Regione e comuni fanno squadra per dare ulteriore impulso all’aeroporto di Rimini-San Marino. Nella giornata di giovedì (7 agosto) è stato firmato un accordo che prevede un investimento pluriennale di 3 milioni di euro, destinato a campagne di comunicazione e marketing collegate ai nuovi voli e che valorizzino le località riminesi con le loro specificità.
L’accordo pluriennale è stato siglato tra la Regione e i Comuni di Cattolica, Riccione, Misano Adriatico, Rimini e Bellaria Igea Marina e sarà operativo dal prossimo anno. La priorità è rendere lo scalo riminese sempre più una porta d’accesso alla Riviera, favorendo l’internazionalizzazione delle località balneari della Provincia di Rimini attraverso l’arrivo di nuovi vettori aerei e l’apertura di nuove rotte capaci di generare importanti flussi turistici.
Leggi le notizie di RiminiToday su WhatsApp: iscriviti al canale
Nuovi collegamenti aerei
La promozione turistica regionale e l’intera Riviera di Rimini figurano così unite per lo sviluppo di nuovi collegamenti aerei internazionali dopo l’arrivo nel 2025 di British Airways, Easy Jet e Vueling all’aeroporto Federico Fellini di Rimini e in vista di un importante appuntamento strategico per il territorio: Routes Europe 2026. Il salone internazionale dei vettori aerei, che dal 18 al 20 maggio 2026 porterà al Palacongressi di Rimini 1.300 delegati e i rappresentanti di 100 tra i principali vettori aerei da tutto al mondo.
“La sinergia tra Regione Emilia-Romagna tramite Apt Servizi e i comuni della Costa riminese per supportare attività di promozione all’estero di questa destinazione, verso i mercati serviti dai collegamenti aerei dell’Aeroporto Fellini, è un’operazione strategica volta ad aumentare le quote di mercato del turismo straniero, che ha una crescente propensione a viaggiare e spesso maggiore potere d’acquisto, come ci dimostrano anche i dati delle transazioni Mastercard relative alle spese effettuate con carta di credito”, spiega Apt Servizi in una nota.
Inutile ribadire quanto fondamentale sia per la Riviera e per la Regione incrementare le quote di mercato dall’estero: un progetto articolato in diversi step già partito negli anni scorsi. Tra le attività già messe in campo rientra la presenza nel 2026 di Routes Europe a Rimini, l’evento di riferimento del mondo aviation. In parallelo l’aeroporto Fellini, grazie al suo piano di sviluppo, chiuderà l’anno con circa 430mila passeggeri, e la presenza di numerosi vettori stranieri, che questa estate hanno collegato lo scalo riminese con tutta l’Europa.
Abbonati alla sezione di inchieste Dossier di RiminiToday
Cosa prevede l’accordo
Nello specifico l’accordo prevede molteplici azioni, messe in campo da Apt Servizi Emilia-Romagna congiuntamente con i comuni, che spaziano, tra le altre, dalla collaborazione con i vettori aerei che opereranno con l’aeroporto di Rimini (promozione della destinazione nella mail di conferma di acquisto volo del vettore, articoli che raccontino la destinazione sulle riviste di bordo degli aerei, promozione della destinazione tramite annunci sul sito web del vettore) a campagne stampa offline, educational tour per la stampa e campagne advertising sul web, passando per la partecipazione congiunta a fiere internazionali e a grandi manifestazioni di settore e attività di comunicazione e sviluppo con grandi tour operator internazionali.
Per quanto riguarda Routes Europe, la 19esima edizione del salone sarà ospitata dal 18 al 20 maggio 2026 a Rimini, per 3 giorni di incontri, presentazioni, dibattiti, tavole rotonde ed eventi serali di networking con i principali stakeholder di compagnie aeree, aeroporti e destinazioni. Gli eventi Routes, parte di Aviation Week Network, sono forum annuali unici nel loro genere dedicati allo sviluppo di nuovi servizi aerei. I forum regionali sullo sviluppo delle rotte si tengono nelle Americhe, in Asia, in Europa e in Africa/Medio Oriente. Gli eventi si articolano in incontri programmati, un’esposizione e una conferenza, realizzati in collaborazione con le parti interessate ospitanti.
Un’analisi indipendente mostra che gli aeroporti delle precedenti destinazioni ospitanti hanno visto crescere le loro reti di circa il 6,9% in più rispetto agli aeroporti comparabili nel giro di tre anni, con un giro d’affari diretto che si attesta sui 42 milioni di euro.