Dopo aver debuttato in MotoGP nel 2021 ed aver completato tre stagioni in sella alla Ducati, l’anno scorso l’italiano si è unito alla HRC per riempire il posto lasciato vacante dalla decisione di Marc Marquez di rinunciare all’ultimo anno del suo contratto. Da allora, il suo miglior risultato è stato un sesto posto ottenuto meno di due settimane fa in Germania.
Lì, al Sachnsering, Marini è riapparso dopo aver saltato tre Gran Premi, in conseguenza del tremendo incidente di cui è stato vittima in una sessione di test a Suzuka, mentre si preparava per la 8 Ore di Endurance che si tiene annualmente sul circuito giapponese. A metà campionato, e con queste tre assenze, il fratello di Valentino Rossi è 15° in classifica generale, secondo tra i piloti del costruttore giapponese, davanti a Joan Mir, suo vicino di box.
Domenica, dopo il 12° posto a Brno, a Marini è stato chiesto se uno dei suoi obiettivi fosse quello di arrivare in Austria, il primo appuntamento dopo la pausa, con le idee più chiare sul suo futuro. “Non è mai stato il mio obiettivo, perché credo che ci siamo sempre capiti”, ha detto il numero 10. Motorsport.com ha saputo che, a quel punto, il pilota era già certo che sarebbe rimasto in sella alla Honda anche il prossimo anno.
Joan Mir, Honda HRC, Luca Marini, Honda HRC
Foto di: Gold and Goose Photography / LAT Images / via Getty Images
Questo era prevedibile dopo che la Honda non è riuscita a realizzare il desiderio di prendere Jorge Martin, che non ha potuto lasciare l’Aprilia, per la stagione 2026. Secondo quanto risulta a Motorsport.com, lo spagnolo rimane l’obiettivo principale della HRC per la griglia di partenza del 2027, quando entrerà in vigore il nuovo regolamento tecnico.
Zarco resterà con LCR
Con la coppia del team ufficiale ormai chiuso, Honda sta finalizzando la continuità di Johann Zarco come punta di diamante del suo progetto satellite nel Team LCR. Allo stesso tempo, Motorsport.com interpreta che il thailandese Somkiat Chantra ha tutte le possibilità di lasciare il team di Lucio Cecchinello dopo una prima metà di stagione deludente. L’enorme differenza di velocità tra il #35 e il resto dei piloti del marchio significa che gli ingegneri non possono tenere conto dei dati scaricati dalla sua moto e questo, in un momento in cui HRC sta cercando di ridurre il margine che la separa dalla Ducati, è inaccettabile.
La mancanza di candidati asiatici con un minimo di garanzie in termini di competitività ha fatto sì che Honda ripensasse all’impegno preso con Idemitsu, lo sponsor principale della moto LCR, di ingaggiare un pilota orientale. Ciò significa che tutti gli occhi sono ora puntati sulla griglia della Moto2 o su uno dei piloti scartati dalle altre squadre della MotoGP.
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