Il 2025 per Red Bull è l’anno da cui tirare una linea e ripartire. Verstappen smentisce che la RB21 sia costruita attorno a lui. Forse perché non è solo la macchina, ma l’intera squadra a essere cucita sul quattro volte campione del mondo. Dall’altra parte del box, Yuki Tsunoda affonda: sempre più isolato, con sempre meno speranze.
Intanto, Horner ha lasciato la guida della squadra. Al suo posto è arrivato Laurent Mekies, che si trova ora a gestire una Red Bull in difficoltà. Due weekend alla guida del team prima della pausa estiva e poi vacanze che, almeno per lui, potrebbero essere più da ufficio che da spiaggia. Dopo aver dominato nel 2023 con 21 vittorie su 22 gare, Red Bull ha perso terreno e certezze. Il titolo costruttori di allora appare oggi lontano, incalzata da una McLaren in pieno assalto.
Crepe evidenti: la RB21 sotto pressione
Dall’inizio dell’estate, la Red Bull ha mostrato crepe sempre più marcate. La RB21, pur essendo veloce in condizioni ideali, ha rivelato limiti profondi legati a una finestra di utilizzo troppo stretta. Da un lato, Max Verstappen riesce ancora a tenere il timone, pur segnalando crescenti difficoltà di guida. Dall’altro, Yuki Tsunoda si ritrova sempre più ai margini di un progetto tecnico che non lo considera protagonista.
A partire da Miami, Red Bull ha portato diversi aggiornamenti tecnici per recuperare su McLaren. Ma la distribuzione interna è stata chiaramente sbilanciata. Verstappen ha sempre ricevuto le novità per primo. Tsunoda, invece, ha spesso lavorato con specifiche ibride, accedendo agli aggiornamenti solo parzialmente o in ritardo. Ad esempio, Imola è stata la tappa in cui Tsunoda ha ricevuto il primo aggiornamento completo sulla sua RB21. L’incidedente durante le qualifiche non ha aiutato il giapponese a costruire un feeling con la monoposto e, tantomeno, a restare al passo con le novità tecniche.
Max resiste, Yuki sprofonda
Nonostante tutto, Verstappen ha continuato a lottare per podi e risultati di rilievo, anche se con margini sempre più ridotti. I suoi team radio parlano chiaro: la macchina è al limite e non sempre lo perdona. Tsunoda, invece, è crollato: difficoltà in qualifica, passi gara inconsistenti, assenza di fiducia. Ma oggi anche Max inizia a far fatica. La RB21 è diventata una monoposto estrema, difficilmente adattabile.