmente a cuore il carattere multiculturale della sua utenza, per questo il servizio garantisce servizi di interpretariato linguistico.
“L’obiettivo di Caritas è quello di raggiungere, attraverso il volontariato – conclude il direttore -, la povertà sanitaria che interessa non solo coloro che sono privi di mezzi per poter evitare le lunghe liste d’attesa della sanità pubblica, ma anche quei cittadini che, pur avendone diritto, sono incapaci, per mancanze culturali o di opportunità, di accedere al servizio pubblico sanitario, o perché privi di idonea documentazione identificativa”.
Dall’ambulatorio si accede anche alla galassia dei servizi erogati dalla Caritas Veneziana come la mensa che offre 120 pasti al giorno, il Centro di ascolto Caritas, il Microcredito San Matteo, la Casa d’accoglienza San Giuseppe.
Fonte: Agensir