Secondo David Coulthard, Daniel Ricciardo è stato uno dei talenti più luminosi arrivati in Formula 1, ma anche uno di quelli “bruciati troppo in fretta”. Ospite del podcast High Performance, l’ex pilota scozzese ha tracciato un ritratto diretto e senza fronzoli dell’australiano: “Uno dei giovani più brillanti arrivati in Formula 1, uno dei migliori nei sorpassi della sua generazione. Sempre emozionante da guardare.”
Parole che non lasciano spazio a dubbi sul valore naturale del pilota, ma che allo stesso tempo evidenziano quanto quel potenziale si sia sgretolato con il tempo. Il punto di rottura? Il discusso passaggio dalla Red Bull alla Renault. Una decisione presa quasi all’improvviso, che sembrava il trampolino per un’evoluzione di carriera, ma si è rivelata una svolta senza ritorno.
Dalla Renault all’addio: una discesa graduale
“Poi improvvisamente, dopo l’addio alla Red Bull, in Renault è andata discretamente; in McLaren, Lando lo ha battuto in entrambe le stagioni, anche se Daniel ha vinto una gara. E da lì non ha più funzionato, nemmeno in AlphaTauri, e ora è felicemente in pensione, suppongo.” Così Coulthard ha sintetizzato il declino di Ricciardo, senza infierire ma con la lucidità di chi conosce bene l’ambiente. Le sue parole fanno eco a un sentimento diffuso: quello di una carriera che sembrava promettere molto di più, ma che si è lentamente accartocciata, annaspando tra cambi di squadra e difficoltà tecniche. Nemmeno il passaggio in AlphaTauri – teoricamente pensato come rilancio – ha riportato in superficie il miglior Ricciardo.
Futuro chiuso o solo in pausa?
La parola “pensione”, pronunciata da Coulthard con un mezzo sorriso, suona più come provocazione. In Formula 1 non esistono verità definitive: come Fernando Alonso ha dimostrato. Ma se c’è una differenza, è proprio nella voglia di restare. Ricciardo ha più volte ribadito che non ha intenzione di forzare un ritorno in griglia, quasi a voler accettare con serenità un addio mai ufficializzato, ma sempre più plausibile. Nonostante il talento resti innegabile, il suo destino sembra ormai scritto.