Rivolta contro il bonus statale per l’acquisto di auto elettriche in arrivo. Continuano ad arrivare mail di protesta da chi dà per certo di essere escluso dagli incentivi attesi per settembre. Incentivi che dovrebbero essere riservati a chi vive nei centri urbani. Eccone altre 5, che danno il senso della delusione. 

“Ma è del mestiere questo ministro?”

Rivolta contro gli incentivi

“Vivo in provincia di Bergamo, una delle zone più industrializzate d’Italia e come tanti sono un pendolare per raggiungere la città per lavoro. Stando alle indiscrezioni  sui prossimi incentivi per l’acquisto di auto elettriche, il mio paese di residenza non è compreso tra quelli compresi nell’elenco i cui residenti potranno beneficiarne. Checco Zalone direbbe: “Ma è del mestiere questo?” riferito a chi ha pensato alle clausole per beneficiare degli incentivi. L’anno scorso è stato un disastro, ma ora si stanno preparando a farne un altro. È giusto mettere paletti sull’ISEE, ma sulla residenza NO. Vuole dire discriminare possibili acquirenti a favore di altri a parità di diritti. Le tasse le pagano tutti!!!!!Potrebbe essere anche causa di fallimento totale, una clausola sulla residenza, considerando acquirenti che vorrebbero acquistare l’auto elettrica ma per questo non possono. Mentre chi è più vicino alla città potrebbe non acquistarla perché non utile, in quanto utilizza monopattini, mezzi pubblici, bici, ecc .. Io voglio comprare, per la prima volta un’auto elettrica, ma se non dovessi rientrare negli incentivi sistemerò la vecchia con motore termico e amen, finché non cadrà a pezzi!!!!!”. Pietro Pastore

Rivolta contro gli incentivi: “A Venezia, che non ha auto, ne avranno diritto…”

 

“Pure io stavo pensando di rottamare la mia Yaris del 2013 per prendere il mio sogno, la Model 3. Ma ho scoperto con ‘orrore’ che il mio cap non sarebbe tra quelli che avrebbero diritto all’incentivo. Paradossalmente Venezia (io vivo in provincia) che non ha auto, è considerata idonea per l’incentivo. Ma che modelli stanno usando? Assurdo. Grazie del vostro lavoro e dell’attenzione“. Alessandro Forlin

“Neanche questa volta riuscirò a cambiare il vecchio diesel…”

Rivolta contro gli incentivi

“Carissimi di Vaielettrico, così come purtroppo tanti altri automobilisti, dopo tanto aspettare, (già l’anno scorso una delusione…), prendo atto del fatto che probabilmente per me che abito in provincia, il capitolo incentivi possa essere considerato chiuso. Premetto che faccio 50 km al giorno per recarmi al lavoro, unito al fatto che nella mia zona non c’è la benchè minima alternativa all’automobile e la mia vetusta e logora auto a gasolio è ormai alla frutta. Non riesco a capire perchè debba essere escluso da tale beneficio, senza il quale non riuscirò a cambiare l’auto.  Scusate lo sfogo, ma la delusione è veramente tanta” Salvatore Zoccheddu

“Io mi ero stufato di aspettare e ho preso gli incentivi lombardi…”

Rivolta contro gli incentivi

“Vi scrivo anch’io per lamentare una condizione creata da questa instabilità di norme. Sono stato in attesa dei nuovi incentivi per mesi e mesi per sostituire un Diesel euro 3. Quando qualche mese fà si è deciso di non riaprire gli incentivi, mi sono rassegnato ed ho rottamato l’auto usufruendo degli incentivi della Regione Lombardia. Limitandomi a prendere uno scooter elettrico. Adesso mi ritrovo con i nuovi incentivi in avvio, ma senza auto da rottamare. Chissà se la rottamazione sarà obbligatoria, contestuale all’acquisto o se è possibile considerare valida la rottamazione effettuata ad aprile. Di certo non fa bene a nessuno questa mancanza di stabilità, né all’utente finale, né ai venditori“. Giuseppe Provitina

Rivolta contro gli incentivi: “È un’ingiustizia, facciamoci sentire…”

Rivolta contro gli incentivi

“Ho letto con attenzione la lettera di una lettrice che esprimeva disappunto riguardo ai criteri di assegnazione dei nuovi incentivi per l’acquisto di auto elettriche. Siamo una famiglia composta da due adulti e due bambini, con redditi nella media e un ISEE ben al di sotto della soglia prevista per accedere agli incentivi. Viviamo in un piccolo comune situato tra le province di Venezia e Treviso, su un’importante arteria stradale che collega le due città. Entrambi siamo pendolari e utilizziamo quotidianamente due auto vecchie di oltre vent’anni. Con alcuni sacrifici, siamo riusciti a installare un modesto impianto fotovoltaico. Durante le ricerche online ci siamo imbattuti nell’annuncio del nuovo programma di incentivi statali e abbiamo individuato due modelli di auto elettriche economiche, come la Dacia Spring o la Leapmotor, alla nostra portata. Tuttavia non possiamo accedere al bonus in quanto non residenti in una “area urbana funzionale”, così come definita dal regolamento. A fronte di questo limite, siamo costretti a rinunciare al progetto di sostituzione delle auto: i costi senza incentivo diventano proibitivi. Fatico a comprendere il senso di questa scelta. Mi auguro che qualche associazione di categoria possa sollevare la questione. Grazie per dare voce a chi, come me, si trova in questa situazione“. Antonio Natuzzi

Rivolta contro gli incentivi: “A Venezia, che non ha auto, ne avranno diritto…”

“Pure io stavo pensando di rottamare la mia Yaris del 2013 per prendere il mio sogno, la Model 3. Ma ho scoperto con ‘orrore’ che il mio cap non sarebbe tra quelli che avrebbero diritto all’incentivo. Paradossalmente Venezia (io vivo in provincia) che non ha auto, è considerata idonea per l’incentivo. Ma che modelli stanno usando? Assurdo. Grazie del vostro lavoro e dell’attenzione“. Alessandro Forlin

  • La prima area di servizio in autostrada solo per auto elettriche: guarda il VIDEO 

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